Di Francesca Dell’Aversano
Se sei un grafico, un web designer, o comunque un addetto ai lavori dell’illustrazione e della comunicazione, ti sarai sicuramente sentito dire almeno una volta nella vita “è una cosa semplice, tu al computer ci metti 2 minuti“. La situazione si fa più seria quando è il Comune di Napoli a farti questa richiesta, ma andiamo con ordine.
Il 24 luglio 2014 l’Assessorato al Turismo del Comune di Napoli indice un concorso per l’ideazione dell’immagine coordinata da utilizzare nelle campagne di comunicazione turistica e alla presenza alle fiere e borse del turismo. Fin qui tutto bene, apriamo il bando e dopo aver scoperto a chi è rivolto, quale materiale bisogna presentare, insomma dopo aver letto tutto il necessario ci rendiamo conto che al vincitore non è garantito alcun compenso. Questa vicenda ha attirato immediatamente l’attenzione dell‘AIAP (Associazione Italiana Design della Comunicazione) che con una lettera aperta al Comune di Napoli scrive:
<<Aiap, associazione italiana design della comunicazione visiva, nata nel 1945, lavora da sempre affinché il design, ritenuto elemento strategico, mantenga quel livello di eccellenza e continui a essere una delle voci più importanti dell’economia nazionale. Obiettivo dell’associazione è “promuovere, tutelare e accrescere la professione e la cultura del progetto grafico e del design della comunicazione visiva”. Per questo Aiap tutela i propri soci e ne promuove le attività dialogando con le istituzioni, le organizzazioni, le altre associazioni […] Il bando non prevede un premio per il progetto vincitore: l’unico premio sarebbe la visibilità data al progetto attraverso una manifestazione da voi organizzata e la successiva pubblicazione in un catalogo. Altresì non nomina (v. Art. 8) tra i membri della commissione giudicatrice professionisti grafici, criterio indispensabile per garantire una corretta valutazione dei progetti pervenuti, ma si mantiene sul vago citando “esperti” che saranno nominati dagli assessorati. Inoltre, demagogicamente – ma anche questa è pratica ormai diffusa – il concorso di idee è aperto a tutti, come se la professionalità non derivasse da un patrimonio di cultura di comunicazione che si crea attraverso anni di formazione, di aggiornamento, di esperienza professionale e di specializzazione, ma fosse instillata in qualunque individuo alla nascita, una specie di talento naturale>>.
Al seguente link potete trovare il testo integrale. La protesta ha preso piede ed è divenuta virale grazie all’idea della Delegazione Aiap Campania di ideare un’immagine coordinata “alternativa” che rispondesse in maniera provocatoria ma decisa a questa assurda pretesa. Mettiamoci una croce nera su e giorno dopo giorno, precisamente dal 23 settembre, le bacheche di facebook di addetti ai lavori e non si sono riempite di X. La proposta composta da 5 immagini é accompagnata da una didascalia:
“La mia proposta per Concorso di idee per la selezione di un’immagine coordinata della città di Napoli – campagna 2014/2015 #aiapcampania #aiap #logoxnapoli”.
Molte di queste proposte sono state inviate al comune e molte altre arriveranno: resta la dignità di pensare che ogni lavoro merita rispetto e che questo rispetto ha un costo. Questo segno é il simbolo di una cultura misera che si impoverisce e non rende merito al lavoro di professionisti lasciando tanto, troppo spazio al dilettantismo.