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Napoli Comicon 2015: enorme successo della XVII edizione del Salone Internazionale del Fumetto

di Claudia Esposito

Il Napoli Comicon è ormai una realtà importante e consolidata nel panorama delle fiere dedicate all’arte del disegno e del fumetto, che attira sempre più visitatori da tutta Italia. Mancavo a questo evento da quando era ancora diviso tra Castel Sant’Elmo, dove si concentravano gli stand, le esposizioni, gli incontri con gli artisti e la stampa, e la Mostra d’Oltremare, dove si riunivano soprattutto gli appassionati di cosplay, ludoteche, acquisti di gadget. Non nascondo la mia diffidenza e un certo snobismo verso quest’ultimo aspetto della manifestazione, motivo per cui spesso passavo intere giornate a vagare per Castel Sant’Elmo senza degnare la seconda location di una visita.

Le mie precedenti esperienze non mi avevano dunque preparato alle folle oceaniche in attesa fuori i cancelli della Mostra d’Oltremare per questa edizione 2015: ma noi nerd non eravamo la minoranza sfigata e spesso occhialuta della gioventù? Com’è che mi ritrovo a sgomitare per accaparrarmi una copia autografata del mio fumetto preferito e a dover lanciare occhiatacce minacciose mentre frugo negli scatoloni con le offerte a metà prezzo?

Boom di presenze per il Napoli Comicon 2015, abbonamenti esauriti tantissimo tempo prima e ingressi giornalieri sold out per tre dei quattro giorni di fiera. Cos’è successo al mondo?

napoli comicon 2015Mentre cerco di orientarmi nello spazio enorme riservato alla mostra (6 padiglioni più aree esterne, per circa 60000 metri quadri di attività) non posso fare a meno di notare che tutto funziona bene: certo, per riuscire ad avvicinare il Magister di quest’anno, il maestro Milo Manara, che proprio in occasione del Comicon ha presentato il primo volume del suo nuovo lavoro su Caravaggio, ho da fare una fila chilometrica, ma gli addetti ai lavori fanno sì che tutto si svolga nella massima tranquillità. I nomi degli ospiti sono da far girare la testa anche ai più esigenti: Tamura e Tonogai in primis, venuti dal Giappone grazie alla collaborazione degli editori Star Comics e JPop, senza contare star nostrane più o meno giovani. Ma Comicon significa anche videogames, con tornei, incontri, e la partecipazione di realtà come Multiplayer.it; ludoteca, con i più appassionanti giochi di ruolo e da tavolo, cacce al tesoro e duelli magici; Youtube, con ospiti noti a tutti gli appassionati del tubo.
Napoli ComiconComicon significa inoltre importanti percorsi espositivi, quest’anno incentrati sul tema principale della Fiera, il rapporto tra fumetto e stampa, con “La Forma del Fumetto”, su Linus, BeccoGiallo e Futuro Anteriore, e tra gli altri, il bell’approfondimento sui supereroi Marvel e in particolare sul difficile ruolo del mutante quale metafora dei cambiamenti sociali e delle rivoluzioni culturali del mondo contemporaneo.

Comicon significa una vetrina per i giovani talenti della Scuola Internazionale di Comics, che possono mostrare le loro straordinarie capacità (c’è persino chi ha creato una propria action figure, onore a te, genio!).
Napoli Comicon 2015Comicon significa mania dello shopping, per chi come me ha bruciato in poche ore il proprio budget per accaparrarsi edizioni speciali, numeri mancanti, disegni e copertine uniche.

E, last but not least, Comicon significa cosplayers. Giovani e meno giovani, coloratissimi, allegri, con un look curato nei minimi dettagli, concedono foto agli avventori come vere e proprie star della manifestazione. Per di più la fiera prevede un’appassionante sfida per il miglior costume, il Comicon Cosplay Challenge, con in palio un viaggio in Giappone in occasione del WCS 2015 per il Miglior Costume e una crociera nel Mediterraneo con MSC Crociere per la Miglior Coppia.
bulma vegeta cosplayMa com’è essere un cosplayer, cosa rappresenta il Comicon per questi artisti dell’interpretazione, come nasce questa passione? L’ho chiesto a Linda, che ha gentilmente risposto alle mie domande da “profana”, fornendomi un ulteriore punto di vista.

Cosa rappresenta per te il Comicon?

Per me il Comicon, a prescindere da tutto, è un momento di divertimento. Oltre questo, è l’occasione in cui molti di noi appassionati possono ritrovare gli amici lontani conosciuti in altre fiere, e spesso l’evento napoletano rappresenta l’unica occasione in cui è possibile ritrovarsi. Una sorta di rimpatriata!

Chi sceglie di partecipare alla manifestazione come cosplayer, oltre che come semplice visitatore, assume un ruolo per così dire “più attivo” nell’evento. Com’è nata l’idea di diventare un “cosplayer a tempo pieno”?

Diciamo che ci sono cosplayers e cosplayers: quelli a “tempo pieno” che quasi lo fanno come lavoro e quelli come me che lo fanno “a tempo perso”. L’idea è nata al Comicon di due anni fa; era la prima volta che partecipavo alla fiera e mi resi conto che la mia passione fin da bambina di immaginare di essere il personaggio che adoravo era condivisa da tantissimi altri ragazzi. Fu lì che decisi che avrei cominciato a “travestirmi” anch’io.

Cucite da soli i vostri vestiti? Quanto tempo prima in media iniziate a prepararvi per l’evento?

Io e alcuni miei amici sì, creiamo gli abiti da soli, commissionando a sarte di fiducia solo i dettagli più complessi da ricreare. Per quanto riguarda il tempo di preparazione, dipende dal vestito che abbiamo intenzione di creare; i miei cosplay più elaborati inizio a prepararli circa un mese prima o due.
napoli comicon cosplay

Qual è stato il cosplay che più ti è piaciuto e perché?

Quello di Goku creato per me da un amico: gli abiti e le parrucche sono veramente ben fatti e per un giorno mi sono sentita davvero lui!

Come spieghi il sempre crescente successo della manifestazione? Credi che il Comicon sia un momento aggregante per le nuove generazioni?

Credo che la formula vincente del Comicon sia l’abbracciare un po’ tutte le forme di cultura e espressione giovanile: manga, anime, videogiochi, sport, youtubers. È un modo per rivedere amici lontani e ritrovarsi con quelli vicini per condividere le proprie passioni. Inoltre, per chi come me sceglie di partecipare con cosplay di gruppo, è una vera e propria occasione per stringere legami. E quando le persone ti fermano per chiedere una foto, soprattutto i bambini, è una soddisfazione enorme: vedere i bimbi che sorridono di fronte ai loro personaggi preferiti è meraviglioso!

Insomma, Linda e l’esercito degli avventori del Comicon sono la dimostrazione del fatto che oggi, davvero, si può essere (finalmente!) fieri di essere nerd. In attesa della prossima edizione del Festival, prevista per aprile 2016, non ci resta che godere degli acquisti fatti e ripetere, per la diciassettesima volta, “Grazie, Comicon!”.

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