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La sessualità dalla A alla Z

di Elisabetta Cristofaro

Eros e psiche” è una rubrica che vi condurrà nell’affascinante mondo della sessualità che racchiude in sé una gran complessità di aspetti psicologici, biologici e socioculturali e riguarda anche la crescita dell’individuo e tutta la sua vita relazionale.

Tutti noi ci poniamo domande sulla sessualità e quasi sempre non troviamo risposte adeguate, un po’ a causa del tabù che aleggia ancora su quest’aspetto della vita umana, un po’ a causa del non sapere bene a chi rivolgerci per poterne discutere. Chissà quante volte avremmo voluto avere come amica la cara Carrie di Sex and the City o Camila, la storica conduttrice di Loveline, per capirci qualcosina in più. Per inaugurare la rubrica, oggi qualche snoccioleremo piccolo chiarimento per orientarci meglio nell’intricato universo della sessualità, nel quale ci addentreremo approfonditamente nelle prossime settimane:

Affettività: è il filo rosso con cui ci leghiamo agli altri. Trascorriamo tutta la nostra esistenza a creare legami, non senza sofferenze. Solitamente alla nascita e per gran parte della nostra infanzia orientiamo l’affettività ai caregiver, i nostri genitori o alle figure di riferimento. Crescendo riversiamo l’affetto anche ad altre persone vicine, di solito i parenti più prossimi come fratelli, sorelle, cugini, nonni e così via. I rapporti che si istaurano durante l’infanzia, in particolare con i caregiver, costituiscono il prototipo, lo stampo su cui adageremo tutte le relazioni della nostra vita, in particolare quelle amorose.

Magritte-Gli-amanti-II1Bisessualità: prevede la possibilità di avere rapporti affettivi e sessuali con persone di entrambi i sessi. Per queste persone il piacere fisico e sentimentale può essere scovato sia con uomini che con donne. È un concetto controverso perché per alcuni non esiste ma è solo un escamotage per non ammettere l’omosessualità.

Coming out: è un’espressione che deriva dall’inglese e significa letteralmente “uscir fuori” e in italiano si può tradurre con dichiararsi. Il coming out sta ad indicare quella situazione in cui una persona decide di rendere nota una parte della sua personalità, principalmente la propria omosessualità o bisessualità, che teneva nascosta o che ha scoperto. Può essere considerato come la decisione di vivere a pieno la propria identità sessuale. Da non confondere, come spesso accade, con l’outing che consiste nel rendere pubblico l’orientamento sessuale di una persona senza il consenso della persona stessa, solitamente per vendetta o ritorsione.

Desiderio: letteralmente è la voglia di ottenere qualcosa e quello sessuale, è la pulsione che ci spinge verso l’altro. La scintilla primaria che accende i nostri incontri amorosi. Il desiderio sessuale, da un punto di vista neurologico, è prodotto dall’attivazione di specifici aggregati neuronali situati a livello del cervello, nel rinencefalo, che è la parte più antica del nostro sistema nervoso centrale. Questa zona del cervello controlla e influenza tutte le nostre complesse esperienze emotive e sessuali. Il calo del desiderio, nella maggioranza dei casi di origine psicologica, è dovuto a situazioni stressanti, frustanti o a un grave lutto che inducono il soggetto a focalizzarsi sugli aspetti meno piacevoli della vita sessuale. I blocchi del desiderio devono essere individuati con chiarezza. In caso di carenze ormonali devono essere trattate mediante farmaci mirati, mentre le cause psicologiche necessitano di un intervento terapeutico appropriato che può prevedere esercizi sessuali per capire le cause scatenanti.

Eterosessualità: è l’orientamento sessuale che erroneamente viene considerato “normale” perché apparentemente il più diffuso e prevede l’attrazione fisica e sentimentale verso persone dell’altro sesso.

