Oggi vi vorrei parlare di Henri Matisse: chi meglio di lui avrebbe potuto rendere lo stato d’animo di una lettrice? Tra molte altre opere dei venerandi August Renoir, Vincent Van Gogh, Marc Chagall, scelgo Donna che legge con parasole di Henri Matisse. Lo contraddistinguono sin da subito la tranquillità e l’equilibrio in cui immerge i suoi soggetti, e non è un caso, visto che egli stesso sembra affermarlo in uno degli stralci delle sue riflessioni. Queste ci appaiono come preziose e fresche, come se fossero appena state colte dalla scrivania del suo studio.
“Quel che sogno è un’arte fatta di equilibrio, purezza e tranquillità, senza oggetti minacciosi o angoscianti; un’arte che sia per chiunque lavori col cervello, ad esempio l’uomo d’affari o il letterato, un lenitivo, un calmante della mente, qualcosa di simile a una buona poltrona su cui riposare dalle fatiche fisiche“
Ciò che io vedo quando guardo Donna che legge con parasole è alienazione.
Un concetto molto vicino a chi ama leggere e farsi trasportare in un mondo che esiste solo per chi sa vedere, un mondo esclusivo che si produce su misura per ognuno di noi. La donna che legge è una donna che si è allontanata dalla vita quotidiana con il chiaro intento di trovare un luogo tranquillo e appartato in cui alienarsi. Una donna che si dirige per trovare non un luogo, ma il luogo, la tranquillità e sé stessa.Viene inghiottita da ciò che legge e dall’ambiente che la circonda, entra in una sorta di vortice che sembra essere volutamente reso dall’artista: il suolo ai lati della donna sembra ripiegarsi e le pennellate spesse completano l’opera. La donna è completamente sommersa nel mondo di cui legge ed è inghiottita dalla storia.
L’opera sembra essere del 1921, composta da Matisse in una piccola casa che aveva fittato nei pressi di Nizza. Lo stile rilassato e relativamente naturalistico sembra essere tipico delle opere composte intorno al 1920, e come abbiamo visto da una sua riflessione, non fa altro che manifestare il pensiero stesso dell’artista. Ormai è un pittore affermato e espone con successo nelle maggiori gallerie internazionali. Henri Matisse affermò di non voler vendere le sue opere “loro sono la mia libreria e mi danno informazioni circa il mio lavoro, la mia direzione”, ma fa un’eccezione per un grande museo: Donna che legge con parasole fu infatti comprata dalla Contemporary Art Society specificatamente per la presentazione alla Tate Gallery di Londra, dove tutt’oggi si può ammirare. Tra altri numerosi capolavori si ricordano le odalische; tra il 1919 e il 1929 ne dipinge circa cinquanta, ritratte in pose e sfondi differenti. Tra questi si ricordano L’odalisca con i pantaloni rossi (1922), L’odalisca (1926), Figura decorativa su sfondo ornamentale (1925-1926).
La modella di quest’ultimo è Henriette Darricarrère: nata nel 1901 a Dunkerque, abita nei pressi dell’appartamento di Matisse il quale la incontra nel 1920 e, colpito dai lineamenti insieme dolci e forti del suo viso, la convince a collaborare con lui fino al 1927. La modella è la stessa di Donna che legge con parasole e anche qui l’espressione della donna fa viaggiare verso mondi lontani e inesplorati.
A quale dei tanti dipinti si avvicina di più la vostra espressione quando leggete? Vi rivedete di più nelle pennellate di Renoir? Date un’occhiata alla galleria di immagini!
2 comments
Io amo leggere sdraiata – e scomposta – a letto, mi ritrovo molto in “Henri Matisse – Femme et anémones” 🙂
Io mi rispecchio nel quadro di Iman Maleki. Ma ho anche una predilizione per il quadro di Chagall
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