“Leggere fa bene!!”
Ce lo saremo sentiti ripetere almeno un migliaio di volte, eppure noi italiani siamo uno dei popoli meno dediti alla lettura, collocandoci tra i paesi del mondo in cui si legge di meno. Anche il nostro cervello, esattamente come i nostri muscoli, ha bisogno di tenersi in attività e quale migliore ginnastica per le nostre sinapsi della lettura di un buon libro? In termini di benessere la lista dei benefici della lettura sul cervello è davvero lunga.
La lettura e i processi di alfabetizzazione inducono modificazioni strutturali e anatomo-funzionali a carico del nostro cervello come dimostrano gli studi condotti dall’equipe del Basque Center On Cognition, Brian and Language, sotto la guida del prof. Manuel Carriera. Gli scienziati spagnoli sono riusciti ad identificare le aree cerebrali interessate da tale cambiamento, monitorando con la tecnica della risonanza magnetica la morfologia e la funzionalità cerebrale di un gruppo di indigeni sottoposti a un processo di alfabetizzazione. Dallo studio è emerso un incremento della sostanza bianca nelle aree cerebrali implicate nella lettura (wernicke e broca) e della sostanza grigia delle altre aree corticali. La stimolazione attiva indotta dalla lettura è responsabile di un vero e proprio allenamento per il cervello che previene i disturbi dell’attenzione, la sindrome AHDH e probabilmente anche alcune demenze. La pagina scritta, mantenendo allenati i processi cognitivi, potenzia infatti le facoltà di memorizzazione e agisce positivamente sulle cinque condizioni che consentono un incremento della memoria: interesse, motivazione , concentrazione, organizzazione e attenzione.
Inoltre sapevate che attraverso la lettura potete non solo dare libero sfogo alla vostra immaginazione ma vivere delle vere e proprioe esperienze sensoriali? Uno studio condotto nel 2009 mediante scansioni cerebrali per immagini ha rivelato che leggere descrizioni di paesaggi, di odori, suoni o sapori determina l’attivazione di quelle aree del cervello preposte alla reale percezione di queste sensazioni determinando in tal modo la creazione di nuovi percorsi neuronali. A differenza di quanto accade in seguito alla stimolazione passiva indotta dalla tv o dai videogames, dunque, il nostro cervello simula di vivere un’esperienza reale.
Leggere regolarmente può anche arricchire il nostro rapporto con il mondo e ci aiuta a entrare in empatia con il prossimo. Ce lo spiega la neuroscienziata Susan Greenfield sostenendo che le vicende di un personaggio incontrato in un romanzo vengono vissute con un elevato grado di coinvolgimento emotivo: “siamo in grado di relazionarci a lui, vediamo il mondo attraverso i suoi occhi“. Inoltre pare che la lettura determini un ampliamento del tempo di attenzione e stimoli a un maggior impegno nelle attività socio-culturali.
Non è tutto. Come dimenticare il potente potere curativo di un buon libro sui disturbi dell’umore? La biblio-terapia, infatti, viene sempre più spesso considerata come valido strumento non solo per garantire una crescita culturale ma anche come sostegno “terapeutico” per attraversare i momenti critici della nostra esistenza. Inoltre un recente studio condotto dai ricercatori dell’università di Sussex ha dimostrato che soli 6 minuti di lettura al giorno possono ridurre i due terzi dei livelli di stress più che ascoltare musica o passeggiare.
Insomma, se bilanciere e tapis roulant sono gli attrezzi adatti per tonificare cosce e bicipiti, la ginnastica della mente richiede meno sforzo e poco sudore. Dunque, approfittate di questi piacevoli pomeriggi primaverili per rifornire il vostro cervello e il vostro spirito di un tonico dagli ingredienti semplici ma dagli inesauribili effetti benefici: un buon libro!
3 comments
sport economico, non si suda, non ci si stressa, è un piacere per gli occhi e per il cuore… why not?! noi italiani proprio perche siamo dei pigroni dovremmo praticarlo di più :)!
se poi consideri che leggere determina anche un incremento del senso civico.. credo che noi italiani abbiamo un motivo in più per piazzarci fissi alla feltrinelli
Sottoscrivo tutto.
Credo però che l’affermazione “la ginnastica della mente richiede meno sforzo e poco sudore” sia un tantino ottimistica.
Mettendola con le parole di Henry Ford “Pensare è il lavoro più arduo che chi sia, ed è probabilmente audio il motivo per cui pochi ci si dedicano”.
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