Home AuthorAngelo Capasso Telefilm e cliché #1 Se telefonando, potessi dirti BAZINGA

Telefilm e cliché #1 Se telefonando, potessi dirti BAZINGA

di Angelo Capasso

Buona parte dei telefilm è un crogiolo effervescente di cliché e ripetizioni.

Il classico triangolo, la coppia intrappolata in un eterno tira e molla, matrimoni improbabili a finale di stagione, nascite di figli al fulmicotone, morti o sparizioni apparenti, la partenza dell’innamorato all’aeroporto. Non c’è serie televisiva che, superato il primo paio di stagioni, non sia scivolata in uno di questi stereotipi. In bilico tra banalità e veri e propri topoi della narrazione seriale,  questi espedienti narrativi non sembrano, però, stufare noi spettatori. A volte sappiamo già cosa accadrà, ma stiamo là ad aspettare, quasi sperare, che le nostre aspettative vengano realizzate con certosina accuratezza. Ne diventiamo dipendenti, un po’ come dalla cioccolata, che ha sempre lo stesso gusto ma non ci stanca mai, anzi ne vogliamo sempre più. Forse i telefilm non ci sdogliano perché in quell’eterno ritorno dell’uguale è racchiusa una rassicurante familiarità. Certo, i telefilm di nuova generazione hanno imparato a sorprendere meglio lo spettatore, con trame più avvincenti, trovate registiche innovative e cliffhanger spiazzanti, ma scavando sotto la patina di complessità anche lì è possibile scovare quei cliché a cui siamo tanto affezionati.  

1333977_sfondo-retro-telefono-vettore-vintage-fioriLa telefonata da cui dipende la salvezza o la rottura della coppia è uno tra quelli che si ritrova più spesso nei telefilm, anche se ci si fa meno caso. Più che dal contenuto della chiamata, le sorti degli innamorati (spesso in crisi) dipenderanno semplicemente dal fatto che l’altro risponda o meno. Curioso che oltre ad essere così prepotentemente presente in numerose tv series, dei più disparati generi, l’esempio della chiamata telefonica viene usato dal filosofo Jacques Derrida per parlare del legame d’amore e spiegare il concetto di quello che lui chiama Paradosso dell’appello amoroso.  Il filosofo francese, secondo il quale l’amore è tale solo quando vissuto in piena libertà, solo se non c’è costrizione e dipendenza, sostiene pertanto che ogni volta che un innamorato chiama l’altro è come se al contempo gli stesse anche prescrivendo la possibilità di essere libero di non rispondere. Privi di questa libertà non ci sarebbe possibilità di vera risposta, e dunque di un legame autenticamente amoroso, ma solo un atto coercitivo. L’appello è paradossale perchè chiamando l’altro non ti aspetti che risponda. Ma se non risponde come dimostra di amarti? Molti telefilm sembrano dire la loro a riguardo!

Infatti, anche se non credo che tutti gli sceneggiatori siano consapevoli delle implicazioni filosofiche intrinseche nel cliché della telefonata, con questo gettonatissimo escamotage narrativo il paradosso è declinato e affrontato con diverse soluzioni a seconda della serie.

FRIENDS: sarà a causa della sua lunga frirnddurata (10 stagioni!), sarà perché è stato un capostipite e ha fatto scuola a tutte le sit-com successive, ma non c’è uno dei cliché sopra elencati in cui Friends non sia incappato! Dunque non poteva mancare la fatale telefonata tra Ross e Rachel, per antonomasia i due innamorati tiraemolla del piccolo schermo. Nella fattispecie, una Rachel ubriaca chiama Ross, che però non risponde: lei lascia un messaggio in segreteria che sarà la scintilla da cui scoppierà il primo fatidico bacio (The One Where Ross Finds Out, ep07s02). Ma una chiamata successiva di Ross a Rachel, durante la quale nel sottofondo si sente la voce del suo rivale in amore, Mark, sarà  la goccia che farà traboccare il vaso e separare a lungo i due innamorati (The One Where Ross And Rachel Take A Break, ep15s03). Friends pare proprio dare ragione a Derrida: lasciare l’altro libero di non rispondere fa trionfare l’amore.

320px-2x15_Turk_proposesSCRUBS: in quella che è una delle serie più amate e longeve, capace di miscelare comedy e medical fiction, Turk e Carla sono in piena crisi sentimentale perché lei non è sicura di volerlo sposare e il continuo rifiuto spinge lui ad allontanarsi sempre più (His Story, ep15s02). Ma proprio quando il giovane chirurgo sta per cedere al corteggiamento di un’altra ragazza, un tempestivo “” dichiarato da Carla con una telefonata, eviterà il tradimento e porterà i due a sposarsi. Qui la risposta di Turk alla chiamata sarà la chiave di volta per l’unione di quella che sarà la coppia più salda della sit-com. Nonostante l’umorismo di Scrubs sia fondato soprattutto sul paradosso, quello dell’appello amoroso di Derrida proprio non trova posto!

