No, non sono impazzita, questo è davvero un articolo che parla dei libri di fisica! Ma prima di chiudere tutto e dedicarvi ad altre letture, datemi l’occasione di convincervi a passare “al lato oscuro della forza”, anzi meglio dire alla “materia oscura”.
Credo sia l’età che avanza o il merito della reading challenge (che tra le task ha quella di leggere un libro non-letterario), ma un giorno in preda ad una nostalgia adolescenziale del liceo ho deciso che era il momento di abbandonare (temporaneamente, non preoccupatevi) romanzi, racconti e poesie e di passare alle teorie scientifiche.
A volte mi manca sapere qualcosa in più sul mondo che mi circonda, passo così tanto tempo con la testa fra le nuvole e paradossalmente nemmeno so di cosa è fatto veramente il cielo e la terra, il tempo e la velocità. Who cares? Sì, è legittimo fregarsene altamente delle leggi che governano i mondi, ma un break dalle proprie abitudini letterarie fa sempre bene! Non rintaniamoci nella comfort zone dei nostri generi preferiti: esploriamo nuovi orizzonti, apriamo la mente, solo così potremo beneficiare delle grandi potenzialità della letteratura.
Due Libri di fisica Prêt-à-porter
Ma torniamo alla fisica, anzi ai libri di fisica. Curiosando un po’ in giro mi sono imbattuta in un titolo che ha subito attirato la mia attenzione. Come ho anticipato nel titolo il mio intento è “leggere la fisica”, non “studiare la fisica” e quindi avevo bisogno di un volume leggero, fruibile, che spiegasse qualche teoria in maniera semplice e concisa. Eccolo qui: Sette brevi lezioni di fisica di Carlo Rovelli.
Appena appena 80 paginette condensate che spaziano (è proprio il caso di dirlo) in maniera molto fluida e per niente pesante dalla termodinamica alla teoria dei quanti, dalla legge di relatività di Einstein al Big Bang. Più difficile a dirsi che a leggervi, ve lo assicuro.
Per chi è utile questo volumetto? Non agli scienziati di certo, né agli esperti del settore, ma ai curiosi, ai letterati, agli studenti che vogliono una panoramica breve e semplificata di questi concetti. Una lettura che sa di conversazione con un amico, che non approfondisce (è vero) ma ispira e invoglia all’approfondimento. Io qualcosa l’ho imparato o almeno ci ho provato…
Ma chi lo dice che la fisica è una cosa per maschi? Margherita Hack a parte, sono tante le donne che studiano fisica e che (ci sorprendiamo anche se è il 2016 e la parità di genere dovrebbe essere cosa assodata) riescono a spiegarla con simpatia. Dopo il libro di Rovelli un mio amico ha ben pensato di regalarmi: La fisica del tacco 12 di Monica Marelli… e ha fatto benissimo!
Vi elenco qualche capitolo: La dura legge della Nutella; La chimica delle bionde; La sindrome del camerini; Borsa, entropia e Big Bang.
Leggere il libro della Marelli è stato come un Sex and the City (che lei tra l’altro cita spesso) sulla scienza: con leggerezza ed esempi tutti al femminile dimostra che la fisica è una cosa molto più quotidiana di quello che sembra e non una materia astratta solo per cervelloni (non me ne voglia Sheldon!). Basta il linguaggio giusto, pochi esempi calzanti et voilà la fisica è applicata anche ai saldi di fine stagione. E in men che non si dica ti ritrovi ad applicare le leggi della Termodinamica alla dieta per la prova costume… ce lo avessero presentato così durante il liceo magari il 6 rasentato in fisica sarebbe diventato un 8 pieno!
Quindi non abbiate timore, la fisica si può leggere e, fatto senza l’ansia dell’interrogazione, è davvero interessante! 😉
