Lo annuncia il Van Gogh Museum di Amsterdam: un nuovo Van Gogh è stato scoperto. Si tratta di un’opera intitolata “Tramonto a Montmajour”, collocata nel 1888.
Il 1888 è l’anno in cui Vincent Vang Gogh si trasferisce ad Arles, in Francia, dove ha modo di apprezzare il paesaggio provenzale e lavorare all’aperto, tra la natura. Pare che fosse particolarmente affascinato dal paesaggio di Montmajour – egli stesso scrive, in una lettera, di averlo visitato almeno 50 volte nell’anno 1888, per godere della magnifica vista – numerosi sono, infatti, i dipinti che ritraggono le rovine del monastero di Montmajour. L’opera in questione è di grande valore se si considera la sua collocazione in un periodo che si fa coincidere con il culmine della produzione dell’artista: è lo stesso periodo in cui Van Gogh da vita ai “Girasoli”.
In realtà sarebbe più appropriato dire “rispolverato” più che “scoperto”, dato che l’opera era già stata presentata al cospetto del suddetto museo nel 1991, ma gli esperti pensarono ad un falso e il museo non volle autenticare il dipinto. Quando, nel 2011, gli esperti hanno deciso di ridare un’occhiata all’opera, potevano contare su tutta una serie di nuove tecnologie.
Cosa prova, quindi, che si tratta di un originale?
– L’identificazione esatta della location del “tramonto”, menzionata due volte nella corrispondenza dell’artista nell’estate 1888;
– La conferma, grazie ai raggi X, della tipologia di tela impiegata;
– Analisi chimiche hanno dimostrato che i pigmenti di quest’opera sono gli stessi utilizzati dall’artista in altre opere del periodo di Arles;
– La presenza del numero 180 sulla tela, numero con il quale il “tramonto” era stato registrato nel catalogo ufficiale dell’artista nel 1891, dove compariva come “Sole al tramonto ad Arles”.
Si è riuscito, inoltre, a rintracciare la strada percorsa dall’opera in questi anni: apparteneva alla collezione privata di Theo Van Gogh (fratello dell’artista), nel 1901 la vendette al commerciante Maurice Fabre, da questo momento in poi non vengono registrati passaggi di proprietà e il dipinto scompare dalla scena fino al 1970, quando saltò fuori alla morte di Nicolai Christian Mustad, parte di una famosa dinastia norvegese.
Un’opera, quella del “tramonto”, che doveva essere ambiziosa viste le dimensioni (93,3x 73,3 cm), ma che, in seguito, dovette essere messa in disparte dall’artista, considerandola un fallimento. L’abbazia benedettina di Montmajour è stagliata sul fondo, ridotta a cornice rispetto al tema centrale: il sole sta per sparire e con esso sembra trascinare, come in un vortice, tutta la natura circostante.
Ciò che è stato per così tanto tempo sottovalutato è oggi fonte di interesse costante per appassionati e curiosi: si prevede che nel 2014, grazie all’opera, si raggiungerà cifra di 1,2 milioni di visitatori. Insomma, se la collezione più grande al mondo delle opere di Van Gogh non vi bastava, ecco un motivo in più per raggiungere la capitale dei Paesi Bassi. A più di 120 anni dalla morte di Vincent Van Gogh, il museo a lui dedicato lo rivive attraverso un’emozionante scoperta.
“Tramonto a Montmajour” è esposto al Van Gogh Museum di Amsterdam dal 24 settembre 2013, cosa aspettate?