Home AuthorCarmen Capasso La tua vita in un CLICK- quando l’attimo non è importante che sia ricordato, ma immortalato

La tua vita in un CLICK- quando l’attimo non è importante che sia ricordato, ma immortalato

di Carmen Capasso

Qual è la moda che è letteralmente impazzata/impazzita quest’estate? Qual è stata l’azione ripetuta milioni di volte, in tutto il mondo da tutto il mondo? Non ha bisogno di grosse presentazioni, lei è CLICK. Ginnastica contro l’atrofizzazione spontanea delle dita, che può incombere dal fermo prolungato da scrivania, cibo per occhi avidi di immortalare davvero ogni attimo e per menti che forse troppo zeppe di quotidianità non riescono e non si sforzano più di ricordare. CLICK è la prova materiale che tu in quel posto ci sei davvero stato; ti aiuta nel “pavoneggiamento” post vacanziero, quando ti riunisci con i tuoi amici di città e mostri sovente “sono stato qui, ma non hai idea che cosa ho visto lì!”. CLICK abbonda squisitamente come il cacio sui maccheroni nella tua bacheca, accompagnando giorno per giorno i contenuti del tuo diario virtuale, sempre più fatto d’immagini sempre meno plasmate in parole. Questa è una vera e propria RIVOLUZIONE dei sensi. Talamo, ippocampo, amigdala, zone del cervello deputate alla memoria sono sempre meno utilizzate, forse destinate alla ciber atrofizzazione. In compenso la velocità di riflessi con cui clicchiamo e ci autoscattiamo, cresce sempre più. Voglio ricordare la mia vacanza a Lago Patria con lo stesso numero di foto della mia vacanza alle Fiji. clickLe gambe nude abbronzate in primo piano sul lettino si stagliano armoniosamente sul mare, e chi vuoi che lo capisca se è l’Oceano Pacifico o il Mediterraneo del litorale domitio? CLICK ci accompagna dalla colazione, quando anche la sola zuppa di latte può darci un’aria vintage tres-chic, resta con noi a pranzo perché il rigatone pregno di ragù e parmigiano fa matematicamente esclamare “uààààà” all’osservatore e ci fa compagnia tra spuntini ipercalorici di gente con ventre rigorosamente piatto (vi stimo, però per favore, ditemi che ci fate solo la foto e poi gettate tutto), bottiglie di birra con il sole che tramonta dentro e aperìchic, aperìsietetuttiuguali vari. CLICK non ci delude mai, basta snellire qui e mettere un effetto lì e diventa il CLICK più bello del mondo, la nostra bestoftheday. CLICK allo smalto, CLICK al mare in tempesta, CLICK agli occhiali rigorosamente specchiati, CLICK giù e su, ma certe volte sembrano tutti gli uguali questi CLICK. Ho come l’impressione che si vada in alcuni posti non tanto per il piacere di farlo, ma solo per immortalare un fico CLICK.

selfie clickIl fantastico mondo di Instagram non ha giovato nel contenere questa spasmodica mania. Ma curiosando sono stata letteralmente catturata da un’utente, o meglio da due mani che si stringono, da unghie coloratissime che sembrano riflettere specularmente le luci intorno, da copiosi e lunghi capelli color rame che cadono con disinvoltura eterea su larghe spalle candide, fiere di sopportare il peso della bellezza. Loro sono FollowMeTo. Curiosa la genesi dell’idea, quando Nataly Zakharova (si direbbe modella ma è una fotoreporter), stanca dei continui scatti del fidanzato Murad Osmann (ingegnere che ha deciso di fare il fotografo), lo prende per mano e lo tira per portarlo via. Lui ha immortalato quel momento dando così inizio al primo di una lunga serie di scatti in tutto il mondo. Hanno iniziato in Spagna, dove si trovavano per lavoro. Poi si sono trasferiti a Hong Kong, in Germania, a Bali, raggiungendo infine la “vecchia” Europa, con tappe a Venezia, nella nostra amata Ravello (una delle foto con più like) e a Londra. Non è più “L’amore ai tempi del colera ma l’amore ai tempi di Instagram, non è più il “Giro del mondo in 80 giorni” ma il giro del mondo mano nella mano. Ecco così che prende forma un romanzo dei nostri tempi. Capitoli romantici, pieni di patos, fatti di immagini e non più di parole. L’idea non poteva che venire a un fotografo nell’era di Facebook e Twitter e diventare molto di più: un vero tormentone. La parola d’ordine è letteralmente “seguimi” verso una meta, che ogni volta è sempre differente. Protagoniste quindi, sono le foto scattate seguendo la dolce metà, ovunque in giro per il mondo e nei posti più disparati. Il tutto non poteva che passare poi per Instagram, che ha permesso di pubblicare e condividere i loro scatti mozzafiato. Il successo è stato immediato. L’idea di fotografare la propria ragazza, tenendola per mano mentre la si insegue, ha subito trovato 50.000 mila fan, pronti a mettere il proprio like. Poi è diventata un’idea “replicabile”, tanto che in rete è diventato “FollowMeTo-mania”. Quando è il caso di dire: ”T’inseguirei in capo al mondo!”.

Per chi non li conoscesse, per investirvi subito della magia di questi originali CLICK, ecco un collage di alcuni:

click

Natalie è sempre fotografata di spalle ma ci trasmette subito la sua follia con i suoi vestiti, le sue acconciature, i suoi mille colori… Sembra quasi di vedere il mondo attraverso i suoi occhi.

Per i più curiosi QUI potrete vedere anche il suo volto, ma vi avverto, è come se la magia un po’ sparisse.

QUI invece troverete Murad Osmann.

La loro idea-come quelle più geniali che spesso coincidono con le più semplici-ci ha ancora una volta insegnato di essere fonte d’ispirazione e non una copia di qualcun altro: “Don’t get inspired: inspire!

Scusa, ci fai una foto? Amò mi fai una foto? Dai, facciamoci una foto! Ti faccio una fato ma giuroooo che non la metto su Facebook!”, sono solo alcune delle frasi che ripetiamo e che sentiamo di più esclamare. Stavolta sono davvero io quella fuori moda! Che stupida, pensavo si portasse ancora ti voglio bene, ti amo, abbracciami forte.

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