La notte dei Bafta Awards 2016 – Orrori da Red Carpet

Pochi giorni fa, a Londra, si sono tenuti i Bafta Awards 2016, gli Oscar inglesi che premiano gli attori e le pellicole migliori del cinema e della televisione. Revenant – Redivivo, il film di Alejandro Gonzalez Iñárritu, ha vinto cinque premi: miglior film, miglior attore con Leonardo Di Caprio, miglior regista, miglior fotografia e miglior sonoro. La scelta della miglior attrice è caduta su Brie Larson (assente alla cerimonia) per la sua interpretazione in Room, mentre i migliori attori non protagonisti sono stati Kate Winslet (Steve Jobs) e Mark Rylance (Il ponte delle spie).

Oltre ad essere una grande manifestazione cinematografica, i Bafta Awards rappresentano anche un’occasione per vedere i divi di Hollywood tirati al lucido.

Oggi, in qualità di Miranda Priestley del web (la spietata direttrice della prestigiosa rivista di moda Runway del film Il diavolo veste Prada), vi darò il mio giudizio su alcuni look sfoggiati dalle star (anche se conosco la moda come Luca Giurato conosce la grammatica italiana).

Iniziamo da Laura Haddock. Molti di voi la ricorderanno nel film Guardiani della Galassia, in cui interpreta il ruolo di Meredith Quill. Ok, forse ho esagerato a dire molti. Comunque, la bella attrice ha deciso di posare davanti ai fotografi con un total black piumato adatto più al remake del Lago dei Cigni che al red carpet. Capisco che è la fidanzata di Sam Clafin (il sexy Finnick Odair di Hunger Games), ma se voleva pavoneggiarsi doveva cambiare volatile. Almeno avrebbe aggiunto un po’ di colore all’outfit. Per me è no.

Passiamo ora a Rooney Mara, protagonista con Kate Blanchett del film Carol. Il vestito, anche se pare uscito dalle mani dell’orso di Revenant, è anche accettabile. Quello che non mi convince è l’acconciatura. Perché affidarsi ad hair stylist di fama mondiale, quando i capelli unti a tuppo e il cerchietto di plastica cinese sono una pettinatura facile e comune da realizzare? Le pantofolaie come me, che temono il postino come i vampiri temono il sole causa il parrucco osceno, sapranno di cosa parlo. Comunque per me è no.

Adesso tocca a Stacy Martin, l’assatanata Joy di Nymphomaniac. Il trucco alla Mary Alice Cullen non valorizza la bellezza della musa di Lars von Trier, che sembra uscita direttamente dalla tomba di Dracula. Il vestito o jumpsuit (non capisco bene cosa sia) ha una linea regolare e fascia bene la figura, ma il tessuto bordeaux in velluto lo rende simile al drappeggio di un letto al baldacchino. Sarà un omaggio a Rossella O’ Hara e al suo vestito a tenda? Boh. La scollatura generosa non lascia nulla all’immaginazione…o lascia tutto, data la veduta piuttosto pianeggiante. Comunque, per me è no.

Dopo avere liberato la Carla Gozzi che è in me con commenti pungenti, voglio salutarvi con un look che mi ha convinta. Sarà anche poco sexy in Cinquanta sfumature di grigio, ma Dakota Johnson è elegantissima nel suo vestito rosso, indossato con classe e sobrietà. Certo, l’espressione da trota agonizzante di Anastasia Steel c’è tutta, ma almeno non ha un look da ergastolo…anche se, finire in manette, forse, non le dispiacerebbe.

Rossella Capasso: Per citare un’espressione di Dorothy Parker “sono quel dannato tipo di persona che scrive a fatica sette parole e ne cancella cinque”. Ogni testo per me è come un puzzle, che tento di comporre seguendo i fili aggrovigliati della mia mente, lunatica e un po’contorta. A volte riesco a completarlo, a volte no… ma ci sono anche momenti in cui è il puzzle a completare me, ed è allora che scrivere non mi sembra così male.

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