Con l’organizzazione di Un’Altra Galassia 2014, Napoli si conferma regina italiana di fiere e festival: sempre di più, infatti, le arti che si esprimono nel capoluogo partenopeo sottoforma di “evento a tema”. Che sia una semplice moda del momento o meno, poco importa, grazie a questo nuovo trend gli argomenti più di nicchia stanno raggiungendo masse di giovani e meno giovani, avvicinandole al mondo dei fumetti, dei videogame (mi riferisco al successo del Napoli Comicon 2014), del vintage e perfino… udite, udite della letteratura! (Rimando in separata sede una più dettagliata riflessione sull’aspetto prettamente commerciale di alcuni di questi eventi).
I prossimi 31 maggio e 1 giugno Un’Altra Galassia – giunta alla sua IV edizione come risposta alla soppressa Galassia Gutenberg nel 2009 – in collaborazione con la Fondazione di Comunità del Centro Storico di Napoli porta i grandi nomi della letteratura italiana in uno dei luoghi più suggestivi del capoluogo partenopeo: il monastero delle Trentatré, che aprirà le sale del Refettorio, delle Cantine, nonché il Chiostro per accogliere i prestigiosi ospiti di quest’anno.
L’associazione culturale no profit Un’Altra Galassia mira alla compenetrazione tra siti storici e forme letterarie, auspicando la nascita di una sorta di cittadella del libro nel cuore stesso della città di Napoli, dove annualmente i lettori possano entrare in contatto con i loro scrittori preferiti e con i libri (in sottile contestazione rispetto al mondo degli ebook e della volatile editoria digitale). Una sorta di ritorno alle origini, quindi, dove va assolutamente sottolineato che la partecipazione agli incontri è assolutamente GRATUITA (aspetto del tutto eccezionale rispetto alle altre kermesse simili in Italia).
Ma sveliamo, adesso, i NOMI (le maiuscole non sono a caso) di questa edizione di Un’Altra Galassia 2014, citando le parole del Corriere del Mezzogiorno:
“Sebastiano Vassalli premio Strega passato e Francesco Piccolo premio Strega in divenire, le rime dolenti di Antonella Anedda e poi il grande omaggio, fortemente voluto da Madre Rosa, badessa del monastero: Annamaria Ortese, a cent’anni dalla sua nascita, evocata nelle cantine da Elisabetta Rasy. Questo il programma. Far venire gli autori a Napoli è facile: arrivano ben disposti e curiosi; invertire la tendenza dell’editoria italiana, tutta concentrata tra Milano e Torino – con sparute rappresentanze romane -: rendere glocal la letteratura, che è universale per definizione, sta diventando facile con piccoli passi conquistati sul campo anno dopo anno: puntualità, organizzazione, cortesia”. Fino a pochi giorni fa, in occasione dell’uscita del suo ultimo libro ‘La piramide di fango‘ (Sellerio), era prevista anche la partecipazione di Andrea Camelleri ma, siccome per motivi indipendenti dall’organizzazione non potrà più prendervi parte, l’evento è stato sostituito con un incontro con Michele Riondino e Francesco Bruni – attore e sceneggiatore de Il Commissario Monatalbano.
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Aggiungiamo anche questo bellissimo evento a quelli che arricchiscono il nostro territorio di cultura e arte e tentano di salvare la nostra civilità dall’ignoranza e dalla superficialità.
