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Entomofagia – Mangiare insetti ieri, oggi e domani

di Mario D'Errico

Gli insetti sono il cibo del presente, non più  quello del futuro: potrebbe apparire come una provocazione, ma i paesi in cui mangiare insetti è un tabù sono pochissimi. Tale mercato, solo di nicchia in Italia, ha delle potenzialità enormi, non solo a causa dei flussi migratori esistenti tra Asia ed Europa.

In Italia in tanti, seppur solo per curiosità, si dicono disposti a mangiare insetti, almeno una volta nella vita. In realtà per molti, anzi forse per tutti, potrebbe non essere la prima volta. Se ripensiamo a tutto quello che abbiamo ingerito nel corso della vita, probabilmente viene in menti ad ognuno di noi quella volta nella quale abbiamo intravisto un vermicello in un frutto. Beh, pare che nessuno sia stato poi affetto da particolari conseguenza sanitarie.

Volendo essere anche più tecnici, esiste un test che rileva i contaminanti estranei agli alimenti. Ebbene vi sorprenderà scoprire come i regolamenti tollerino la presenza di frammenti di insetti in ogni prodotto.

Un esempio?

Il 10 % dei semi di caffè in una confezione può essere “infestato”.

allevamento insetti

Sorpresi?

In verità non dovreste esserlo, anzi quasi ci sarebbe da ringraziare della presenza di tali componenti. Infatti gli insetti possiedo valori nutrizionali da fare invidia a tutti gli altri alimenti di origine animale. In particolare, sono ricchissimi proteine: 1 kg di termiti fornisce circa 350 g di proteine, mentre la stessa quantità di manzo ne contiene 320 g.

Ma l’Italia e gli italiani sono pronti a mangiare insetti?

In realtà, grazie al regolamento del Novel Food, da Gennaio 2018 è possibile anche nel nostro Paese allevare e vendere insetti a scopo alimentare e praticare l’entomofagia. Guardandosi intorno, per,ò pare che non sia successo nulla di nuovo. Nei più grandi supermercati non sono ancora in vendita prodotti a base di insetti e, da sondaggi, pare che non ci sia ancora l’intenzione di dedicare qualche scaffale ai piccoli volatili.

In qualche regione, invece, tale rivoluzione ha già portato importanti ripercussioni nel mondo della ristorazione. Lo sanno benissimo infatti i pionieri dell’allevamento di insetti in Italia: Microvita è infatti una realtà dell’Emilia Romagna che ha investito in questo settore da oltre trent’anni. Da qualche tempo, però, si sono lanciati anche nella cucina. La loro caratteristica è quella di abbinare gli insetti alle classiche ricetta della cucina italiana. Nella loro osteria infatti, in cui si mangia su un unico tavolo da circa 30 posti, è possibile ordinare, per degustazioni private e su prenotazione, piatti a base di grilli, cavallette e tante altre “leccornie”.

Per molti mangiare insetti è una esperienza da provare, per tanti una vera e propria oscenità della buona cucina.

entomofogia mangiare insetti

Tutto ciò però va letto quasi come un ritorno al passato. Infatti Aristotele ha scritto nella opera Historia Animalium, che le cicale erano uno spuntino di lusso dall’ottimo sapore, come anche le larve di scarabeo erano considerate un bene non da tutti nel mondo dei Romani, come dimostrano alcune descrizioni di Plinio il Vecchio.

Altra considerazione non da poco: nei paesi in via di sviluppo mangiare insetti potrebbe rivelarsi come la soluzione, a costi contenuti, per la sopravvivenza di popolazioni a rischio.

Inoltre, per la salute si può essere super tranquilli. Infatti se si trattano gli insetti con le stesse regole sanitarie degli altri cibi di origine animale, non esistono rischi di trasmissioni di malattie con l’uomo.

Quindi sarà bene iniziarsi ad abituare. A breve le nostre tavole saranno piene di cavallette e larve… ma nessuno urlerà più dal disgusto. Anzi, potremmo anche essere in una location stellata!

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