Home AuthorCinzia Cicatelli Se una giornata di primavera una lettrice. Sequel: dopo il DOVE adesso QUANDO leggere?

Se una giornata di primavera una lettrice. Sequel: dopo il DOVE adesso QUANDO leggere?

di Cinzia Cicatelli

L’intimità. È l’intimità che oggi manca. Manca l’intimità con le altre persone, da cui siamo quasi sempre separate da uno schermo digitale; manca l’intimità con noi stessi, perché il tempo fugge e in una società frenetica come la nostra si affanna a mantenere il passo. Gli imperativi più frequenti sono: conosci gente, vedi posti, mantieni i contatti, fatti vedere lì, cerca lavoro, cerca casa, trova il look giusto, l’accessorio giusto, la persona giusta.

Io sono una persona veloce, ma brava solo negli scatti. La resistenza non è il mio forte, ho bisogno quasi subito di fermarmi e prendere un po’ di ossigeno. Insomma, ho bisogno di intimità e l’intimità io la trovo quando leggo. È un momento tutto mio ed è anche un momento che mi permetterà di costruire un po’ di intimità con qualcun altro, perché “non c’è niente di più intimo di due pensieri che si toccano” (P.M.) e questo può avvenire solo se due persone smettono di mettersi “mi piace” ai post di facebook e parlano davvero, seduti davanti ad una bella tazza di tè. Ma questa intimità – purtroppo o per fortuna – richiede un po’ di tempo. E il tempo chi ce l’ha?

Nel mio articolo Se una giornata di primavera una lettrice, mettevo in luce la questione del DOVE leggere, senza considerare che forse è ben più serio il problema di QUANDO leggere. “Non ho tempo” è la frase più abusata al giorno d’oggi – da me in primis – perché tra “lavoro, casa e vari impegni”… insomma la solita tiritera! Cosa fare quindi?

Come per tutte le cose belle della vita c’è bisogno di determinazione e un po’ di astuzia. Diciamoci la verità, dopo una giornata passata a sgobbare per il prossimo esame o dopo 8 ore di lavoro  non ci va propriamente di “metterci a leggere”. Vedere in streaming una commedia o una puntata di un telefilm è decisamente più allettante e rilassante, soprattutto se il libro sul nostro comodino non è avvincente come speravamo. Nella migliore delle ipotesi, se siamo tanto audaci da afferrare il segnalibro e riprendere il capitolo, ci ritroviamo in fase REM in meno di 5 minuti (cosa che, ahimè, mi è successa più volte nonostante solenni giuramenti!). La soluzione che vi propongo – può sembrare davvero banale –è la seguente: DIVERSIFICARE. Ok, la soluzione migliore sarebbe ritagliare un’oretta al giorno per l’amplesso letterario, ma sappiamo bene che non lo faremmo costantemente (beato chi ci riesce davvero!).

La diversificazione ci aiuta a economizzare e monetizzare il tempo per la lettura. Una sorta di strategia MINIMAX, cioè trarre il massimo risultato con il minimo sforzo.

NOTTEMi riferisco a certe notti che non “vuoi” smettere, smettere maiiiii

6222_10151217632677722_707838331_nAvere un bel libro di poesie accanto al letto, potrebbe essere una piacevole soluzione per le giornate interminabili e stressanti. Una buonanotte ispirata da qualche verso di Neruda, Pessoa o Sarajlic è davvero dolce e concilia il sogno ancor più che il sonno. Magari, chi ama come me stare al telefono di notte, può impiegare 5 minuti di conversazione a leggere una poesia al proprio interlocutore, è un’esperienza molto intensa …

MATTINAQuelle che invece vorresti smettere, smettere subito… leggere treno - E. Hopper

Mentre si è in treno o in pullman diretti a lavoro/università leggere un bel fumetto è davvero l’ideale (e per fumetto non si intendono solo i manga, ma ci sono alcuni graphic novel che sono 100000 volte meglio di un romanzo di Federico Moccia – non me ne vogliano i suoi estimatori). Rapido, spesso simpatico non richiede eccessiva concentrazione e quindi anche gli aneddoti dall’estetista (come vi accennavo nell’articolo precedente) possono sposarsi con qualche supereroe dei fumetti (vi immaginate la logorroica signora imbavagliata da Jocker?).

 

POMERIGGIO  –Ahhhh i languidi pomeriggi di primavera!

643983_549872898360859_2134788909_nPer il pomeriggio si può addirittura pensare di riprendere il “vecchio mattone”. Con la primavera inoltrata e le belle giornate di sole, un bel terrazzo o un parco sono lo scenario perfetto per capolavori come Delitto e castigo o Madame Bovary; così la gocciolina di paura che scende quando  notiamo che in 3 ore abbiamo letto solo 3 pagine, può essere fatta passare per il caldo di stagione e in più ci si può pure abbronzare!

Cos’altro aggiungere? Ancora qualche piccolo “accorgimento”. Nonostante sia abbastanza retrò nei supporti di lettura (Dio mi salvi dal mio amore per la carta stampata!), devo ammettere che alcuni aspetti delle nuove tecnologie mi fanno letteralmente impazzire! Un esempio? La sincronizzazione tra e-reader e smartphone, davvero “salvifica” quando non possiamo portarci dietro il nostro amato tablet. Mettiamo che andiamo dal medico e ci sono 2 ore di “fila”. Cosa si fa? Invece di spulciare tra i vari “Chi”, “Donna moderna”, “Men’s health” possiamo cliccare sulla nostra app e riprendere a leggere esattamente dal punto che avevamo lasciato sul nostro e-reader. Una vera stregoneria! Morale della favola? Se sopportiamo la tortura di un tacco 100 in discoteca e la cravatta annodata stretta in pieno agosto e lo facciamo perché ci sentiamo meglio con noi stessi, val la pena “sacrificarsi” mezz’ora al giorno per allenare la nostra mente e il nostro spirito! Troviamo il tempo di leggere!

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4 comments

Made 7 Maggio 2013 - 10:57 am

Molto bello! Brava!
Certo che a fine giornata, sul letto, qualsiasi libro può essere soporifero. Io non sono mai riuscito a leggere più di 2 pagine 🙂

Cinzia Cicatelli 7 Maggio 2013 - 11:12 am

Perciò un libro di poesia è l’ideale per chi, come te, cede a Morfeo dopo pochi minuti 😉 Prova gli ermetici, più brevi di così… 😀

Nana Arima 7 Maggio 2013 - 12:28 pm

Bravissima!!! L’articolo ideale che mi ci voleva per decidermi a finire la biografia di Vallanzaska 😉

Cinzia Cicatelli 7 Maggio 2013 - 12:46 pm

Ahahah! Grazie Nana Arima! 🙂

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