Nome: Domenico Cristiano
Età: 27
Residenza: Grumo Nevano
Studi: Liceo Artistico di Aversa e Accademia delle Belle Arti di Napoli
Talento: Pittura
Quando hai cominciato a dipingere?
Intorno ai sei anni non facevo che disegnare, al secondo liceo già cominciai a dipingere. Mi ritengo abbastanza autodidatta, visto che non ho avuto un professore specifico che mi ha seguito, per cui arrivare allo stile adottato oggi non è stato facile. Io sono partito dal figurativo, però oggi sono arrivato all’informale, un tipo di pittura molto materico, cui sono giunto prettamente autonomamente. Ebbi anche un periodo lungo quasi un anno in cui rimasi fermo, quella che si definirebbe la classica crisi artistica, in cui non facevo altro che studiare, sperimentandomi con la fotografia, con l’antiquariato, visitando mostre. Fu Spinosa, la mia professoressa di Storia dell’Arte oltre che critica, figlia del pittore napoletano Domenico Spinosa, ad aiutarmi tantissimo. Vedendo i miei lavori, mi ha dato l’input per andare avanti e mi ha aiutato ad avvicinarmi all’informale. Probabilmente in futuro cambierò ancora stile o metodo. Per esempio, per un periodo ho anche venduto le mie opere, soprattutto quelle figurative, ma adesso il mio obiettivo è fare conoscere la mia arte, farla girare.
I tuoi modelli di riferimento?
Sicuramente Domenico Spinosa, Kandinsky, i Macchiaoli e classici come Leonardo, Michelangelo, Raffaello.
Come hanno preso i tuoi familiari la tua passione?
I miei genitori mi hanno sempre appoggiato, pur pretendendo il massimo. Ovviamente da quando hanno saputo della mostra sono entusiasti e ancora più motivati.
Come vivi il processo creativo?
Non è mai semplice avere nuovi processi creativi, bisogna saper trovare gli stimoli giusti attingendo da tutto ciò che ti circonda e, quando non ci riesci, saper trovare, creare, dentro di te nuovi stimoli ed emozioni. Nella pratica tecnica, con le mie ultime opere, lavoro stendendo del colore, spesso acquerello, su carta, e mettendo giù il tipo di segno ed il colore che ho in mente di mettere su tela.
Come e quanto sei cambiato durante il tuo percorso personale?
Sicuramente c’è stata tanta maturazione da parte mia a livello artistico, e ancora ci sarà da migliorare. Io nasco figurativo con l’intento di riprodurre il reale, tutto quello che ci circonda, ma da un anno a qui ho scoperto l’informale e, con esso, la voglia e il bisogno di andare sulla tela con la “materia” e quindi entrare molto di più a contatto, sia a livello materico che visivo con la pittura.
Cosa significa oggi per te dipingere? Cos’è per te l’arte?
Oggi, come anche prima, dipingere per me significa esprimermi, in diversi modi, esprimere e mettere fuori tutte le sensazioni e le emozioni che ho dentro, e che magari non sempre riesco ad cacciar fuori. Insomma per me la pittura è un’ottima valvola di sfogo, per esprimere quello che sono e le emozioni che provo durante la vita di tutti i giorni. Semplicemente credo che questa sia l’arte.
Il quadro in cui hai messo più l’anima? L’opera cui tieni di più?
E’ un’opera senza titolo. Forse è quella che preferisco perché i colori che ho adoperato li sento molto vicino a me, la granulosità della pittura usata fa venire voglia quasi di essere toccata. C’è grande matericità e senso del colore e di conseguenza, da parte mia, grande soddisfazione e appagamento, e in genere non è facile che io rimanga appagato. Per questo credo quella sia la mia preferita.
I tuoi progetti futuri?
Dare tutto me stesso per l’arte, farmi conoscere dalla gente per il modo in cui mi esprimo. Sostanzialmente espandermi, oggi in Campania, domani chissà. Crederci, avere determinazione e convinzione, insomma diventare conosciuto attraverso quello che meglio so fare, esprimermi attraverso l’arte.
Se volete conoscere da vicino l’arte di Domenico Cristiano, ci sarà una sua esposizione presso l’Informagiovani di Grumo Nevano dal 2 al 12 Aprile. Per maggiori informazioni cliccare qui