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Martin Scorsese

Martin Scorsese – Il Cattivo Della New Hollywood

by Enza Murano

Martin Scorsese, italoamericano e di famiglia proletaria, è uno dei registi più importanti della storia del cinema, uno dei maggiori esponenti della New Hollywood e di sicuro uno dei miei registi preferiti.  Il tema centrale dei suoi film è la violenza e ciò che l’uomo è capace di fare quando ne viene sopraffatto; il suo stile è unico a metà tra il cinema sperimentale e la tradizione hollywoodiana. I suoi eroi sono gangster come in “Mean Street” (1973) o “Quei bravi ragazzi” (1989), oppure marginali la cui violenza è sempre sul punto di esplodere come in “Taxi driver”(1976) o “Re per una notte” (1982).

Taxi Driver, 1976, USA

Taxi Driver, 1976, USA

Taxi driver” in particolare si impone fin da subito come uno dei capolavori della New Hollywood. Il protagonista, interpretato da uno straordinario Robert De Niro, è un taxista paranoico che si muove in una città inquietante, vera icona della follia metropolitana. Allo stesso tempo, però, incarna anche la figura archetipica dell’immaginario americano: il killer solitario. In questo film Scorsese impiega il ralenti e i falsi raccordi per marcare visivamente la follia del personaggio, ottenendo un racconto disarticolato, in opposizione al modello di narrazione fluida della Hollywood classica. Questo capolavoro segna l’inizio della collaborazione tra Scorsese e De Niro che sarà il protagonista di altri suoi film, tra cui “Toro scatenato” (1980) la biografia del pugile italoamericano Jake LaMotta, considerato uno dei film cult della cinematografia.

Nel 1989 gira insieme a Coppola e Allen un film collettivo dal titolo “New York Stories” in cui i tre registi raccontano ognuno con il proprio stile tre storie ambientate nella loro città, New York appunto. Nel 1990 Scorsese portò sul grande schermo uno dei migliori film gangster di sempre: “Quei bravi ragazzi”. In questo film crea un nuovo stile gangster, lontano da quello classico, sfruttando i ricordi della sua infanzia a Little Italy e portando sul grande schermo un film carico di eccessi e di follia che gli valse la terza nomination all’Oscar e il Leone d’argento per la regia al Festival di Venezia.

gangs of new york

Gangs Of New York, 2002, USA

Dopo il sodalizio con De Niro nasce quello con Leonardo Di Caprio, con il quale girerà diversi capolavori che lo porteranno a grandi successi sia al botteghino che personali. Il primo film che sancisce la nascita di questo fortunato sodalizio è “Gangs of New York” (2002) un kolossal in cui il regista tenta un’analisi delle radici profonde che stanno alla base della costituzione di una città complessa e contraddittoria come New York e, in senso traslato, di tutta l’America.

I successivi capolavori che girerà insieme a Di Caprio sono “The Aviator” (2004) che racconta la vita fatta di ossessioni e paure di Hughes.  Il nuovo gangster movie “The Departed” (2006), un film crudo che racconta della corruzione e della follia tra uno cosca mafiosa e le forze dell’ordine, grazie al quel vince l’Oscar per la migliore regia. Nel 2010 il terzo capolavoro è “Shutter Island”, un thriller che sfocia nell’horror in cui l’ossessione, i traumi e la follia la fanno da padrone. Il sodalizio tra i due termina con il film “The Wolf of Wall Street”, un film fatto di eccessi tra alcool, sesso, droga e denaro che racconta la scalata al successo di un broker negli anni 80 e che sfiora di poco l’Oscar come miglior film.

“Vivendo nella Little Italy di Manhattan potevi scegliere fra diventare gangster o prete. Io scelsi la via religiosa, ma finii per diventare un regista”.

Martin Scorsese

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