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All Night Long – Il rap campano debutta al cinema

di Rossella Capasso

Natale è finalmente alle porte. Gli alberi illuminati fanno capolino sui balconi addobbati, la gente impaziente inizia la corsa frenetica ai regali e le cornamuse intonano per le strade la rassicurante Tu scendi dalle stelle. Al cinema trionfano i film corali, le commedie romantiche e gli immancabili cinepanettoni. Eppure il film di cui voglio parlarvi non ha nulla di natalizio. Non predica la bontà dei sentimenti, non celebra il calore degli affetti e non richiama il clima accogliente del cenone di Capodanno.

Perché All Night Long è un film sulla camorra, un action-movie che prova a rileggere il cinema di genere anni 70′ in chiave moderna, coinvolgendo tantissimi nomi della scena rap, hip hop e musicale campana.

all night longLa trama ha le caratteristiche di un poliziesco-noir. Tre fratelli napoletani, Maurizio, Jerry e Lello Cubani, decidono di far esplodere l’auto di una persona, per difendere l’onore della sorella, svergognata sui social network da alcune foto compromettenti. Sfortunatamente per i Cubani, l’auto fatta esplodere è quella di Saggese (Ntò), uno spietato boss che aveva nascosto in quella vettura un considerevole quantitativo di droga. I tre fratelli, accortisi dell’ errore, cominciano a fuggire ma devono rinunciare alla loro auto, trafugata da un ladro incontrato poco prima. A causa di una serie di equivoci, i tre fratelli faranno scoppiare una faida tra due clan, quello di Saggese e quello di O’cinese (Clementino), criminale psicopatico detentore del traffico degli stupefacenti provenienti dall’Oriente, interessato al controllo del territorio. Ad affiancarli nel locale che da nome al film ci sono anche Guè Pequeno nei panni del boss Milanese, il percussionista Francesco “Ciccio “ Merolla, nelle vesti del braccio destro di Saggese, Piero Maggiò nei panni del commissario Barbaro, Don Joe dei Club Dogo, Valerio Iovine e il rapper dominicano El Koyote.

all night longLa pellicola, diretta dal regista Gianluigi Sorrentino al suo esordio cinematografico, ha molti punti deboli. Prova ad essere originale imbastendo un dramma in chiave umoristica, ma il risultato è grottesco, innaturale, più che ironico. La contaminazione tra generi avviene su registri troppo diversi per poter realizzare una fusione convincente. Non mancano gli inseguimenti, le sparatorie, le sfide, eppure la tensione non raggiunge mai momenti davvero catartici. Personalmente ho trovato caricaturale anche la figura del commissario disilluso che, stanco della violenza criminale, affoga nell’alcol i dispiaceri di una professione difficile. Bravi invece gli attori, che portano sullo schermo personaggi non lontani dalla loro personalità artistica (Ntò interpreta un boss sofisticato e acculturato, Clementino un malavitoso imprevedibile e istintivo) e lasciano la loro firma musicale con Ghiacciai, colonna sonora del film.

All Night Long non vuole essere una trasposizione cinematografica di Gomorra: c’è Napoli, c’è la camorra, ma la struttura è da gangster-movie americano. Nonostante qualche difetto di sceneggiatura, il film resta un esperimento coraggioso, fatto da un regista giovane, che è riuscito a portare sullo schermo un prodotto innovativo peri canoni cinematografici delle produzioni made in Italy.

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