Home Arte Pablo Picasso. Un artista in continua evoluzione.
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Pablo Picasso. Un artista in continua evoluzione.

by Veronica Cimmino

Roma, si è aperta lo scorso mese la mostra dal titolo “Picasso. La scultura”, la prima mostra di scultura dell’artista spagnolo mai approdata in Italia. In contemporanea, la mostra “Picasso. Metamorfosi” a Milano, Palazzo Reale, pone l’accento – ed è palese già dal nome della mostra – sull’evoluzione artistica del pittore, ma la cifra della sua continua trasformazione artistica – o meglio di quella che è stata definita “rivoluzione permanente” – è ravvisabile in tutta la sua carriera, e la mostra presso la Galleria Borghese di Roma ne è la prova tangibile.

Il programma Picasso-Méditerranée

La presenza di più mostre in contemporanea sull’artista (ancora al Musée d’OrsayPicasso. Bleu et rose”), non è casuale: si tratta del programma «Picasso-Méditerranée», la manifestazione culturale internazionale (2017-2019) organizzata dal Musée National Picasso-Paris, che, coinvolgendo oltre 70 istituzioni, intende porre l’accento sul legame tra le opere dell’artista e i luoghi che lo hanno ispirato; da includersi nella manifestazione, ricordo (tra le molte) la mostra dello scorso anno, a Londra, dal  titolo “Picasso 1932. Love, Fame, Tragedy”, mentre prossimamente, a Basilea, si aprirà la mostra dal titolo “The early Picasso – Blue and rose Period”.

Atelier di Picasso. Vallauris, 1953

La scultura di Picasso

La mostra scultorea trova collocazione nelle sale della Galleria Borghese, dove le 56  opere sono esposte tra i capolavori della collezione permanente, con il tentativo di farle dialogare e di evidenziarne gli aspetti innovativi, ma anche di continuità rispetto al passato: l’accento sull’evoluzione del concetto di scultura, e sull’utilizzo di strategie estetiche simili in opere così distanti cronologicamente. Nel 1917, il pittore spagnolo fu a Roma e Napoli, e quasi certamente visitò la Galleria Borghese, dove dovette restarne (inevitabilmente) ispirato. Le sculture esposte, realizzate dal 1902 al 1961, sono tra le più svariate, e svariate sono le tecniche e i materiali utilizzati (dal legno ai chiodi), ed anche gli stili, per una varietà formale che si dimostra come la cifra caratteristica dell’artista.

Di notevole impatto, strabilianti nella resa formale ed espressiva, sono le teste (e i busti) femminili degli anni ’30, realizzati nel castello di Boisgeloup (Normandia): sono anni intensi, della relazione con la diciassettenne Marie-Thérèse Walter, e poi dell’incontro con Dora Maar (1935), quel volto che fece da modello per molte tra le sue opere più famose. L’importanza che la scultura – come mezzo tecnico ed espressivo – ricoprì per l’artista, insieme al concetto di non finito che sempre caratterizzò le sue opere, sono evidenti nelle inedite foto di atelier, e nei video, che ci consentono di entrare nel contesto in cui l’artista plasmò le opere: un contesto che non è mai parte irrilevante e sempre parte integrante (e fondante) del processo creativo dell’artista.

Atelier a La Californie, Cannes, 8 settembre 1960
Di notte, con i disegni per il libro di Edward Quinn Picasso at Work. Mas de Notre-Dame-de-Vie, Mougins, 1961
La Californie, Cannes, 31 marzo (venerdì santo) 1961

Picasso. La scultura

Dove: Roma. Galleria Borghese, Piazzale Scipione Borghese, 5

Quando: Dal 24 Ottobre 2018 al 03 Febbraio 2019

Altre informazioni utili:

Picasso. Metamorfosi.
Dove: Milano. Palazzo Reale, Piazza del Duomo, 12
Quando: Dal 18 Ottobre 2018 al 17 Febbraio 2019;
Picasso. Bleu et rose.
Dove: Parigi, Musée d’Orsay, 1 rue de la Légion d’Honneur
Quando: Dal 18 Settembre 2018 al 6 Gennaio 2019.

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