Giochi di luci, addobbi vivaci, carta da regalo variopinta, profumo di dolci, presepe e tanta voglia di stare in famiglia: la magia del natale è fatta. Ma questi sono anche i giorni frenetici, giorni fatti di affanno e di trepidante slancio verso la ricerca spasmodica dei regali giusti e allora sfido chiunque ad entrare nei negozi e a non incappare in un classico natalizio che viene passato alla radio, perchè anche la musica, come il panettone, è ormai una caratteristica imprescindibile del Natale. Non è un caso che il singolo più venduto della storia, sia White Christmas del ’42 interpretata da Bing Crosby, che demolì il suo precedente record ottenuto nel ’35 con Silent night, guardà un po’, anche questo un canto natalizio di quelli che fanno venire i lacrimoni.
In questi giorni si è presi d’assalto dai motivetti festosi, non c’è strada, negozio o casa che regga, c’è musica in ogni dove e in ogni quando, 24 ore su 24, alla radio, alla televisione e su internet. Alcuni dei più grandi artisti del ‘900 hanno dedicato interi album al Natale. A cavallo tra gli anni’40 e ’50, incidere album natalizi, divenne una vera e propria moda, soprattutto fra i crooner, come Frank Sinatra, Dean Martin, Bing Crosby ed Al Martino, cui si aggiunse in breve anche The Pelvis. Il crooning, che è lo stile dei crooner, si sposa perfettamente con la causa, perchè è caratterizzato, o almeno all’epoca lo era, da un timbro vocale caldo, avvolgente, unito ad un tono confidenziale, la ricetta giusta per ascoltare musica seduti davanti all’albero di Natale; coinvolge, ci si sente in famiglia e le emozioni stucchevoli non si fanno attendere. Dopotutto, i crooner che sono stati i veri precursori della musica pop, sapevano bene che la stragrande maggioranza del loro pubblico era passionale, voleva sentirsi coccolata mentre affettava il tacchino, avendo a disposizione i mezzi giusti per accontentarli, di lì a vendere milioni di dischi, il passo fu breve.
Ma la musica di Natale non è solo quella che viene fuori dai cicalini delle luci dell’albero e del presepe, il Natale ha affascinato ed affascina anche gli artisti più rudi: un esempio è Winter Wonderland interpretata da Jessica Simpson in coppia con Ozzy Osbourne, da sempre conosciuto col soprannome di “The prince of darkness”, il principe delle tenebre, insomma non è proprio un tenerone di quelli che mangiano il pandoro davanti al caminetto. Eppure anche lui s’è lasciato prendere la mano dalla magia del Natale. Sarebbe curioso capire quale cosa rappresenta di più una macchia nel suo curriculum, se una canzone dolce, priva di ogni malvagità, o il duetto con la Simpson.
Ma il natale è così, rende tutti più buoni o almeno ci prova, come nel caso di Alice Cooper che interpreta nel 2008 una versione rivisitata del classico a stelle e strisce Santa Claus is coming to town. Oltre che l’arrangiamento musicale insolito, questa versione gode anche di qualche piccola modifica nel testo che poco si addice col Natale.
C’è poi chi il Natale proprio non riesce a digerirlo anzi azzarderei a dire che lo odia dal profondo, come dimostrano i Korn che nel ’93 incisero un singolo promozionale dal titolo inquietante: Xmas song. Un brano dissacrante, angosciante nei tempi e ancor di più nel testo che appare a dir poco provocatorio, ma che almeno spacca con la tradizione. Certo è che quando in famiglia si assiste alla lettura della maledetta letterina prima di cenare, in molti sognano che da una momento all’altro ci possa essere l’ingresso improvviso di Jonathan Davis, con gli amplificatori a palla, per mettere fine a quella cantilena rompipalle, ma regolarmente, il bambino giunge fino al punto. Da tener presente.
É fondamentale menzionare anche gli artisti che rigettano il natale in maniera malinconica e scrivono ballad molto poetiche per spiegare le proprie ragioni, come hanno fatto i Pearl Jam qualche anno fa con la ballata Let me sleep (it’s christmas time).
Il panorama musicale natalizio è quindi parecchio variegato ma la giusta chiave di lettura potrebbe essere quella fornita dai Run Dmc che in Christmas in Hollis, fondono il linguaggio rap, con la tradizione natalizia, tirandone fuori un testo da favola moderna che conserva in pieno la loro identità di rapper, seppur ricco di richiami tradizionali che si palesano sottoforma di jingle da spot pubblicitario. La trasposizione attuale del mito di Santa Claus.
Che il Natale possa piacere o meno, è così, affascina in ogni modo, sia nel bene che nel male ed è nel male, che mostra il suo lato oscuro.
Buon Natale a tutti!
The 2014 Christmas Playlist
1. Let it snow di Dean Martin. Forse il maggior interprete della canzone di Natale, che per uno strano scherzo del destino, trovò la morte proprio nel giorno di Natale di 19 anni fa.
2. White Christmas interpretata da Bing Crosby. I commenti sono del tutto superflui, i numeri parlano da soli.
3. Have yourself a merry little christmas interpretata da Frank Sinatra, che l’ha resa ancora più popolare di quanto avesse fatto Judy Garland nel’44.
4. The Christmas waltz di Tony Bennett. Non è famosissima ma ne vale la pena ascoltarla; poi Bennett è una garanzia.
5. Winter wonderland interpretata da Ozzy Osbourne e Jessica Simpson. Oltre che ascoltarla, vi consiglio di dare anche un’occhiata al video, vi risulterà alquanto bizzarro vederli duettare.
6. Santa Claus is coming to town interpretata da Alice Cooper. Come vi ho suggerito, fate attenzione al testo.
7. Let me sleep (it’s christmas time) dei Pearl Jam: decisamente una melodia fuori stagione.
8. Christmas in Hollis dei Run Dmc. Anche nel Queens, per quanto possa essere dura viverci, il Natale riesce a portare una ventata di felicità e rende tutti più buoni.