Home AuthorAngelo Capasso TSO PER MACBETH – La psicopatologia dei personaggi shakespeariani

TSO PER MACBETH – La psicopatologia dei personaggi shakespeariani

di Angelo Capasso

Bentornati alla Clinica Shakespeare! Se all’ultima visita non lo avete incontrato, non fatevi spaventare da Prospero che minaccia di farvi scomparire non appena la sua magia sarà ripristinata. State tranquilli, Riccardo III non potrà più aggredirvi visto è chiuso in stanza di isolamento avvolto in una camicia di forza. Dopo inutili sedute, abbiamo convinto Amleto a lasciar perdere la psicoanalisi e a sperimentarsi con qualcosa a lui più affine, come lo psicodramma. Presso la nostra casa di cura, cerchiamo di affrontare i conflitti psichici interiori attraverso il filtro terapeutico della poesia e del teatro. Infatti per l’eminente dottor Suhhas Casandra il disturbo mentale è un fenomeno che appartiene a tutte le epoche, ma nessun autore nella storia della letteratura mondiale è stato capace come William Shakespeare di empatizzare con la  psicopatologia al punto da lasciare ai posteri dei moderni elementi psichiatrici per una valutazione psicodiagnostica che rispecchi i criteri del DSM (Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders).  

All’ultima terapia di gruppo è emerso che molti pazienti si sono sentiti messi in secondo piano per non essere stati minimamente presi in considerazione, per cui oggi cercheremo di rimediare proponendo una diagnosi  di alcuni dei più famosi

De-Luca-e-Traverso-Amleto-e-Romeo-e-Giulietta-di-Shakespeare-a-fumetti_h_partbStudio di caso #6 – ROMEO & GIULIETTA: i giovani amanti di Verona sono un tipico esempio del fallimento del sistema familiare nel fornire contenimento ai sentimenti dei due adolescenti innamorati. Siccome trovano insopportabile sia il dolore che conseguirebbe a una separazione, sia il senso di colpa derivato al vieto dei genitori cercano di sottrarvisi con un matrimonio affrettato, con il sesso, la fuga, le droghe, tutte reazioni tipiche dell’adolescenza. Inoltre presentano sintomi come aggressività, impulsività, relazioni instabili e condotte suicide. La loro storia rivela l’incompatibilità tra un mondo idealizzato dei sentimenti e la natura inflessibile e brutale della realtà. Diagnosi: SINDROME BORDERLINE

Studio di caso #7 – OTELLO: il Moro di Venezia è un generale dell’esercito veneziano, appassionatamente innamorato di Desdemona ma, avvelenato dalla malalingua di un falso amico, inizierà a sospettare del tradimento dell’innocente figlia del senatore. L’idea cresce gradualmente fino a sopraffarlo con morboso assillo. Insicurezza, paura, ansia e comportamenti violenti sono altri sintomi che insorgono in questo amante egoista, ossessionato dalla convinzione delirante dell’infedeltà della moglie, spingendolo alla furia omicida. AI tempi nostri questa storia avrebbe fornito materia di servizi sul femminicidio di Barbara D’Urso per almeno un mese abbondante. Diagnosi: GELOSIA PATOLOGICA.

Studio di caso #8 – IAGO: l’infido alfiere farà di tutto per mettere Otello contro Cassio e nel portare avanti il suo subdolo piano dimostra una tra tra le più infime caratterizzazioni. Totale mancanza di empatia, simulazione di emozioni per raggiungere i propri obiettivi, ricorso a menzogne e manipolazione, irresponsabilità e mancanza di tolleranza, Stile di vita parassitario e assenza di rimorso: Iago ha tutte le carte in regola per essere comunemente definito un sociopatico. Diagnosi: DISTURBO ANTISOCIALE DI PERSONALITA’

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