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Com’è la cucina italiana homemade dei non italiani?

by Andrea Attanasio

La cucina italiana è uno dei grandi vanti del nostro paese. Dici “Italia” anche nel luogo più sperduto del globo e ci sarà qualcuno che risponderà: “pasta, pizza e mozzarella”, probabilmente le tre cose che ci invidiano di più in tutto il mondo! Essere italiani vuol dire quindi onorare la tavola e la cucina e, soprattutto al sud, il saper cucinare bene diventa un banco di prova per ottenere, ad esempio, il consenso della suocera per poter sposare il proprio adorato figlio 😀

Scherzi a parte, la cucina italiana si basa su una lunga tradizione, prodotti unici della nostra terra e un pizzico di ereditarietà: sì, certe ricette e certe preparazioni le teniamo proprio nel dna! 

cucina italiana dei non italiani img 2

All’estero proliferano i ristoranti italiani che cercando di riprodurre le nostre specialità e impazza l’esportazione, a prezzi talvolta costosissimi, di materie prime per cene o feste private nei vari paesi del mondo.

Ok, fin qui nulla di nuovo… ma ultimamente mi chiedevo: come se la cavano gli stranieri che tentano di riprodurre una delle migliori ricette italiane a casa propria? In effetti se volessi riprodurre da sola il cous cous senza i comodi preparati già pronti e senza l’ausilio di un sito di cucina affidabile avrei un bel po’ di difficoltà.

Per mettere in tavola la vera cucina italiana (o quella di un qualsiasi altro posto) bisogna avere:

  • i prodotti giusti
  •  una ricetta attendibile

Lo so, può sembrare una cosa abbastanza ovvia, invece non lo è. Spesso mi è capitato di vedere su internet ricette “per la vera pizza napoletana” che tra gli ingredienti richiedeva l’ANANAS (ebbene sì, l’ananas) e sono molti gli stranieri, soprattutto americani, che sono convinti che il famoso frutto esotico sia l’ingrediente segreto del piatto più amato al mondo. Va da sé, quindi, che anche la ricetta deve essere attendibile.

Ma come facciamo a sapere se è attendibile? Se in Italia abbiamo alcuni blog che sono la bibbia salvifica delle ricette, ma anche programmi e guru culinari, all’estero i siti dedicati alla cucina italiana sono molto pochi e non proprio ben informati.

Potreste dire: si potrebbero tradurre i blog italiani! Ma provate ad immaginare una nonnina British che legge: tomatoes “ciliegina” :D.

cucina italiana 3

Spulciando un po’ nella rete mi sono resa conto che ci sono vari forum e blog di cucina italiana gestiti da “trapiantati italiani” all’estero, che non solo condividono le ricette tradizionali, in lingua natia e nella lingua di destinazione, ma suggeriscono anche alimenti alternativi (giusti, però!) per sostituire quelli introvabili o che si può permettere solo il Sultano del Brunei (tipo la mozzarella di bufala, che costa un occhio della testa a Milano, figuriamoci a Londra!).

Su questi siti si può trovare una vera ricetta italiana, da replicare anche in una casa lontana 10.000 km dal Bel Paese. Spesso ci sono anche dei “trucchetti” consigliati oppure una ricerca interna del tipo: dimmi che ingredienti hai e ti dirò cosa cucinare! Fantastico!

Un esempio di come internet può avvicinare popoli…. e stomaci!

 

 

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