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Il museo acquatico di Cancun: immergiti (letteralmente) nell’arte

di Veronica Cimmino

Il turismo è fonte di guadagno per molti stati, alcuni luoghi acquisiscono pregio grazie al numero crescente di visitatori, ma talvolta si dimentica che turismo è anche distruzione. Ne sono testimonianza vestigia archeologiche che periscono sotto l’eccessiva e costante presenza di turisti, ma è anche il caso di patrimoni naturali come la grande barriera corallina. Come salvarli? Ecco una trovata interessante!

Benvenuti nel museo acquatico di Cancun – Messico

Siamo nel parco nazionale marino di Punta Cancun, che protegge la costa occidentale dell’Isla Mujeres in Messico, dove un progetto partito nel 2009 ha dato vita al più grande parco acquatico di sculture al mondo. In che consiste e qual è il suo scopo? Il progetto è stato possibile grazie all’idea di Jaime Gonzales Cano (direttore del parco nazionale), di Roberto Diaz (presidente del museo sottomarino) e alle creazioni artistiche di Jason de Caires Taylor, che occupano diversi livelli del fondale marino. no nameProprio così, un museo sott’acqua. Il museo comprende circa 450 sculture a grandezza umana  per un peso complessivo di 200 tonnellate. Il percorso è diviso in due gallerie chiamate Salon Manchones e Salon Nizuc, la prima situata a 8 metri di profondità si può visitare sia facendo snorkeling (nuotare a pelo d’acqua utilizzando il boccaglio), sia tramite imbarcazioni a fondo trasparente; la seconda, situata a 4 metri di profondità, è accessibile solo per i più temerari che scelgono lo snorkeling. La parola d’ordine è ambientale: le sculture sono create con uno speciale PH neutro e anti-corrosivo. La presenza di coralli artificiali fa in modo che queste sculture si integrino con l’ecosistema locale, consentendo ai coralli e ad altri altri organismi marini di insediarsi. L’idea è che questa possa servire da barriera corallina artificiale, in modo da portare qui i turisti e alleggerire il carico sulla barriera corallina autentica. Una trovata inusuale che attira oltre 750.000 visitatori all’anno e descritta dalla rivista Forbes come una delle mete di viaggio più uniche al mondo.

Man on fire

Le sculture rappresentano per lo più persone in ogni genere di situazione, movimenti fermati nel tempo che sembrano ricordarci i corpi pietrificati rinvenuti nella antica città di Pompei. Ma a proposito di tutela, questo si che è un modo intelligente di fare dell’arte, visto che si tutela sia l’arte stessa che la natura: patrimonio culturale e ambientale che diventano sempre più parte integrante dello stesso programma di tutela e che costituiscono per noi fonte continua di vita e conoscenza. In chiusura invito tutti a fruire sempre adeguatamente di ogni bene, perché è grazie al giusto atteggiamento che potremo usufruire a lungo della contemplazione del bello.no name3

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2 comments

Cinzia Cicatelli 2 Maggio 2013 - 10:14 am

Molto interessante, Veronica. Non conoscevo questo bellissimo museo (ed io sono innamorata dello snorkeling quindi già lo ho appuntato tra le prossime mete). Solo un dubbio: non credi sia comunque pericoloso l’impatto ambientale dei molti turisti che lo visitano con le barche? intendo per l’emissione di rifiuti e carburanti.

Veronica 3 Maggio 2013 - 12:35 pm

Non so nello specifico di che genere di mezzi si servano, quindi non posso risponderti con precisione. In ogni caso posso dire che di fronte a problemi di salvaguardia, sia naturale che artistica, ci si trova sempre di fronte a delle scelte: cosa è giusto salvare? In base a che criteri scegliere?. La barriera corallina è nella lista dei beni del patrimonio mondiale e credo che questi siti abbiano la precedenza rispetto ad altri. Lo scopo di questa trovata inusuale e intelligente (Museo subacqueo di Cancun) è proprio quella di cercare di salvaguardare la zona più affollata e oppressa dai turisti, quindi quella che ad oggi sembra essere più in pericolo e che più, agli occhi di tutti, richiede necessità di intervento.

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