Frigidità: è uno dei disturbi relativi all’eccitazione femminile che si manifesta con l’impossibilità della donna di raggiungere l’orgasmo durante il rapporto sessuale con un uomo adulto. Può essere presente fin dalle prime esperienze di attività sessuale e si parla di frigidità primitiva; verificarsi successivamente ad un periodo di normale funzionamento sessuale ossia la frigidità secondaria; oppure frigidità transitoria che si manifesta occasionalmente, in particolare nelle donne che non hanno ancora raggiunto un’adeguata e completa sensibilità sessuale.

meg-ryan-orgasmGelosia: comunemente si pensa che sia una conseguenza diretta del’amore, una prova del fatto che si è amati ma non è così. Si possono distinguere due tipi di gelosia: il primo è conseguenza del timore di poter perdere l’attenzione del partner. Chi è afflitto da questa sensazione dolorosa di perdita, si sente insicuro e ha bisogno di avere il partner accanto per poter affrontare le difficoltà della vita, contrastando qualsiasi tipo di attività del partner come hobby, lavoro e amici. Il secondo tipo di gelosia è fortemente sessualizzata perché implica un costante timore di tradimento da parte del partner, sia sul piano fisico che emotivo. Il geloso di questo tipo è attento ai comportamenti del partner e è sempre alla ricerca di prove di un tradimento.

Omosessualità: orientamento sessuale in base al quale si prova attrazione fisica e sentimentale per persone dello stesso sesso. Questa persone accettano totalmente il proprio essere uomo o donna e non manifestano nessun desiderio di voler caratteristiche sessuali differenti. Tale orientamento sessuale tende a suscitare disapprovazione nella nostra cultura ma per alcune culture antiche, come quella greca, amare una donna o un giovane ragazzo non faceva differenza. Nell’antica Grecia l’amore mirava alla ricerca del Bello e non dipendeva dal sesso di chi veniva amato. I rapporti omosessuali erano parte della padeia ossia l’educazione all’amare dei giovani, ed era tipica delle classi più colte.

parafilieParafilie: è il termine clinico per indicare quelle che sono comunemente conosciute come perversioni. Per molto tempo la nostra cultura cattolica che ammette i rapporti sessuali solo per scopi riproduttivi, ha condannato comportamenti sessuali del tutto sani come la masturbazione o i giochi tra i partner, facendo veicolare l’idea che tali attività fossero riprovevoli e perverse. Le parafilie sono ben altro, perché clinicamente sono descritte come uno stato in cui l’eccitazione e la gratificazione sessuale della persona dipende esclusivamente da una fantasia ricorrente, da una precisa parte del corpo del partner, o da una situazione inusuale che diventa l’obiettivo principale del comportamento sessuale. Ad esempio un feticista di piedi riuscirà solo a raggiungere il piacere sessuale attraverso attività esclusivamente legate a quella specifica parte del corpo dell’altro.

Squirting: erroneamente chiamato eiaculazione femminile, si tratta dell’emissione di un fluido simile allo sperma, che può avvenire a getti o sotto forma di rilascio e di norma avviene in concomitanza con l’orgasmo o poco prima. Esso è un fenomeno del tutto naturale anche se è sconosciuto perché solo una piccola parte della popolazione femminile ha anatomicamente la possibilità di produrlo, oppure si necessità di una stimolazione specifica. Gran parte della comunità scientifica ritiene che questo fenomeno si causato dalle ghiandole di Skene, una sorta di residuo prostatico, o anche detto prostata femminile, situato nella parte anteriore interna della vagina, nell’area relativa al presunto punto G.

Transgender: persone che non hanno completato in modo definitivo il cambiamento di sesso corporeo, che in Italia prevede un iter medico-psicologico e giuridico di almeno due anni. Pur presentando caratteristiche di entrambi i sessi, richiedono di potersi esprimere, nei comportamenti e nelle relazioni interpersonali, in modo opposto rispetto al proprio sesso genetico.

L’alfabeto della sessualità è veramente infinito…

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