Usare tanto il cellulare fa male alla salute oppure no? Proviamo a rispondere su basi scientifiche a questa domanda da un milione di dollari!
Innanzitutto: chi utilizza il proprio smartphone meno di 6 ore al giorno alzi la mano!
Quasi tutti noi utilizziamo i nostri telefoni almeno un quarto della giornata. Ed è proprio per questo motivo che sta crescendo l’esigenza di capire se ci siano pericoli per la nostra salute causati dal contatto diretto con gli smartphone tutto il giorno. La cosa da sottolineare, tra l’altro, è che quando non lo utilizziamo in maniera attiva, il telefono è sempre nelle nostre strettissime vicinanza: in tasca, in borsa, o nel cappotto.
Diamo però qualche dato tecnico. Per chi non lo sapesse, le comunicazioni attraverso telefoni senza fili avvengono grazie ad un particolare tipo di radiazioni non ionizzanti: i campi elettromagnetici a radiofrequenza.
Queste ultime sono onde che, emesse dall’antenna del telefono, perdono rapidamente energia allontanandosi dalla stessa. Quindi i tessuti del corpo più vicini al telefono assorbono più energia, anche se tale quantità dipende da diversi fattori:
- tempo in cui la persona è al telefono,
- distanza dalla torre che invia il segnale,
- quantità di traffico telefonico nel luogo in cui ci si trova,
- il modello dello smartphone.
Nel 2011, l’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro dell’Organizzazione Mondiale della Sanità ha classificato i campi elettromagnetici a radiofrequenza come possibili cancerogeni per gli esseri umani.
Poiché i telefoni cellulari sono solitamente tenuti vicino alla testa nel corso delle chiamate, la preoccupazione principale è stata rivolta al loro potenziale rischio di contribuire all’insorgenza di tumori in questa zona, tra cui gliomi, meningiomi, schwannomi vestibolari ed anche neoplasie delle ghiandole salivari.
Se però il rischio oncogenico è solo un sospetto, va detto che l’uso del telefono cellulare interessa certamente il nostro organismo anche in altri modi. Infatti trascorriamo molte ore insonni, stressiamo le articolazioni del pollice ed anche l’attenzione ne è sempre più messa a dura prova (sopratutto durante la guida). Alcuni studi inoltre ipotizzano una possibile insorgenza di cefalea e riduzione della fertilità negli adolescenti.
Possiamo però essere tutti più tranquilli se consideriamo che le onde a radiofrequenza non hanno abbastanza energia per causare il cancro, almeno danneggiando direttamente il DNA all’interno delle cellule. A livelli molto alti, o dopo ore di esposizione, le onde RF possono però riscaldare i tessuti del corpo, come accade infatti a tutti dopo aver fatto uno lunga chiacchierata a telefono: orecchio caldo!
I forni a microonde, d’altronde, si basano sullo stesso principio, utilizzando però energie molto più elevate.
Quindi, proprio perché nel 2011 è stata resa pubblica la possibilità di un rischio cancerogeno, negli anni successivi si sono susseguiti numerosi studi scientifici che hanno tentato di dare una risposta a tale enigma.
Quindi davvero il cellulare fa male alla salute o no?
Un grande studio del National Tactical Programme degli Stati Uniti (NTP) ha esposto ratti e topi di laboratorio ad onde a radiofrequenza per 9 ore al giorno per circa 2 anni (a dosi generalmente superiori a quelle dei telefoni cellulari). I risultati di questo studio, concentratosi su gliomi e schwannomi, hanno riscontrato un lievissimo aumento dei rischi di questi tumori solo in ratti maschi.
Un ulteriore studio, su un piccolo campione, invece ha dimostrato che i cellulari possono anche avere altri effetti sul cervello: un cellulare attivo tenuto all’orecchio per 50 minuti aumenta l’utilizzo di glucosio nei tessuti del cervello sul lato stesso. Il tutto a dimostrazione di una maggiore attività, non per forza negativa, della regione esposta alle onde.
Lo studio “Interphone”, ched ha interessato 13 Paesi, il più grande studio di caso-controllo finora svolto, ha esaminato l’uso di telefoni cellulari in circa 5.000 persone che hanno sviluppato tumori cerebrali (gliomi o meningiomi) e un gruppo simile di persone senza tumori. Nel complesso, lo studio non ha trovato alcun legame tra il rischio tumorale del cervello e la frequenza delle chiamate, il tempo di chiamata più lungo o l’uso del cellulare per 10 o più anni.
L’Istituto Nazionale di Scienze della Salute Ambientale (NIEHS) afferma infatti che il peso delle attuali prove scientifiche non hanno ancora fornito dati certi sulla correlazione tra l’uso di telefoni cellulari con problemi di salute gravi.
La FDA sottolinea che gli studi che riportano i cambiamenti biologici associati all’energia di radiofrequenza non hanno mostrato una relazione tra l’esposizione all’energia di radiofrequenza dai telefoni cellulari e problemi di salute.
La Commissione federale delle comunicazioni (FCC) conclude che nessuna prova scientifica stabilisce un nesso causale tra l’uso di dispositivi senza fili ed il cancro.
Nel 2016, infatti, su Cancer Epidemiology è stato pubblicato uno studio australiano trentennale condotto su migliaia di pazienti che ha scagionato gli smartphone dall’accusa di favorire l’insorgenza di tumori, in particolare quelli cerebrali.
Tutti gli studi sopracitati, però, concordano che, per ridurre i seppur lievi rischi per la nostra salute, è necessario utilizzare delle precauzioni. Ecco un elenco che potrebbe essere utile:
• utilizzare il vivavoce o delle cuffie a filo, le quali non emettono praticamente nessuna onda a radiofrequenza (anche se il telefono stesso emette ancora piccole quantità di onde che possono raggiungere parti del corpo se abbastanza vicino, come in vita o in una tasca);
• scegliere modelli che emettano la più bassa quantità di onde (i siti delle case costruttrici hanno per ogni modello delle tabelle tecniche in cui sono indicati anche i valori di onde emesse);
• se si è incinta, evitare di trasportare un telefono accanto allo stomaco o nel reggiseno
• per gli uomini, non portare il telefono in una tasca dei pantaloni vicino all’ inguine.
La maggior parte di queste precauzioni sono raccomandate da National Cancer Institute e dai centri per la prevenzione e la prevenzione delle malattie negli Stati Uniti, il servizio sanitario nazionale del Regno Unito e l’Agenzia australiana per la sicurezza delle radiazioni e della sicurezza nucleare. In effetti per alcuni tutti questi consigli possono apparire banali e scontati, ma fare un refresh delle buone pratiche può sempre essere utile.
Non è dimostrato che il callulare fa male alla salute ma alcuni accorgimenti possono sicuramente aiutarci ad utilizzarlo in maniera più sana e responsabile!