Home AuthorCinzia Cicatelli Sindrome da rientro dalle vacanze? Ci aiuta la BOOK THERAPY!

Sindrome da rientro dalle vacanze? Ci aiuta la BOOK THERAPY!

by Cinzia Cicatelli

Le vacanze sono finite e, sebbene dormire nel proprio letto e mangiare i piatti tipici della nostra cucina non ci dispiace del tutto, il post-ferie estive si presenta con le solite sensazioni di apatia, malinconia e ansia in vista della ripresa dei ritmi quotidiani. Non preoccupatevi, perché ci viene in soccorso la BOOK THERAPY!

Lasciate le spiagge dorate e le oasi felici sottoforma di città turistiche, il rientro può essere davvero traumatico, ma secondo gli psicologi leggere aiuta ad attutire questo terribile colpo, perché i libri aiutano a mantenere il contatto con la spensieratezza vacanziera, regalando evasione e buonumore.  Un  pool di esperti ha elaborato una teoria che abbina un genere letterario al prototipo vacanziero, per la serie: ‘dimmi che turista sei e ti dirò cosa leggere’ ed è così che “romanzi d’avventura (34%) e rosa (25%), sono consigliati a chi vuole continuare a volare con la fantasia, in una dimensione fantastica, molto vicina magari alle atmosfere vissute nel corso del proprio soggiorno estivo. Per i più salutisti, amanti del benessere sia fisico che psicologico, psicologi e addetti ai lavori consigliano saggi filosofici (22%). Coloro che, invece, hanno ancora la testa rivolta al proprio luogo di villeggiatura estivo, gli esperti consigliano letture dedicate alle principali città turistiche (20%)” (Libreriamo).

Ovviamente la book therapy non può sostituire le classiche forme di terapia medica, tuttavia rappresenta un’arma in più per il nostro benessere psico-fisico. E questa volta a sostenerlo non sono soltanto gli uomini di lettere, ma anche gli uomini di scienza!

In Inghilterra è nato, infatti, il Reading Well Book On Prescription: una nuova tecnica di auto-aiuto contro ansia, depressione, stress e disturbi alimentari. I medici hanno riconosciuto scientificamente gli effetti terapeutici della lettura e, ormai, invece di prescrivere i cosiddetti pain killers, indirizzano i pazienti alla più vicina biblioteca, purché possegga tra gli scaffali i 30 libri scelti accuratamente per il sostegno psicologico, fungendo da life coach cartaceo.

Ma torniamo a noi, sconsolati reduci estivi alle prese con foto su facebook che ci ritraggono abbronzati e felici in terre (più o meno) esotiche. Cosa leggere, quindi, per la nostra book therapy?

cheguevara - book therapyPer chi si ritiene parte del 35% dei bisognosi di AVVENTURA post-estiva, consiglio Latinoamericana, i famosi diari della motocicletta di Ernesto Che Guevara da cui è stato tratto anche un film. Nelle 125 pagine che compongono il libro vi perderete per migliaia di chilometri insieme a un Che ventitreenne e al suo compagno di studi Alberto Granado, i quali vi condurranno attraverso mille spericolate peripezie dall’Argentina al Venezuela.

lettera scarlatta book therapy

Se invece è il ROSA il vostro genere preferito, bisogna puntare sul romanticismo. Io non sono esperta di questo genere in particolare e la mia concezione del romantico è, diciamo, “letterale”: preferisco storie d’amore tempestose e travagliate. Se, quindi, vi piace il rosa con tinte un po’ più noir leggete La lettera scarlatta di Nathaniel Hawthorne. Un viaggio nell’America dei puritani e delle streghe, dove l’adulterio veniva punito severamente e le passioni soffocate esplodevano in eruzioni devastanti per l’intera comunità.

avere o essere - book therapySiete per la terapia d’urto? Volete subito entrare nello spirito razionale e poco fantasioso della quotidianità? Come SAGGIO FILOSOFICO potreste optare per Avere o essere di Erich Fromm. Il filosofo tedesco parla in maniera profonda ma semplice della dualità comportamentale degli esseri umani, eternamente combattuti tra la forza creatrice dell’essere e quella distruttiva dell’avere. Nel saggio l’autore  delinea le caratteristiche di un’ esistenza incentrata sulla modalità dell’ essere, scandagliando ogni settore e pratica della nostra vita, con l’auspicio di realizzare attraverso una giusta condotta ontologica un nuovo e più autentico umanesimo.

palazzo-yacoubian book therapy

 Infine, se volete continuare il vostro tour (almeno virtuale) per le CITTA’ TURISTICHE, il mio consiglio è quello di leggere Il palazzo Yacubian di Ala al-Aswani, ambientato al Cairo. Considerando le ultime vicende politiche che stanno devastando la millenaria capitale egiziana, è d’obbligo  questa tappa letteraria che ci racconta in maniera divertente ma disincantata del variegato microcosmo di questo palazzo cairota, al cui interno si consumano amori proibiti, tradimenti, atti di ipocrisia religiosa o di fondamentalismo e dove la povertà si fonde e si confonde con la ricchezza. Il parallelismo tra il vecchio palazzo – un tempo lustro e teatro di fasti e ormai decadente – e l’attuale Egitto è lapalissiano e ci aiuta a proiettarci in questo ammaliante e variopinto mondo umano, almeno con la mente.

Buon rientro e, come sempre, buona lettura!

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