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Sport e Ramadan possono convivere? Forse sì, ma…

by Mario D'Errico

Ogni anno, il nono mese, c’è l’usanza

per i credenti, di rispettare il Ramadan.

Ognuno ll’adda fà chistu sacrificio,

ognuno adda tenè chistu penziero.

Ogni anno, puntualmente, in questo giorno,

anche gli atleti iniziano il digiuno.

Sì, ma come fanno?

Ecco, da questa rivisitazione in veste musulmana de “A Livella” di Totò parte la mia riflessione: sport e Ramadan possono convivere?

Come tutti sapete, il Ramadan è il mese in cui i fedeli musulmani rispettano il digiuno totale (sia cibi solidi che liquidi, quindi anche l’acqua). Questo periodo è il nono mese del calendario islamico (composto anch’esso da 12 mesi, ma con un alternarsi di mesi di 30 e 29 giorni per un totale di 354 giorni). Quindi il Ramadan ricade ogni anno in un periodo diverso del nostro calendario. Spesso, infatti, tale astensione dal mangiare e bere ricade in periodi di forte caldo. Con la giusta gestione, è certamente possibile sopperire a carenze sia energetiche che idriche, ma per gli atleti il discorso è estremamente delicato.

Come fanno gli sportivi a bilanciare sport e Ramadan?

sport e ramadanInfatti nel corso di un allenamento prolungato o di un impegno agonistico, le energie spese ed i liquidi consumati sono davvero tanti ed andrebbero prontamente riacquisti con la dieta. Tutto ciò, nel periodo del Ramadan è impossibile. Come fanno allora gli atleti a minimizzare i rischi? Ecco qualche particolare della vita di un atleta islamico in corso di Ramadan:

–          Per mantenere gli abituali 2 pasti principali gli atleti islamici traslano i pasti di qualche ora. Infatti il primo pasto del giorno (o meglio della notte) è assunto non appena il sole tramonta. Questo pasto è più “libero”, ovviamente sempre nel rispetto dei valori nutrizionali necessari ad un agonista, e potrà comprendere il giusto mix di carboidrati e proteine. Il secondo pasto, invece, è quello più importante perché dovrà assicurare la richiesta energetica dell’intera giornata. Questo pasto è composto necessariamente anche da verdure, frutta, legumi ed è assunto nel bel mezzo della notte.

–          Per l’idratazione, invece, sono necessari frequenti apporti di liquidi nel corso delle ore notturne. Quindi con un supporto elettronico (una sveglia programmata ad orari prestabiliti) si può far in modo che l’atleta assuma il giusto quantitativo di liquidi.

–          Anche il ritmo sonno-veglia dovrà subire delle variazioni. Infatti l’atleta dovrà posticipare la sveglia mattutina di qualche ora. Questo permetterà un vero e proprio riequilibrio omeostatico nel giro di un paio di giorni.

Questo programma dietetico, però, non sempre risolve i problemi di perdita idrica copiosa nel corso di uno sforzo intenso. Spesso infatti si assiste, nel corso degli allenamenti, ad improvvisi svenimenti di coloro che rispettano alla lettera il Ramadan. Ciò ha portato, nel corso degli ultimi anni, all’emanazione da parte delle alte cariche musulmane, di deroghe per gli atleti impegnati in gare estremamente faticose e che mettono a repentaglio la propria salute.

Un esempio è dato proprio dai Mondiali che si stanno svolgendo in Brasile. Quest’anno, infatti, il Ramadan ha avuto inizio il 28 Giugno, nel bel mezzo del Torneo sportivo per eccellenza.  Gli atleti dell’Algeria, ad esempio, hanno ottenuto l’esenzione dal ramadan per il periodo dei Mondiali. Questo è stato stabilito attraverso una fatwa emessa dallo sheykh Muhammad Sharif Qaher, esponente del Supremo consiglio islamico dell’Algeria. Ovviamente la notizia ha scatenato non poche reazioni, anche tra gli stessi giocatori, alcuni dei quali, come il capitano Bougherra, hanno deciso di derogare solo per quanto riguarda i liquidi.

benzema-pogba-640Il dubbio che nasce spontaneo, però, visti gli ultimi eventi sportivi è: l’uscita dai Mondiali di Nigeria ed Algeria, proprio qualche giorno dopo l’inizio del Ramadan, è dovuta ad una pura casualità oppure il digiuno ha influito sulle prestazioni dei giocatori musulmani? Certo, le due partite hanno visto primeggiare le compagini europee Francia e Germania con più alta percentuale di giocatori islamici come Benzema ed Ozil, ma a noi il dubbio tra convivenza tra sport e Ramadan resta! E a voi?

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