L’esercito di terracotta è uno dei più grandi tesori dell’archeologia, non ancora scoperto del tutto e che racconta la storia dell’unificazione di un grande impero.Siamo nel 1974, quando un contadino, scavando per costruire un pozzo, fece quella che sarebbe stata una tra le più colossali scoperte archeologiche avvenute in tempi moderni. La pala del contadino, scavando, si imbatté in una testa, e, scavando fino in fondo, portò alla luce l’intero corpo del soldato: un soldato in terracotta. La statua ritrovata quel giorno è ora al museo di Xi’an e fu solo la prima di molte altre. Ben presto in un’area collinare di Xi’an gli scavi ebbero inizio e ci si rese conto che, il soldato ritrovato, era solo uno dei tanti soldati che compongono un imponente esercito di terracotta.
Nessuno immaginava che, sotto un terreno agricolo, un intero esercito di terracotta fosse ancora in vita.
Ma qual era lo scopo di questo esercito? Proteggere la tomba del primo imperatore cinese Quin Shi Huangdi che significa appunto primo imperatore della dinastia Quin. Si racconta che, colui che nel 221 a. C. aveva unificato i territori del regno creando la Cina, temesse la morte. Colui che era stato un giovane e forte combattente, salito al potere all’età di soli 13 anni, negli ultimi anni del suo regno era divenuto un pazzo e si estraniava dalla realtà. Ordinò che gli si cercasse l’elisir di lunga vita e in uno dei suoi viaggi dediti proprio a questo scopo, perse la vita. All’età di 49 anni l’imperatore che aveva combattuto tutta la vita per realizzare il suo sogno di vedere il regno unito, muore cercando di realizzare un altro sogno impossibile, che, però, rimase tale.
A detta delle fonti si trattava di un Mausoleo (tomba monumentale) ricchissimo: un cielo stellato fatto con gemme preziose e intorno alla bara una riproduzione dell’impero cinese, il tutto circondato da fiumi e laghi in mercurio liquido. Ma ciò che riferiscono le fonti è vero? Non sappiamo con certezza, perché gli scavi sono stati parziali. Ecco perché si tratta di un tesoro non ancora scoperto del tutto. Chiunque si rechi in Cina ad ammirare l’imponente esercito di terracotta vede un capolavoro di grande maestria che è solo una parte di ciò che l’intero sito archeologico comprende. La domanda che tutti si staranno ponendo è: perché non si è scavato oltre, alla ricerca della tomba dell’imperatore? Lo scavo distrugge, scavare significa portare alla luce reperti e fare i conti anche con la loro conservazione. Parliamo di un materiale, la terracotta, che si frantuma facilmente. Molti esperti infatti, sono alle prese con migliaia di pezzi e cercano di unirli correttamente al pezzo giusto, un lavoro che richiede estrema precisione. I lavori di restauro sono continui e non terminano mai, perché vengono portati alla luce sempre nuovi reperti. Ogni statua è un pezzo unico, non ci sono due statue uguali, da ciò si deduce che ogni pezzo fosse modellato separatamente dall’altro. Alte da 1.80 ai 2 metri e pesanti fino a 200 kg l’una, queste statue mancano delle armi, che dovevano funzionare effettivamente. L’esercito fu saccheggiato e in questa occasione le armi furono prese, ma la tomba dell’imperatore? Fonti antiche riferiscono di tentativi di profanazione della tomba dell’imperatore avvenute nell’antichità, ma agli archeologi non risulta che qualcuno sia riuscito ad entrarvi. Si ritiene che il mausoleo non abbia subito alcuna violazione, la stessa sorte invece non è toccata all’esercito che è stato in parte distrutto.
In attesa di più adeguate tecniche, si rimanda alle generazioni successive il compito di portare alla luce i tesori nascosti. La tomba del primo imperatore cinese resta ad oggi, a quanto pare, inesplorata. Se pensiamo ai tesori rinvenuti nelle tombe dei faraoni, immaginarsi cosa si potrebbe trovare all’interno di questo grande mausoleo. Studi recenti hanno attestato che, effettivamente, il territorio interessato è ricco di mercurio, questo da molto credito alle fonti antiche che ci descrivono il complesso come attraversato da fiumi e laghi di mercurio liquido. Qualunque possa essere la struttura del mausoleo, al momento ci “accontentiamo” dell’esercito di terracotta, dove la storia ci attende a oltre duemila anni fa.