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I papà 2.0 – Paternità: una nuova frontiera genitoriale

di Elisabetta Cristofaro

Il panorama familiare sta dando sempre più spazio alla paternità e alla figura paterna che, fino a poco tempo fa, era messa ai margini delle attività che riguardavano la cura e l’accudimento dei figli. Il ruolo paterno è stato per molto tempo eclissato da quello femminile che si è sempre fatto garante della cura della prole. Con i cambiamenti sociali e la fuoriuscita della donna dalle mura domestiche anche i papà hanno iniziato a trasformarsi. Da quando la donna si è spogliata dei panni da “angelo del focolare” l’uomo si è vestito pian piano da “mammo”.

Oggi sempre più padri aderiscono alle esigenze di cura e sostegno della prole che un tempo venivano solo affidati alle donne. Il padre dei decenni scorsi era il papà che rappresentava la legge, colui che doveva far seguire le regole e che poco coltivava il rapporto con i figli.

Finita l’epoca del padre-padrone, gli uomini hanno dovuto ridefinire il ruolo di padre e con non poche difficoltà stanno rivoluzionando l’identità del genitore maschio. Sprovvisti di modelli di riferimento hanno cercato di adattarsi al meglio alle nuove richieste genitoriali.

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I papà 2.0 sono molto diversi dai loro predecessori, infatti, sostengono e affiancano le mamme nella crescita dei figli e sempre più i papà hanno un ruolo attivo in tutte la fasi di sviluppo del figlio anche a partire dalla gestazione.

La presenza della figura paterna è un elemento essenziale che permetterà al bambino di crescere e diventare un adulto sereno. Tale presenza deve essere adeguatamente responsiva dei bisogni del piccolo nelle varie fasi di crescita. Infatti, i nuovi papà devono dare attenzione  al modo in cui trascorrono il loro tempo con i figli piuttosto che quanto tempo trascorrono con essi.

Nuove frontiere della paternità

La nuova generazione di papà per riuscire a coltivare un buon rapporto con i figli devono riuscire ad essere empatici, caratteristica poco presente nei modelli paterni del passato. È importante per un bambino sentire accanto a sé un’altra figura genitoriale rassicurante e che sappia gestire e capire i suoi stati d’animo.

La presenza emotiva dei genitori, in particolare del padre, garantisce buone possibilità di sviluppare nel bambino fiducia in se stesso. Infatti, la relazione con le nostre figure di riferimento influenza il modo di affrontare le difficoltà delle varie fasi di vita.

Un bambino con un papà accudente ed empatico elaborerà un buon modello di accudimento che potrà replicare nella cura della sua prole futura.

Le relazioni genitoriali sono la palestra della nostre relazioni future.

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