Home Arte Arte del riuso – Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma
arte del riuso

Arte del riuso – Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma

di Valentina Papaccioli

Chissà se i due grandi geni, formulando questa famosissima teoria si sarebbero aspettati che centinaia di anni dopo questo fosse un concetto più che reale, applicabile nel quotidiano ad abitudini creative come il riuso. La teoria non era solo effettivamente applicabile alle tesi filosofiche di Eraclito e, successivamente, alla teoria della conservazione della massa del chimico francese Antoine Lavoisier, bensì possiamo ritrovare questo concetto in tutte le cose della nostra esistenza: quel mutare continuo di vite, di emozioni, di sentimenti che a volte nascono e prendono strade differenti senza, però, morire mai…

Quanta poesia occorre nelle nostre giornate per renderle, a volte, un po’ più speciali?

Ebbene, pur senza soffermarmi ora sulla fisica, la filosofia o le citazioni poetiche, voglio solo poter dare uno spunto su come non solo le nostre vite e i nostri sentimenti possano trasformarsi costantemente, ma anche gli oggetti che ci sono appartenuti e di cui non sappiamo più cosa farcene. A tutti sarà capitato, chi nella realtà, chi nelle riviste, di vedere una ruota di gomma appesa ad un grosso albero con una corda per farne un’altalena…

altalenaL’esigenza di conservare ogni oggetto in disuso nasce già all’epoca delle nostre nonne quando, essendo periodi di crisi e difficili a causa della guerra, si era soliti conservare qualunque cosa. Ed ecco che, frugando nei cassetti dei nostri nonni venivano alla luce nastrini di raso di vecchie bomboniere che potevano ornare degli elaborati sottopentole o dei lenzuoli logori sminuzzati in tanti strofinacci. I cassetti erano un pozzo dei desideri da cui si tiravano fuori arnesi e oggetti pronti per essere riutilizzati in ogni occasione. I tempi difficili in cui si era costretti aiutavano a non sprecare le cose e ad usare tutto con parsimonia, coscienti che, anche quando fosse cessato il primo uso di un oggetto, potesse essere sempre usato per farne qualcos’altro.

Oggi questa teoria sembra stia tornando di moda, non tanto per la parsimonia e la necessità, bensì per il gusto e l’estetica. Può essere divertente rimodernare un oggetto vecchio o rotto per poterlo riutilizzare con una funzione totalmente diversa da quella originale. Ed ecco che vecchi pennelli sporchi di pittura possono essere presentati come dei veri addobbi natalizi o arricchiti con fiori o, ancora, decorarne i manici con dei volti simpatici ed usarli come soprammobili in un laboratorio artistico.

arte del riusodecorazioni natalepennelli decoratiUn innaffiatoio da utilizzare come doccia in una bella casa rustica o una sedia in legno capovolta per poggiare asciugamani e i nostri prodotti da bagno.

arte del riusoAnche una persiana malridotta può essere ridipinta e usata come portalettere, per sistemare le bollette in casa, per catalogare delle riviste… Insomma, largo spazio alla fantasia e all’arte, sbizzarrendoci e rendendo più “originali” le nostre case.

E’ proprio questo lo stimolo che porta all’arte del riuso: l’originalità.

E qui non stiamo parlando di dipingere con i colori ad olio una Venere di Botticelli identica all’originale da appendere nel nostro salotto, qui parliamo di una cosa molto più semplice come lasciare spazio alla nostra inventiva ed imparare a creare.

E’ troppo facile e troppo consumistico gettare una sedia rotta e comprarne un’altra. Che ne dite, invece, di imparare a creare???? Che il potere degli oggetti rotti e vecchi sia con voi!!

You may also like

Leave a Comment

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.