Home AuthorCinzia Cicatelli Sulla difficoltà di leggere durante la quarantena. E la lettura condivisa?
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Sulla difficoltà di leggere durante la quarantena. E la lettura condivisa?

by Cinzia Cicatelli

Chissà quanti libri potrò leggere durante la quarantena. Me lo sono detto e ridetto il day 1 dell’isolamento. Ho sentito chiedermelo o chiederlo ad altri o scriverlo sui social: quanti libri stai leggendo?

La risposta non è stata mai quella che mi aspettavo. Nemmeno la mia. Ho una pila di libri mai aperti, alcuni sempre rimandati con l’alibi: non ho abbastanza tempo. Guerra e Pace è da anni lì a guardarmi torvo e insieme a lui tanti volumi “troppo lunghi, troppo impegnativi” da leggere quando la sera torno da lavoro.

Ammetto che inizialmente mi sentivo un po’ in colpa: quoque tu, Cinzia, con tutto il tempo che adesso hai a disposizione! Vergognati, dovresti divorare libri su libri, approfittarne per leggere Alla Ricerca del Tempo Perduto e non gli ultimi post della Ferragni. Shame! Shame! E già mi immaginavo percorrere la via della vergogna come la compianta Cercei…

E invece mi sono accorta, sbirciando nei vari gruppi di lettura e parlando con qualche amico, che è molto comune in questa quarantena il rifiuto per la lettura.

Leggere durante la quarantena, o meglio, durante questo isolamento forzato è difficile. Forse non per tutti, certamente per molti.

Perché? Il problema non è certamente la mancanza di voglia o, come abbiamo detto prima, di tempo, ma forse è qualcosa che ha più a che fare “con la testa”.

A ben vedere in queste ultime settimane mancano due cose ben più fondamentali: la concentrazione e lo spirito.

Leggere è predisposizione d’animo e mentale (spirito e concentrazione, come abbiamo detto prima) e se siamo troppo preoccupati (tipo perché lì fuori imperversa una pandemia) forse l’approccio alla lettura rischia di essere too much. Libri troppo cupi aumentano il livello d’ansia, libri troppo fiabeschi diventano insostenibili perché non riusciamo a proiettarci in mondi irreali con la solita leggerezza (ovviamente c’è chi ha questo super-potere che non posso non invidiare).

Quello che stiamo vivendo si sta ripercuotendo a livello psicologico in modo significativo, facendo affiorare sintomi molto simili a quelli che seguono un vero e proprio trauma (per approfondire questo argomento date un’occhiata al nostro articolo sull’impatto psicologico della quarantena).

Ma torniamo a noi, sarà banale dirlo ma leggere o non leggere durante la quarantena è decisamente una scelta soggettiva e COSA leggere lo è ancora di più.

Il web si è sbizzarrito nel consigliare quel libro piuttosto che quel best seller, ma l’esperienza che stiamo vivendo è così personale che un consiglio può valere l’altro e un libro che avreste letto in “tempi normali” non vuol dire che non debba essere letto ora.

Quello che mi piacerebbe consigliarvi, invece, è la lettura condivisa.

Scegliete un libro da leggere ad alta voce insieme al vostro/ai vostri compagni di quarantena. Quale? Non buttatevi in progetti troppo ambiziosi (ebbene sì, Guerra e Pace è ancora lì) scegliete un libro breve, possibilmente una raccolta di racconti. Potete alternarvi in base alle storie o ai personaggi nei dialoghi, in base alle pagine o quando vi si seccherà la gola (vedrete quanto rapidamente succede visto che non siamo abituati).

Per vincere il blocco del lettore leggere insieme è una tecnica molto valida: riduce l’ansia, favorisce la sintonia, combatte l’apatia. Anche solo 5 minuti di lettura condivisa migliora la soglia di attenzione e aiuta il dialogo. Insomma, perché non provare?

Tra i titoli che vi consiglio ci sono:

  • Il giorno prima della felicità (Erri de Luca). Breve, intenso, poetico. Con paragrafi che assomigliano ai dipinti dei macchiaioli napoletani dell’800.
  • Tony Pagoda e i suoi amici (Paolo Sorrentino). Di una profonda intelletualità, questo libro del regista napoletano assomiglia ad un piccolo compendio filosofico contemporaneo. Decadente e amaramente ironico (come i suoi film) è diviso in capitoletti dedicati a personaggi più o meno noti dello show business italiano et similia (da Carmen Russo a Maurzio Costanzo, dal Pocho Lavezzi ad Antonello Venditti). Davvero davvero interessante.
  • Antologia di Spoon River (Edgar Lee Masters). Un classicone era d’obbligo visto la difficoltà di reperire libri e relative consegne. Poesia in prosa, inutile aggiungere altro.
  • Cattedrale. (Raymond Carver). Ve ne ho parlato già in una mia vecchia recensione delle sue micro-diapositive di pura vita. Racconti che non parlano di niente eppure ci rivelano tutto. Leggere per credere.

Ecco amici, questi i miei piccoli consigli per leggere durante la quarantena: io sto leggendo in condivisione Burned Children of America di autori vari edito da Minimum Fax. Una raccolta, anzi una piccola antologia che ha il disagio come leitmotiv principale. Ironico, non è così? 🙂

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