Home AuthorAngelo Capasso A CENA COI TELEFILM – Guida ai migliori locali delle sit-com

A CENA COI TELEFILM – Guida ai migliori locali delle sit-com

di Angelo Capasso

Nelle sit-com le locations sono tanto essenziali quanto fondamentali! Visto che per ragioni logistiche di regia e di costi, la trama ne prevede giusto il minimo indispensabile, subito devono conquistare e fare innamorare noi spettatori, perché dopo ben venticinque episodi non dovremo avere il senso di nausea, bensì la piacevole sensazione di sentirci in un posto familiare, che ci appartenga, che ci faccia sentire a nostro agio. Se gli appartamenti sono il cuore delle relazioni dei personaggi, dove l’intimità la fa da padrona, i locali delle sit-com sono invece il luogo in cui i nostri beniamini passano il tempo libero e interagiscono con qualche guest star, lo spazio dove prende forma la loro vita sociale. Settimana dopo settimana, puntata dopo puntata, entriamo anche noi in questi luoghi che diventano l’incarnazione stereotipata dell’essenza dell’America e ci sediamo al solito tavolo nel punto esatto in cui c’è l’obiettivo della telecamera. Siccome però non possiamo assaporare il gusto e l’odore di ciò che i nostri ignari commensali stanno ordinando, che ne dite di un tour enogastronomico delle nostre sit-com preferite?

ARNOLD’S DRIVE-IN

Happy Days - Arnold's DinerPer arrivarci ci occorrerebbe una macchina del tempo visto che il telefilm è abbastanza datato (undici serie tra il 1974 e il 1984), ma non si può parlare di ristoranti e tavole calde, senza citare il fantomatico luogo di ritrovo di Fonzie, Richie e tutta la combriccola di fin troppo bravi ragazzi protagonisti di Happy Days. Per cui parcheggiamo la nostra Delorean a Milwaukee, Wisconsin e caliamoci nell’atmosfera fine anni ’50 di un caposaldo della storia delle sit-com. Qui possiamo far colazione con bacon e pancakes, o dopo una partita a flipper pranzare ordinando un classico doppio cheeseburger, porzione extra di patatine fritte e milkshake a iosa. Ma soprattutto, se se siamo nelle grazie del meccanico rubacuori, possiamo ascoltare gratis musica dal jukebox e ballare in pista al ritmo delle note di Elvis,  Nat King Cole, The Platters e Bill Haley. Per gli amanti del vintage, per chi crede (o spera) nell’american dream, per chi desidera un assaggio di quello che ci spacciano come puro american way of life.

THE CRAB SHACK

My Name is Earl - Crab ShakMa se alla rassicurante e stereotipata cucina borghese che alterna junk food al polpettone della mamma con contorno di broccoli, preferite l’altra faccia della medaglia degli states, l’ammeriga più becera e arretrata, abitata da bifolchi, piantagrane e disagiati, è questo il ristorante che maggiormente la incarna. Ci troviamo a Camden County, in un non identificato stato governato dalla visione semplicista del Karma di Earl J. Hickey. In My Name is Earl infatti la lista delle malefatte che il protagonista vuole riparare per riequilibrare il karma, è più lunga di quella della spesa mensile del locale. Perciò, che aspettate? Sedetevi ad un tavolo che probabilmente è stato pulito la settimana scorsa, bevete uno scotch che sa di piscio di gatto, ordinate un fritto di pesce congelato e insaporitelo con la famosa salsa di granchi dello chef Darnell Turner, in arte Gamberone. Occhio che se vi capita qualche scarafaggio indorato e fritto, non è mancanza di igiene, ma un chiaro segnale del Karma che vi sta punendo per qualche colpa inconfessata!

WILLIAMSBURG DINER

6a01053695b916970c0167685a1fc3970b-550wiQui sobborghi e american dream si incontrano, anzi si scontrano. Ci troviamo infatti in una delle tante tavole calde di Brooklyn, New York, dove il servizio è melting pot al 100%: proprietario coreano, cuoco di origini ucraine, cassiere afro e cameriere americanissime. Servono ai tavoli, in attesa di racimolare il gruzzolo che permetterà alla loro impresa di decollare, Max e Caroline, le Two Broke Girls protagoniste del telefilm. Diner perfetto per un pranzo veloce o per una cena d’asporto, non ve ne andrete senza esservi fatti incartare almeno un paio dei deliziosi e coloratissimi cupcakes per lo spuntino pomeridiano.

CHEESECAKE FACTORY

THE BIG BANG THEORYMa se anche voi considerate i cupcakes una variante insulsa e sfigata del muffin e preferite piuttosto una bella e calorica fetta di cheesecake, magari ricoperta di strawberry sauce, allora spostiamoci in Pasadena, California. A servirvi potrebbe esserci qualche aspirante attrice tinta di biondo, che sbarca il lunario in attesa che la sua carriera prenda il volo, mentre tra i commensali seduti ai tavoli potreste trovare uno dei tanti geek che lavora al California Institute of Technology e che, pur sapendo progettare un microonde, non sa poi come usarlo. Ovviamente stiamo parlando di Penny e dei nerdissimi protagonisti di The Big Bang Theory, che vivono perennemente in soggiorno al lume della loro console, ma poi mangiano in posti del genere. Non la cucina migliore, ma se siete abitudinari è un locale perfetto per la vostra routine, visto che ne trovate uno ad ogni angolo di strada e tutte le pietanze avranno lo stesso sapore di cartone zuccherato.  

CENTRAL PERK

friends-central-perkDopo una dura giornata di lavoro, che cosa c’è di meglio di un cappuccino o una cioccolata calda al solito caffè con i soliti amici? Torniamo sulla East Coast, di nuovo a New York, ma nel residenziale Greenwich Village, dove ci aspetta un’accogliente caffetteria e i trentenni protagonisti di Friends. Ad accogliervi ci sono i vostri vicini dirimpettai e magari chi serve ai tavoli è la persona di cui siete innamorati dai tempi dell’università. Niente juke-box, né filodiffusione, ma le corde strimpellanti di un’amica stonata, cui non avrete mai il coraggio di dire la verità sulle doti canore, sono il sottofondo musicale che quotidianamente spezza la vostra giornata dai patemi amorosi, dai drammi familiari e dall’asfissia lavorativa. Qui i caffè sono lunghi, come le ironiche chiacchierate che potete scambiare con gli amici di una vita.

MACLAREN’S PUB

HIMYM - MacLaren's PubMa se avete tardato al lavoro o vi siete trattenuti in palestra, c’è sempre il tempo di un aperitivo in un pub giovanile come questo, dove ad aspettarvi vi sono di nuovo i vostri coinquilini e qualche amico sciupafemmine. Quando non c’è il tempo pomeridiano per un caffè, c’è sicuramente quello serale per una o due birre a Manhattan, in perenne compagnia delle bollicine gialle della vostra bionda alla spina preferita, di noccioline stantie e alette di pollo. Poco importa se sia prima di tornare a casa per infilarvi il pigiama o di una notte di bagordi alcoolici e baldoria promiscua, ciò che conta è quell’oretta passata a guardarvi negli occhi tra una risata e una sberla, a prendervi in giro e a incoraggiarvi, a confidarvi gli ultimi appuntamenti andati male e le aspettative incerte su un futuro che sembra davvero lontano, ma che quest’ora trascorsa nel presente con le persone giuste sta già rendendo migliore! Parola di Ted e di How I Met Your Mother.

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