Fiori, bigliettini e piccoli gesti d’amore farebbero sciogliere anche il cuore della persona più algida. Ci hanno raccontato di giovani uomini che correvano sotto ai balconi dell’amata solo per vederla o, quando più fortunati, per strapparle un bacio.
Il corteggiamento romantico non è qualcosa che ci siamo inventati noi uomini. Infatti l’uomo non è l’unico essere vivente capace mettere in atto gesti romantici o che noi consideriamo tali. Konrad Lorenz, etologo austriaco, studiando il comportamento delle anatre notò che anche gli animali assumono un comportamento stereotipato e specifico per accoppiarsi e per riprodursi. Gli animali, come l’uomo del resto, mettono in atto comportamenti e atteggiamenti istintivi per sedurre l’altro desiderato. Il corteggiamento animale è una fase preparatoria dell’accoppiamento che permette un avvicinamento e un riconoscimento senza far scattare reazioni di difesa.
Il corteggiamento animale è diverso da specie a specie ma comprende comportamenti che spesso non sono molto diversi dai comportamenti umani. Di solito è il maschio della specie che usa vari stratagemmi per sedurre la femmina, anche se ci sono piccole eccezioni.
Il Pavone narcisista
Il pavone maschio per attirare l’attenzione delle femmine mette in mostra il suo variopinto mantello di piume, un po’ come fanno alcuni uomini che “pavoneggiandosi” arrivano in discoteca con l’ultimo modello di auto sportiva o in spiaggia mostrano i muscoli tirati a lucido.
La lucciola poetica
Sul far della sera i maschi della lucciola volano in alto facendo lampeggiare la luce del loro addome per richiamare l’attenzione della femmina che, non potendo volare, risponde con una luce ancora più intensa di quella del maschio. Queste intermittenze di luci sono un vero proprio scambio di messaggi d’amore; un po’ come le vecchie lettere che illuminavano il cuore degli amanti, sostituiti oggi dai messaggini di what’s app che oltre al cuore illuminano anche il nostro smartphone. Questa comunicazione di luci, che cambia da specie a specie, serve alle lucciole a indicare il luogo in cui la femmina andrà a deporre le uova fluorescenti, che saranno fecondate dal maschio.
L’uccello tessitore: non basta la casa
L’uccello tessitore maschio prima ancora che sia formata la coppia costruisce un nido grande e maestoso ma questo non basta a conquistare le femmine che sembrano essere interessate anche all’aspetto fisico. Infatti nella stagione degli amori i maschi sono soliti sfoggiare un bel piumaggio colorato e sgargiante per poter essere finalmente scelti dalle femmine per la procreazione. Insomma puoi essere anche Frank Lloyd Wright con la casa sulla cascata ma se non sei Brad Pitt non ti si fila nessuno!
La leonessa seduttrice
Nella savana, tra i leoni le pedine dell’amore sono mosse per prima dalle femmine. È la leonessa che corteggia il leone: gli girando attorno, gli sventola la cosa in faccia e se ne va ruggendo. Se il re della foresta la insegue il gioco è fatto, di lì a poco si avrà una cucciolata di “piccoli simba”. Sarà che appartengono alla famiglia dei felini ma è caso di dire che leonesse in amore usano la tattica delle “gatte morte”!
Il grillo “cantante”, forse troppo!
Le serenate d’amore sono molto diffuse nel mondo animale in particolare i grilli sono gli insetti più canterini. Secondo recenti studi i grilli di campo maschi muoiono giovani perché trascorrono troppo tempo nei richiami d’amore. Se nutriti di più spendono il surplus della forze in canti extra perché per loro cantare aumenta le probabilità di accoppiamento. Il povero grillo corre il rischio di fare la fine del malcapitato che nei falò estivi suona la chitarra e canta, per sedurre le donzelle, ma è l’unico che va in bianco!
