Per la serie “le vie di internet sono infinite” oggi vi parliamo di Crowdville, una innovativa piattaforma di crowdsourcing che permette agli internauti – definiti “crowder” – di esprimere opinioni, feedback e suggerimenti per la realizzazione di progetti dei brand che lo richiedono, guadagnando per lo svolgimento di determinate attività.
Attraverso una “valutazione partecipativa” e consumer oriented, infatti, Crowdville pone il consumatore al centro del mercato perché, si sa, un consumatore soddisfatto diventa (molto probabilmente) un consumatore fidelizzato. Questo strumento di crowdsourcing rappresenta un supporto prezioso per i brand per prevedere il gradimento e il sentimento relativo ad un prodotto, a un software o ad una campagna aziendale, ma anche per ricevere suggerimenti e feedback proprio da parte del destinatario finale.
“Vediamo nel Crowdsourcing la forza propulsiva capace di favorire la nascita della democratizzazione attiva del consenso! Crediamo nelle persone! Il nostro obiettivo è quello di valorizzare i loro talenti, abilità e creatività fornendogli i mezzi all’avanguardia per poter contribuire, migliorare e creare i servizi che loro stessi utilizzano.”
Crowdville.net
Ma cosa fa esattamente un crowder di Crodwille?
Un crowder fornisce alle aziende il proprio feedback relativo ad un determinato prodotto, spesso testandolo prima del lancio sul mercato o partecipando a diverse attività.
Ma rispondiamo subito alla domanda successiva: perché diventare un crowder?
Essenzialmente i crowder vengono coinvolti in determinate campagne – lanciate periodicamente e per le quali bisogna rispondere a requisiti specifici – e vengono retribuiti in cambio del proprio feedback dopo aver utilizzato prodotti o software in anteprima.
I membri della community possono partecipare a tre tipi di campagne:
1. Campagne testing
I crowder devono testare un prodotto, un’app o un programma in modo da poter segnalare eventuali bug o malfunzionamenti. La retribuzione è proporzionale all’entità del bug trovato… quindi caccia all’errore!
2. Campagne experience
Come suggerisce il nome è l’esperienza dell’utente il focus principale della campagna. Si testa il prodotto, si inviano opinioni e suggerimenti e si compila un questionario finale, dopo il quale viene rilasciato il compenso per l’attività. La soddisfazione prima di ogni cosa!
3. Campagne End to End
Anche qui dal nome si intuisce il tipo di attività e cioè testare un prodotto a 360° giudicandolo nel suo complesso: dal suo contatto con l’utente al termine della sua fruizione. E’ una sorta di esame finale de prodotto. Mi raccomando, da grandi poteri, derivano grandi responsabilità!
Uno degli aspetti più innovativi di Crowdville è l’opportunità fornita dalla piattaforma di creare uno spazio di supporto, confronto, condivisione e collaborazione virtuale tra i membri della community, attraverso corsi, blog post dedicati alle campagne, gruppo di supporto e possibilità di co-creation.
Una grande famiglia con tre obiettivi in comune: migliorare l’esperienza dei consumatori finali, guidare le aziende verso la realizzazione di prodotti davvero user-friendly possibile e ricavare un guadagno da una passione.
Insomma: everybody wins!