Home AuthorCinzia Cicatelli “Ho perso le parole, eppure ce le avevo qua un attimo fa” – come combattere il blocco dello scrittore.

“Ho perso le parole, eppure ce le avevo qua un attimo fa” – come combattere il blocco dello scrittore.

by Cinzia Cicatelli

Chiedo scusa a Ligabue per la libera interpretazione che a breve darò ad uno dei suoi versi più noti e riusciti, ma la citazione è perfetta per introdurre l’argomento di cui vi parlerò: il blocco dello scrittore (e non).

A volte si farebbe meglio a parlare di “blocco delle parole”, perché il discorso va al di là della sindrome della pagina bianca, per toccare il ben più comune problema di molti di noi: il mutismo dovuto ad accumulo delle emozioni. Quante volte vi è capitato di non riuscire ad esprimere i vostri pensieri e le vostre emozioni sebbene siano proprio sul punto di tracimare dalla vostra lingua/cuore/cervello/penna? Quante volte vorreste rispondere a tono a chi vi aggredisce verbalmente e invece tutto quello che compare è una espressione ebete (che quella sì che meriterebbe una aggressione verbale) ? Oppure avete quel biglietto d’auguri vuoto davanti a voi e anche se bruciate d’amore dopo ore e ore non vien fuori che uno striminzito Augurissimi di felice compleanno amore/amico/moglie etc etc?

Non tutti affrontano la scrittura – e quindi le proprie emozioni – alla stesso modo. C’è chi riempie pagine e pagine (o sarebbe meglio dire file e file) di parole in brevissimo tempo e c’è chi proprio non riesce a buttar giù mezza riga nemmeno in tre lustri!

blocco dello scrittore

Ebbene, per chi ama scrivere il tanto temuto BLOCCO è un demone molto familiare! Prima o poi capita a tutti anche perché gli “scrittori” devono entrare in contatto con le loro emozioni e quindi sono incostanti, imprevedibili e totalmente irrazionali proprio come loro. Ci sono, però, dei piccoli trucchi per ovviare a questo problema, d’altronde chi lo fa per professione ha un demone che è ancora più spaventoso del BLOCCO e cioè la SCADENZA. Ecco a voi colleghi 5 consigli che metto in pratica quando la “consegna articolo” mi rende simile all’urlo di Munch:

1- Se non avete voglia di scrivere, non fatelo! Sembra un controsenso ma è così. Se la voglia non c’è meglio dedicarsi ad altro che nel frattempo possa ispirarvi o mettervi nel mood giusto. Personalmente, mi capita di non aver voglia di scrivere se mi sento apatica o di cattivo umore. A quel punto cerco di farmi quattro risate con delle sitcom o di emozionarmi leggendo qualche poesia et voilà dopo c’è una miccia di approccio alla scrittura;

2- Rileggete qualcosa di bello che avete scritto in passato. A me aiuta! Se sono demotivata e con la voglia di buttare giù dal balcone il pc, spesso leggo qualche articolo o qualche mio scritto di cui sono fiera e questo mi da la carica a far meglio, o quantomeno bene! Ps leggere grandi scrittori/giornalisti può essere un’arma a doppiotaglio, se si è demotivati leggendo dei veri capolavori si rischia poi di diventare depressi ;

3- Be updated.  Anche le idee delle menti più brillanti si esauriscono, non siamo un pozzo senza fondo. Bisogna essere stimolati sempre e comunque. Anche se gestisco questo blog e curo la sezione Librarsi, seguo molti altri blogger o siti di informazione che mi danno spunti interessanti per i miei articoli;

4- Rielaborate con originalità. Ricollegandomi al punto 3., il confronto con gli altri allarga la mente e mette in moto la penna. L’ideale sarebbe essere macine di idee ex novo ma a volte, diciamocelo, non è semplice. Se la lampadina proprio non si accende possiamo rielaborare in maniera colta, originale e creativa articoli di alcuni nostri colleghi oppure partire da essi per una riflessione. Attenzione, non è un invito a copiare, bisogna citare SEMPRE la fonte originale e rendere personali i contenuti;

5- Annotate le idee. Io ho un piccolo taccuino (quasi) sempre a portata di mano, dove inserisco spunti o idee embrionali per futuri articoli in un elenco numerato (se ve lo dimenticate a casa, il block notes del cellulare può essere un valido sostituto). Man mano che, poi, questi abbozzi diventano articoli in carta e inchiostro li depenno. Quando “c’ho il blocco” questo mio libricino è una miniera preziosa, una sorta di caverna delle meraviglie e… abracadabra ecco che la num. 5 è un’idea annotata 3 mesi prima e che mi era totalmente passata per la mente!

 E sapete qual è il punto num.5 sul mio taccuino? “Articolo blocco scrittore”. Detto, fatto 🙂

Quindi Keep Calm and Start Writing!

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