Home SpettacoliCinema La La Land – Un musical per sognatori o per realisti?
la la land

La La Land – Un musical per sognatori o per realisti?

di Rossella Capasso

Dopo avere fatto l’en plein ai Golden Globe con sette premi su sette candidature, il film diretto dal Damien Chazelle già apprezzato per Whiplash, e interpretato da Emma Stone e Ryan Gosling, è arrivato finalmente in Italia. La La Land è un musical che, tra omaggi e citazioni, celebra le commedie musicali di una volta restaurando l’eleganza del passato, ma adoperando uno stile narrativo audace e moderno.

In La La Land Ryan Gosling è Seb, un pianista jazz malinconico, aggrappato con ferocia al passato, all’epoca ruggente in cui la musica che ama, il jazz, era in cima alle classifiche e rappresentava un linguaggio d’interazione, forza e lotta.

Emma Stone è Mia e incarna invece il cliché dell’aspirante attrice che arriva a Los Angeles per inseguire il suo sogno e finisce a fare la cameriera, ma non perde mai la speranza e affronta ogni giorno un provino.

Due persone agli antipodi, che hanno in comune la forza di voler realizzare i propri sogni e le proprie ambizioni. Il successo arriverà ma, insieme ad esso, gli ostacoli che porrà sul percorso della loro relazione.

la la land

Nonostante La La Land sia stato un successo di pubblico e critica, non l’ho trovato sensazionale.

Certo, la fotografia è superlativa, i colori sono vivaci, le canzoni orecchiabili, i balli piacevoli ma il film scorre lento, non ci sono momenti di pathos e la trama è debole, lineare, schematica. Probabilmente il mio giudizio dipende dal fatto che preferisco film più strutturati, più ritmici dal punto di vista narrativo, con una sceneggiatura più elaborata, anche a scapito di una scenografia ben confezionata.

la la land

Sarà che con la vecchiaia sto diventando cinica e questa esplosione di sole, cuore e amore (nonostante il finale amaro) non mi ha convinta pienamente.

Tecnicamente il film è perfetto, gli attori sono straordinari, la commedia è leggera, culturalmente dinamica, la musica è ottima, ma il lungometraggio non mi ha emozionata. Ecco, odio questa parola, mi è profondamente indigesta, ma rende perfettamente l’idea. Ho trovato il film freddo, a tratti pedante, magnetico per alcuni aspetti, noioso per altri. Resta comunque una commedia gradevole, adatta ai sognatori e agli amanti dell’amore in technicolor.

la la land

You may also like

Leave a Comment

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.