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Musica Mondiale – POPOROPOPOPOPO

by Bruno Spagnuolo

Manca ormai poco all’inizio dei tanto attesi mondiali di calcio in Brasile e già davanti ai nostri occhi, passano e ripassano le immagini dell’edizione del 2006, quando a trionfare è stata la nostra nazionale, all’Olympiastadion di Berlino. Ma qual è la colonna sonora di quella stupenda serata di otto anni fa? Quale musica accompagna le immagini del rigore di Grosso e lo accomuna ai gol di Klose, Ronaldo e Crespo? È la musica dei mondiali, la musica che ogni quattro anni ormai accompagna le gesta degli eroi del calcio e che riecheggia per anni nella mente dei  tifosi che possono così rivivere attraverso l’ascolto, le emozioni che solo un gioco straordinario come il calcio sa regalare.   

musica dei mondialiSin dall’edizione in Cile del ’62, ogni mondiale ha il suo inno ufficiale. Oltre agli inni ufficiali, però, ci sono anche quei brani che per motivi vari, vuoi che sia un coro intonato dalla curva, vuoi che sia il tormentone di quell’estate, possono essere associati ad una partita in maniera del tutto casuale restando così scolpiti indelebilmente nella memoria di milioni di tifosi. Di conseguenza, i brani che posso scegliere per la nostra rubrica sono tanti, non mi resta che l’imbarazzo della scelta, ma ho le idee chiare e quindi eccovi come di consueto la playlist:

1. EL ROCK DEL MUNDIAL dei Los Ramblers: inno ufficiale di Cile ’62.

Un brano carico di tradizione con richiami stilistici tipici della cultura amerinda e simbolo della Nueva Canciòn Chilena, il movimento culturale di recupero del folklore cileno, tant’è vero che la musicalità di questo brano è molto somigliante allo stile di Violeta Parra, la fondatrice del movimento. A differenza degli altri inni, questo cileno non vuole esaltare il paese che ospita il mondiale, bensì mira a ringraziare in segno di riconoscimento chi ha dato la possibilità al Cile, dopo anni di repressione, di ospitare una manifestazione così importante. Chapeau!

2. WORLD CUP WILLIE (WHERE IN THIS WORLD WE ARE GOING) di Lonnie Donegan: inno ufficiale di Inghiterra ’66.

All’inizio del brano si nota una certa somiglianza con un pezzo a noi italiani molto caro: Pancho di Jan Stoeckart, per intenderci, la sigla originale degli anni ’60 di 90° minuto, poi però prosegue come una marcetta che cela dietro le note simpatiche, un “briciolo” di spocchia made in England: leggete il testo e ditemi che mi sbaglio.

3. MARCHA DEL MUNDIAL ’78 di Ennio Morricone: inno ufficiale di Argentina ’78.

Forse l’inno ufficiale più bello di sempre. Dal connubio del genio Morricone e della filarmonica di Buenos Aires, ne viene fuori un brano elegantissimo, carico di fascino e profondamente essenziale.

4. EL MUNDIAL di Placido Domingo: inno ufficiale di Spagna ’82.

Un inno in cui si può leggere la festosità e l’ospitalità tipica dei popoli latini. L’intro del brano è di stampo puramente tradizionalista: chiudendo gli occhi, si ha l’impressione di trovarsi in un’arena da corrida e ciò non guasta, anzi rafforza ancor di più l’ospitalità ispanica, che mostra senza remore le proprie tradizioni al mondo intero. Per l’interpretazione di Domingo poi non ci sono parole.

5. UN’ESTATE ITALIANA scritta da Giorgio Moroder ed interpretata da Edoardo Bennato e Gianna Nannini: inno ufficiale di Italia ’90.

L’inno delle notti magiche italiane, ha fatto sognare una generazione intera di tifosi ed ancora oggi fa emozionare. Si contraddistingue dagli altri inni per i versi idilliaci quasi poetici, tipico di una tradizione musicale di stampo cantautorale.

6. LA COPA DE LA VIDA di Ricky Martin: inno ufficiale di Francia ’98

Primo esempio di tormentone da mondiale, più frivolo nel testo, ma più ritmato e facilmente memorizzabile.

7. WAKA WAKA (THIS TIME FOR AFRICA) di Shakira e Freshlyground: inno ufficiale di Sudafrica  2010.

Cavalca pienamente l’onda del tormentone da mondiale, moda lanciata appunto da Ricky Martin nell’edizione francese dei mondiali anche se il testo è meno superficiale: un invito a rialzarsi per il popolo africano.

8. SEVEN NATION ARMY dei  The White Stripes: coro dei tifosi italiani al mondiale del 2006.

Questo non è un brano ufficiale, ma è sicuramente il pezzo che noi italiani ricordiamo più di ogni altro, perché il riff di base è stato intonato dai tifosi durante tutte le partite della nazionale italiana, dalla prima all’ultima, il famoso poporopopopopo. Che non c’abbia portato fortuna visto il risultato finale?

Otto tracce, proprio come le volte che l’Italia è arrivata tra le prime quattro del mondo, sperando che quest’anno possa accadere per la nona volta, ma senza specificare in quale delle quattro posizioni, per motivi di scaramanzia. A questo punto non mi resta che augurarvi buon mondiale e forza azzurri…per restare uniti almeno nel calcio.

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