Giovedì scorso, presso il Leica Store di Piazza Duomo a Milano, Mirko Cecchi ha presentato il suo reportage Behind Zika Virus. Il lavoro di Mirko sarà esposto alla Triennale di Milano dal 2 al 7 Maggio, in occasione della seconda edizione del Festival dei Diritti Umani.
Mirko Cecchi si è dedicato ai diritti umani in molti dei suoi lavori fotografici, viaggiando e approfondendo le realtà del Sudamerica e della Cina. L’idea di realizzare il reportage nasce dal suo desiderio di indagare le cause e le conseguenze sociali del virus Zika, che negli ultimi anni ha colpito duramente la popolazione brasiliana. Contemporaneamente all’epidemia Zika in Brasile, si è registrato infatti un aumento dei casi di bambini nati con microcefalia: contrarre la malattia durante la gravidanza può compromettere la salute del feto.
Il direttore del Festival dei Diritti Umani, Danilo De Biasio, afferma di essere molto orgoglioso del reportage e di tutte le tappe che hanno portato alla sua realizzazione perché Behind Zika Virus rappresenta un lavoro davvero unico nel suo genere.
Il progetto di Mirko Cecchi è stato scelto tra molti altri da una giuria formata dall’Associazione Polifemo fotografia, da Fotografia & Informazione e da Leica Camera Italia. Il passo successivo è stato l’attivazione di una campagna di crowdfunding realizzata all’interno della prima edizione del Festival. Grazie ai generosi donatori, è stato possibile raccogliere dal basso i fondi necessari al finanziamento del 50% del reportage.
Mirko è stato capace di raccontare un tema difficile come quello dello Zika Virus senza morbosità. Ha indagato le conseguenze del virus, ma soprattutto le cause scatenanti, proponendo collaborazioni e spazi di riflessione comune, accendendo una scintilla che può indurre al cambiamento
Secondo De Biasio è proprio questo il grande punto di forza nel lavoro del giovane fotografo.
Sono intervenuti durante la presentazione anche i rappresentanti di Leica, dimostrando il loro profondo interesse nei confronti del lavoro dei reporter di tutti i tempi.
Da sempre l’azienda tedesca crede nel potere della macchina fotografica, che consente di raccontare in modo semplice ed immediato le storie che il mondo ha davvero bisogno di ascoltare. Il legame di Mirko con il Brasile, oltre al fatto che al momento della realizzazione del reportage lui e la sua compagna aspettavano una bambina, lo ha portato a provare una profonda empatia nei confronti del suo lavoro.
Per realizzare Behind Zika Virus, Mirko ha trascorso tre settimane a Recife, capitale dello Stato del Pernambuco e centro principale dell’epidemia Zika. Lì ha incontrato le famiglie e i bambini malati, ha assistito alle cure realizzate nei centri medici e ha avuto modo di entrare in contatto con persone davvero uniche. Tutti lo hanno accolto a braccia aperte, aprendo le proprie case e condividendo con lui le esperienze più difficili della loro vita.
Sono moltissime le conseguenze sociali dell’epidemia evidenziate da Mirko Cecchi in Behind Zika Virus.
Prima di tutto, il virus impone inevitabilmente una questione di genere perché coinvolge le donne, che molto spesso vengono lasciate dai compagni proprio a causa della malattia dei figli e sono costrette ad affrontare le difficoltà che ne derivano da sole.
Un punto centrale nel reportage è cercare di comprendere perché Recife è considerata in tutto il mondo la capitale del virus Zika. La città ha un’urbanistica favorevole per la diffusione del virus a causa dei problemi nell’approvvigionamento dell’acqua. Nonostante sia bagnata da due fiumi, l’acqua è drasticamente razionata e raggiunge le famiglie più povere ogni 3-4 giorni, a volte anche molto di più.
Gli abitanti di Recife sono costretti a conservare l’acqua all’interno di grandi taniche, che spesso non sono adeguatamente sigillate. Diventano quindi il luogo perfetto per la nascita delle zanzare causa del virus e della sua diffusione. È stato stimato che l’80% dei ceppi del virus ha origine in bacini domestici.
Si tratta di un problema fondamentale, che però potrebbe essere notevolmente ridotto grazie ad alcuni accorgimenti.
Altra tematica importante che emerge dal reportage di Mirko è l’alto indice di diseguaglianza presente in Brasile, il dislivello tra famiglie povere e ricche è davvero ampio. Ulteriore argomento di riflessione riguarda la profonda religiosità del Paese, che implica un alto livello di accettazione: «Se Deus quieres» è la frase ripetuta dalle madri, convinte che la malattia dei propri bambini rappresenti il volere di Dio.
Durante la presentazione, sono state proiettate 10 fotografie, un’anticipazione di tutte le immagini che saranno esposte alla Triennale di Milano dal 5 al 7 Maggio.
