Oggi un intrepido e cinefilo lettore di CULT! riceverà in dono non solo leccornie dalla Befana, ma anche un meritato dvd di Match Point: la nostra redazione ha finalmente scelto la migliore presentazione tra le varie che ci sono arrivate per il concorso CULTMOVIE. Volete sapere chi ha vinto?
Per festeggiare i 50000 visitors, vi avevamo chiesto di scegliere il personaggio cult che avreste voluto essere e di scrivere le vostre motivazioni in un breve elaborato. Ebbene c’è chi come Antonio avrebbe voluto essere il maestro Yoda, “nonostante la sua bassa statura, è il più grande guerriero Jedi di tutti i tempi ed ispirazione per tutti i ragazzi sotto il metro e sessanta”. C’è stato Eugenio che ci scrive che vorrebbe essere Roger Rabbit perché “fa quello che riesce meglio a un coniglio con una femme fatale come Jessica Rabbit”, mentre Loredana vorrebbe essere la conturbante Jessica Rabbit perchè “non è cattiva, ma la disegnano così”. Se volete vi combiniamo un appuntamento! C’è chi avrebbe voluto essere Jack Sparrow, chi Margot Tenenbaum, chi Titta Di Girolamo. Addirittura Wall-e, “nonostante sia un robot, è più umano di tanti uomini”. Ci ha sorpreso l’assenza di Rossella O’Hara e di Indiana Jones, mentre ci ha un po’ spaventati Ludovico che vorrebbe essere Jigsaw Killer “per insegnare il valore della vita a chi non l’apprezza!”
In ogni caso la presentazione che ci ha conquistato all’unanimità è stata quella di Luciano che ci scrive:
“Se potessi essere un personaggio del cinema, senza ombra di dubbio vorrei essere il Dottor Emmett Brown, il Doc di Ritorno al Futuro, interpretato da quella faccia di gomma immortale di Christopher Lloyd. Certo non è bello e dannato come Jim Stark (James Dean) di Gioventù Bruciata, o intrepido come Ian Solo (Harrison Ford) nella trilogia di Guerre Stellari, e nemmeno carismatico come Marcello Rubini (Marcello Mastroianni) in La Dolce Vita. Bollato dai concittadini con l’etichetta di scienziato pazzo, è piuttosto un emarginato sociale, uno che ha passato buona parte della sua vita a coltivare insuccessi, per poi fare la più grande scoperta scientifica del mondo (una macchina del tempo costruita su una Delorean), che potrà condividere solo con una cerchia ristretta di pochi intimi. Molto probabilmente vi starete domandando: con tutta la storia della cinematografia a tua disposizione, perchè hai scelto un personaggio così sfigato? La verità è che non ci ho dovuto pensare nemmeno un secondo, anche perchè con lui il tempo è un concetto del tutto relativo. Doc è uno che ha un’ispirazione impossibile mediante una botta in fronte sul gabinetto e passa trent’anni nel folle tentativo di realizzarla. E’ disposto a mettere a rischio la propria vita e sacrificarsi (ruba del plutonio ai terroristi per mettere in moto il flusso canalizzatore della sua Delorean) pur di concretizzare il suo sogno. E soprattutto è una persona che quando finalmente lo realizza, il suo più grande sogno, ha la coscienziosità di non acquistare fama dalla sua scoperta perchè comprende che condividerla potrebbe rivelarsi dannoso per l’intero continuum spazio-temporale. Nonostante l’impegno profuso e tutti i sacrifici, cosa se ne fa Doc della sua invenzione? Aiuta un amico a rimettere la vita sui giusti binari, viaggia avanti e indietro nel tempo con spirito puramente scientifico per appagare la sua sete di conoscenza, trova l’amore della sua vita nella polverosa America del Far West. Io non so se, con tutto il potenziale di una macchina del tempo a mio disposizione, avrei la forza di rinunciare alla fama e al premio Nobel, anche se so che sarebbe la cosa giusta da fare. Se fossi Doc, sicuramente non resisterei a comprare un winner taco, andrei al concerto The Wall Live dei Pink Floyd, farei una capatina nel giurassico per vedere com’era la pelle dei dinosauri. Ma ciononostante, non so se mi basterebbe per compensare tutti quei sacrifici. Perciò vorrei essere Emmett Brown: non per la genialità o per la macchina del tempo, ma perchè fare senza rimpianti un passo indietro rispetto alle proprie scelte è più difficile che fare un balzo indietro nel tempo”
“Grande Giove!“, direbbe Doc, dopo aver letto questa presentazione. A Luciano, va il nostro plauso, la vittoria ed anche il dvd di Match Point messo in palio.
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