Hotel Chevalier di Wes Anderson. Tredici minuti d’amore



Titolo:
Hotel Chevalier

Genere: cortometraggio. Prequel del lungometraggio “Il treno per Darjeeling”.

Anno: 2007

Durata: 13’’

Regia, soggetto, sceneggiatura: Wes Anderson

Interpreti: Jason Shwartzman: Jack Whitman; Natalie Portman: ex ragazza di Jack.

Trama: “Ambientato nella stanza di un lussuoso hotel parigino, Hotel Chevalier è l’epilogo di una storia d’amore senza speranza tra uno sconsolato ragazzo in esilio amoroso e una fanciulla bellissima e un po’ crudele, che improvvisamente piomba a turbare l’aristocratica malinconia di lui”.

Tutti nel proprio cuore teniamo incastonata – immobile, brillante e inscardinabile –  la propria idea dell’amore. Non importa quel che leggiamo nei libri, vediamo in tv o ci raccomandano genitori ed amici, per ognuno di noi l’amore è qualcosa di diverso. Nasciamo con questa gemma indistruttibile e nascosta, che varia per grandezza e colore/materiale e bagliore, e la cerchiamo a tutti i costi, come minatori instancabili o cacciatori d’oro.

Nel nostro più profondo io nasciamo, quindi, già dotati di una particolare idea dell’amore, che spesso non coincide con quello che ci scegliamo nella nostra vita privata. Ma quell’idea resta immutata ed immortale e talvolta la riconosciamo in qualche opera d’arte, come una fotografia rubata alla nostra anima.

La mia idea dell’amore è questa qui (evidentemente io e Wes Anderson abbiamo una pietra molto simile in quest’anfratto inesplicabile chiamato cuore): ha bisogno di poche parole, spesso enigmatiche e allusive; ha bisogno di forte intensità e di una intimità quasi imbarazzante; ha bisogno di scappare ed essere rincorso e ripreso, ma mai e poi mai abbandonato; ha bisogno di essere unico ma non univoco; ha bisogno di emozioni su “montagne russe”; ha bisogno di dolore e trepidazione e un pizzico di assoluta incomprensibilità; ha bisogno di essere incompleto perché “solo l’amore inappagato è veramente romantico” ed è l’unico ad essere infinito.

 

” Jack’s girlfriend: – Whatever happens, in the end, I don’t want to lose you as my friend.

Jack: – I promise, I’ll never be your friend. No matter what, ever. “

Hotel Chevalier. La mia idea dell’amore. Ma può un’idea – questa idea  –  sopravvivere e mantenersi intatta nel mondo reale?

Buona visione!

 

Cinzia Cicatelli: Scrivo, ovunque e comunque. Per diletto e per professione. Mi piacciono le leggende e la cioccolata. Le opere post-moderniste. Il rumore dei passi su un palcoscenico. Gli anni ’30-’40. Inventare storie. Le foto sfocate. I film con finale aperto. I viaggi in treno. L’odore delle città. L’insolito nelle persone. Il cielo.

Utilizziamo tecnologie, come i cookie, ed elaboriamo i dati personali, quali gli indirizzi IP e gli identificatori dei cookie, per personalizzare gli annunci e i contenuti in base ai tuoi interessi, misurare le prestazioni di annunci e contenuti e ricavare informazioni sul pubblico che ha visualizzato gli annunci e i contenuti. Cliccando acconsenti all'utilizzo di questa tecnologia e al trattamento dei tuoi dati personali per queste finalità.

Read More