Home AuthorBiagio Barra Staminali: la salute del futuro riparte da una cellula

Staminali: la salute del futuro riparte da una cellula

by Biagio Barra

Conoscete la storia della piccola Sofia, la bambina fiorentina affetta da leucodistrofia metacromatica che per giorni abbiamo visto in tv? Oggi alla ribalta della cronaca è anche la vicenda di Federico, bimbo di 26 mesi affetto da un’altra patologia degenerativa (malattia di Krabbe). In entrambi i casi i giudici hanno acconsentito, dopo appelli televisivi e lotte in tribunale, al proseguimento delle cure con l’infusione di cellule staminali.

Ognuno di noi ha sentito, anche casualmente, parlare di queste terribili storie. Non tutti però sanno cosa sono le cellule staminali. Qual è il loro potenziale? Quali sono le questioni di natura etica e legale che ne limitano l’impiego?

Le cellule staminali sono cellule il cui destino non è ancora stato deciso e possono dunque dare vita a diverse linee cellulari che vanno poi a costituire i diversi tessuti del nostro organismo. Si tratta di cellule di grandissimo interesse in quasi tutti i campi delle scienze mediche proprio per la loro capacita di sviluppare nuovi tessuti per la cura di patologie, anche molto gravi. La possibilità infatti di controllarne la differenziazione di tale cellule conferisce loro un potenziale curativo inesauribile.

Si tratta quindi di veri e proprio jolly biologici.

Attualmente le uniche terapie con cellule staminali definite affidabili ed efficaci sono ad appannaggio dell’ematologia; nella maggior parte dei casi, la terapia con le cellule staminali è ancora oggetto di studio.

I risultati visti fin ora, pero, lasciano ben sperare. Se cercate un po in rete trovere centinaia di testimonianze di persone affette da malattie “incurabili” che raccontano i miglioramenti ottenuti dopo inizioni di staminali. Il morbo di Parkinson o la malattia di Alzheimer, ma anche malattie di prevalente  interesse pediatrico quali ad esempio la tetraparesi spastica o la displasia setto- ottica mostrano interessanti segni di regressione in seguito alla terapia rigenerativa con staminali. Si tratta certo di malattie “rare”, ma credo il concetto di rarità perda di significato quando ad essere affetto da una di queste devastanti patologie sia una persona a noi vicina.

Non è tutto. Nel 2007 in un piccolo trial clinico condotto in sud America è stata eseguita una procedura che sarebbe in grado di curare il diabete di tipo I, condizione patologica diffusissima. Dopo l iniezione di cellule staminali  attraverso la vena giugulare ben 12 ,dei 15 pazienti trattati, non hanno avuto bisogno della classica terapia sostituiva con insulina per un lasso di tempo variabile da alcuni mesi a 3 anni. E’ un risultato senza precedenti.

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Vi starete quindi chiedendo quali sono i motivi dell’acceso dibattito che ruota attorno alla questione staminali. Quali sono dunque i temi etici e perche è cosi difficile trovare un accordo?

Le cellule staminali per poter essere “totipotenti” ed essere cioè in grado di dare vita a tutti i tessuti che compongono l’organismo devono avere un origine embrionale e derivare, quindi, da embrioni fertilizzati (con massimo una settimana di vita) andando così a distruggere una potenziale vita umana.

Questi embrioni vengono creati durante la fase di routine delle cure contro la sterilita ( fecondazione in vitro), e un solo ciclo di trattamento prevede la fecondazione contemporanea di piu ovuli. Gli ovuli fecondati vengono in seguito impiantati nella madre e i rimanenti vengono crioconservati nell eventualita che il primo tentativo di fecondazione non vada a buon fine. Se il primo tentativo ha successo, gli embrioni conservati possono essere distrutti oppure utilizzati ai fini della ricerca e per il prelievo delle staminali.

I quesiti etici che accendono il dibattito sono dunque: alleviare le sofferenze umane o rispettare il valore della vita umana?

Il rispetto della vita nascente deve senza dubbio essere parte del nostro bagaglio etico ma d’altro canto mi chiedo e chiedo a voi lettori: non è altrettanto doveroso rispettare le migliaia di persone costrette a una vita mutilata di speranze e di aspettative? Non sarebbe meraviglioso poter donare a queste persone quanto meno l’illusione di un futuro di benessere?

Le nostre tanto discusse staminali sono in realtà presenti anche nell’individuo adulto. Perché non le utilizziamo allora?

Il motivo è semplice: nell’adulto tali cellule si trasformano da totipotenti in pluripotenti, perdendo quindi la capacita di generare parte dei nostri tessuti.

Per poter bypassare le barriere etico-politiche gli scienziati sono alla continua ricerca di fonti alternative di staminali. L’ultima frontiera, che sembra perseguibile, è quella del sangue del cordone ombelicale (che contiene un quantitativo maggiore di staminali rispetto al nostro sangue). Infatti già oggi diverse società si propongono di raccoglierlo e di conservarlo, a pagamento, per poterlo utilizzare nell’eventualità in cui il bambino si ammali.

Inoltre recentemente alcuni medici statunitensi hanno identificato nel midollo adulto una cellula staminale che pare capace di trasformarsi in una cellula che è in grado di generare cellule di tessuti  completamente diversi da quello originario. Sarebbe questa una scoperta sensazionale perché porrebbe finalmente fine a tutte le problematiche di natura morale, religiosa e legislativa.

Forse le staminali sono l’arma con cui riusciremo a debellare alcune delle più meschine patologie che affliggono la nostra generazione. Hemingway sosteneva che “è morale qualcosa che ti fa star bene dopo che l’hai fatta“. Beh, quanti di voi non sarebbero al settimo cielo se riuscissero ad assicurare un futuro a un bambino affetto da leucodistrofia metacromatica?

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4 comments

Carmen 2 Aprile 2013 - 1:28 pm

Si pensa al rispetto di una possibile vita futura e non alla vita di un bambino che piano piano si sta spegnendo? Per me questo divieto, come la maggior parte dei NO italiani su alcuni medicinali come la cannabis per i malati di sclerosi multipla, è ASSURDO!

Biagio 3 Aprile 2013 - 4:31 pm

In realta il discorso etico- legale è ancora piu complesso. inoltre tecnicamente nel caso dell’ utilizzo degli embrioni in sovrannumero nelle pratiche di fecondazione assistita non si tratterebbe di “sacrificare” potenziali vite future in quanto si tratta comunque di embrione destinati alla distruzione. La questione si complica ulteriormente quando si comicnia a valutare la possibilita di creare degli embrioni ad hoc per il prelievo di staminali..

Davide 2 Aprile 2013 - 3:22 pm

concordo con carmen. La scienza e la medicina fanno passi da giganti e non è giusto che questioni amministrative piu che etiche ne ostacolino il percorso. tra l altro da quanto ho capito gli embrioni utilizzati sarebbero andrebbero in ogni caso distrutti.. bah

Veronica 2 Aprile 2013 - 6:22 pm

Tutti e dico tutti dovremmo avere la possibilità di vivere nella speranza o almeno nell’Illusione di un possibile futuro migliore! Questi dibattiti, dubbi o divieti che siano dovrebbero essere aboliti! Ognuno ha diritto alla Vita….ognuno ha diritto al Rispetto!!! Articolo davvero interessante!!!

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