Home AuthorAngelo Capasso Ridere con una striscia – Dai Peanuts ai Boondocks l’umorismo vincente è dei bambini

Ridere con una striscia – Dai Peanuts ai Boondocks l’umorismo vincente è dei bambini

by Angelo Capasso

Le persone che non leggono fumetti (e non solo) spesso usano come scusa per la loro mancanza l’assenza di tempo che la lettura richiede, ma – bene o male – due minuti per leggere una striscia sul giornale li trovano tutti. La storia del fumetto deve pertanto molto agli abitanti delle cosidette strisce, i quali, condensati in poche battute e linee sintetiche, hanno avvicinato tanti indifferenti e frettolosi al medium fumetto. Nate sui quotidiani americani, le comic strip sono un tipo di fumetto, la cui storia è racchiusa in una singola scena costituita da 4-5 vignette orizzontali, che formano per l’appunto una striscia.

Yellow Kid, il primo vero personaggio del fumetto moderno, disegnato da Richard F. Outcault nel 1895 sull’edizione domenicale del New York World, nasce appunto in una striscia, in un’enorme vignetta brulicante di indigenti e miseri le cui vicende ruotavano intorno al personaggio di Mickey Dugan, un ragazzino completamente calvo  e con le orecchie a sventola, vestito con un camicione giallo lungo fino ai piedi. Qualche decennio dopo spettò ad un altro ragazzino pelato e con la testa tonda il ruolo di rappresenteare la società americana, incarnandone questa volta i complessi e le fobie: fu Charlie Brown l’iperbolico rappresentante dell’incomunicabilità e delle nevrosi che caratterizzava gli anni cinquanta. Ad affiancarlo il romantico e sognatore Snoopy che rifiutandosi di vivere la realtà provava a superare la sua condizione animale, assumendo i ruoli più disparati che la sua fantasia partoriva. E poi Linus, Lucy, Sally, Piperita Patty che li accompagnano nei loro divertentissimi patemi quotidiani: bambini-adulti i cui drammi e incertezze parlano dell’animo umano con una insolita poesia fatta di quattro vignette che suonano come una rima incrociata.

striscia peanuts

Sebbene il loro creatore, Charles M. Schulz, ci abbia regalato una striscia al giorno per oltre cinquant’anni, molti altri bambini di carta hanno riempito le case di risate e incisiva ironia negli anni a seguire. Già un decennio dopo la nascita dei Peanuts, negli anni sessanta, l’argentino Quino darà alla luce la piccola Mafalda, una libera pensatrice in miniatura perennemente in pena per le sorti del mondo e in ostinata disapprovazione nei confronti dell’umanità. A differenza delle “noccioline”, Mafalda è ben decisa a non integrarsi nel mondo degli adulti ed è in aperto conflitto con i genitori cui pone continuamente domande esistenziali e riflessioni sarcastiche che mettono in luce le contraddizioni del mondo moderno.

striscia mafalda

Negli anni Ottanta saranno Calvin & Hobbes di Bill Watterson a raccogliere l’eredità di Mafalda, con avventure che spaziano dai voli di fantasia di Calvin  alle sue opinioni su svariate questioni sociali, politiche, filosofiche e culturali come l’ambientalismo, l’istruzione pubblica e l’inattendibilità dei sondaggi.

Calvin and hobbes

Il nuovo millennio ha come degni rappresentati Huey e Riley Freeman, i piccoli protagonisti ribelli e disincantati della striscia di Aaron McGruder intitolata The Boondocks, traducibile in sobborghi, come quello in cui (soprav)vivono i due giovani fratelli afro-americani. Huey ha dieci anni, ma ha già le idee chiare su politica, i media e la religione che affronta con una filosofia personale infarcita dai principi del radicalismo nero. Differentemente suo fratello predilige la vita stereotipata del ghetto e la sottocultura violenta delle periferie statunitensi, ambendo a una carriera da gangsta come gli antieroi che idolatra.

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In Italia Vanna Vinci ci ha regalato una bimba saccente e scettica che non ha nulla da invidiare ai piccoli colleghi americani. La Bambina Filosofica, “non ha un nome, è scorbutica, brontolona e nichilista. Ama meditare nefandezze sulla sua poltrona melanzana. Ossessiona il suo prossimo con battute raggelanti. Aspetta un nuovo diluvio universale che depuri il pianeta terra dalla razza umana. Nel frattempo ha da dire su tutto”

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Di recente sul web, con un esilarante esperimento artistico, la fumettista Lorena Canottiere ha racchiuso in strisce originalissime i pensieri e le espressioni realmente proferite dai bambini: questa volta sono i veri discorsi dei bambini (e non le brillanti sceneggiature di adulti) ad avere voce in capitolo. E l’effetto è devastante: con questi marmocchi possiamo allo stesso tempo ridere e riflettere grazie al modo di ribaltare concetti e realtà che caratterizza il linguaggio infantile. Nome del blog è ça pousse, “un’espressione francese che indica il vigore, la forza e l’esuberanza con cui un germoglio spunta da terra e cresce a vista d’occhio”. Proprio come il modo di crescere dei bambini, prima che la scolarizzazione e la civilizzazione ne inibiscano l’eversività.

Se tutti questi microcosmi infantili fatti di spiritosa ingenuità e infinita saggezza vi hanno fatto venir voglia di recuperare tutto il tempo sprecato a NON leggere fumetti, potete rimediare con un semplice click.  Di recente la Universal Uclick ha infatti lanciato sul mercato digitale Go Comics, un’app per Apple iOS, Android e Windows 8 che permette di leggere gratuitamente su smartphone e tablet centinaia di classiche strisce a fumetti. I Peanuts, The Boondocks e Calvin & Hobbes (il cui archivio per la prima volta è legalmente messo a disposizione per essere letto su dispositivi digitali) emigrano da riviste e lussuose antologie per approdare in un archivio virtuale che vi conquisterà.

Da sempre l’estro, talvolta poetico, talvolta graffiante, sempre ironico e pungente, di questi vignettisti e dei loro personaggi entra e pervade il cuore dei lettori, senza però trascurare il loro cervello. Lievemente, con la delicatezza di un sorriso.

 

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