SMALLVILLE: nelle smallville-htc-herowp7ultime stagioni del telefilm che fonde teen-drama e sci-fi, la giornalista in erba Lois Lane ha come unico modo per contattare il supereroe La Macchia (originaria identità segreta di Clark Kant prima di indossare i panni attillati di Superman) il suo numero di cellulare. Se Clark non rispondesse alle telefonate della sua promessa sposa, probabilmente lei, da ficcanaso qual è, ci avrebbe rimesso le penne più di una volta. Vabbè che Superman ha il super-udito e sa volare, ma anche qui se Clark non avesse risposto alle chiamate di Lois, il loro amore avrebbe faticato a decollare!

walkingdead_phoneWALKING DEAD: nell’horror-drama più popolare degli ultimi anni, anche Rick riceve una telefonata da Lori, sua moglie (Hounded, ep06s03), se non fosse che le linee telefoniche sono guaste e la moglie defunta! Nonostante la voce (nella sua testa) di Lori lo incoraggi e gli intimi di andare avanti con la sua vita, negli episodi successivi Rick sbroccherà fino a perdere quasi del tutto il senno e compromettere la sua e altre vite. Altro che rispondere, per TWD era meglio non ci fosse stata proprio la telefonata! Ma si sa, eros e thanatos ballano una macabra danza i cui moti sono imprevedibili. per cui TWD non fa testo.

tumblr_l698z5KF2P1qcj3cwo1_500LOST: In uno degli episodi più belli ed amati dai fan (The Constant, ep05s04), per qualche motivo sconosciuto, ma probabilmente legato al magnetismo di cui è impregnata l’isola, lo scozzese Desmond Hume è in fin di vita perché la sua coscienza comincia a slittare avanti e indietro nel tempo, tra l’anno 1996 e quello 2004. Il naufrago scopre che l’unica possibilità per fermare la mortale oscillazione consiste nel trovare una costante, ovvero qualcosa di comune al passato e al presente e che per lui sia davvero importante. Una sorta di ancora temporale. Desmond allora proverà a mettersi in contatto con Penny, l’unica donna che abbia mai amato, e che rappresenta la sua costante. Così nel 1996 la rintraccia, la supplica di dargli il suo nuovo numero di telefono (nonostante a quel tempo avessero rotto) e le chiede di non cambiarlo mai perché dopo otto anni, il 24 dicembre 2004, l’avrebbe telefonata e dalla sua risposta sarebbe dipesa la sua salvezza. Stando a Derrida, paradossalmente Penny non avrebbe dovuto rispondere per provare a Desmond che era libera di non farlo e, dunque, in condizione di ricevere liberamente un appello amoroso. Ma, come spiega il filosofo Simone Regazzoni, esperto di philophy fiction, Lost forza fino all’estremo il paradosso dell’appello amoroso, mostrando che la non-risposta avrebbe portato alla distruzione stessa dell’amore (e uccidendo il nostro scozzese preferitio).

Anche Regazzoni sostiene che la possibilità che l’altro non risponda deve sempre restare tale, perché altrimenti la sua risposta perderebbe tutto il suo significato di libera risposta all’appello amoroso. Ma prendendo proprio esempio da Lost, sostiene che se l’altro non risponde, se il fantasma di questa possibilità non resta tale, ma si materializza nel silenzio dell’altro, il rapporto viene a mancare. Non solo la chiamata, ma è l’amore il paradosso: l’altro è sempre libero di non rispondere alla chiamata, ma tuttavia, nonostante tutto, nonostante tutti gli altri e tutto il resto, risponde. E proprio a te. “che con quella risposta ti salvi dalla distruzione del tempo, dischiudendo per te un’altra dimensione dell’essere”.

O forse anche l’amore è l’ennesimo cliché e la vita è un banale telefilm senza titoli di coda e sigla, chissà. Intanto vado a togliere la modalità silenziosa dal telefono, non si sa mai.

Appuntamento alla prossima puntata!

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3 comments

criel 24 Aprile 2013 - 12:57 pm

deridda comincia a starmi un pò più simpatico 😀

Biagio 24 Aprile 2013 - 1:01 pm

desmond- penny…! la migliore che io ricordi

lorenzo 19 Maggio 2013 - 10:59 am

Articolo molto interessante… di sicuro non sempre i soliti consigli triti e ritriti… grazie per lo spunto.

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