LET’S DO IT! MEDITERRANEAN! Classicamente secondo l’interpretazione freudiana dei sogni, sognare di nuotare nel mare è espressione delle emozioni e delle modalità in cui una persona affronta le situazioni problematiche della vita. Oggi è il mare stesso ad essere in difficoltà e tornare a nuotare in acque più sane è divenuto un altro sogno.
Il Mediterraneo, quel mare tra le terre che ha cullato e collegato popoli e civiltà, chiamato dagli antichi romani con l’appellativo di mare nostrum, ci appare oggi come mare monstrum, in cui i mostri che lo abitano non sono esseri leggendari o creature degli abissi, ma minacce molto più consistenti e apocalittiche. Anche Scilla e Cariddi impallidirebbero di fronte alle macchie di petrolio, il Leviatano poco potrebbe contro la cementificazione abusiva, le Nereidi sarebbero vittime innocenti dello sversamento illegale dei rifiuti, nemmeno il canto delle Sirene sopraffarrebbe la cupidigia dei bracconieri. Un tempo sarebbero bastati l’ingegno e il coraggio di prodi come Ulisse o Giasone per sconfiggere i mostri, oggi contro ecomafie e inciviltà l’eroismo del singolo è poca cosa, a meno che non lo si declina al plurale attraverso un’azione collettiva. E’ quello in cui crede Let’s do It!, il movimento che sta promuovendo la campagna ambientale Mediterranean! con l’obiettivo di bloccare l’esasperante afflusso di rifiuti nel Mar Mediterraneo.
Raccogliendo rifiuti che minacciano l’ecosistema marino e dimostrando che i problemi di tale portata possano essere risolti solo lavorando insieme, la campagna Let’s do it! mira a realizzare la pulizia sulle coste e in mare affinché torni ad essere pulito e ricco di biodiversità.
L’obiettivo di LET’S DO IT! MEDITERRANEAN è mostrare che è possibile riqualificare e ripulire dai rifiuti le acque e le coste della penisola italiana. L’occasione ideale per sensibilizzare non solo i cittadini, ma anche le istituzioni nel prendersi cura del Mediterraneo. Il fine ultimo è avere una partecipazione significativa di volontari che costringa i governi a prendere in considerazione la questione e li spinga ad attuare una legislazione più severa che imponga l’installazione di impianti di depurazione e di sistemi fognari adeguati, il trasferimento delle discariche e l’introduzione di moderne tecniche di gestione dei rifiuti.