Quello accaduto lo scorso 31 Ottobre ha dell’incredibile. Un errore eclatante che proviamo a riassumere con la nostra ricostruzione dei fatti accaduti.
È Halloween ed al Ministero dell’Istruzione (MIUR) giungono strane voci sulla regolarità dei Test per l’accesso alle Specializzazioni di Medicina e Chirurgia.
Così, per rispettare l’usanza tutta made in U.S.A. del “trick or treat”, il ministro Giannini bussa alla porta del Cineca, il Consorzio interuniversitario che gestisce i test, e chiede: “Dolcetto o scherzetto?”. Tradotta, la domanda era pressappoco questa: Caro consorzio, da nostri controlli e da migliaia di segnalazioni risulta che c’è stato un errore nella somministrazione dei test. Siamo certi sia andato tutto bene (dolcetto), ma per evitare problemi postumi, meglio controllare non ci abbiate fatto un bello scherzetto.
La risposta del Cineca arriva a fine giornata ed è secca ed inequivocabile: SCHERZETTO! “C’è stato un errore nella fase di codifica delle domande durante l’ importazione nel data-base, a causa del quale sono stati invertiti i quesiti”.
Spieghiamoci meglio. Il nuovissimo e pregiatissimo concorso per le Specializzazioni in Medicina, la macchina perfetta costruita per essere il regno della meritocrazia e della “pulizia” da giochetti tra pochi eletti, si è trasformato in una grandissima figuraccia per il MIUR.
Il Concorso era concepito in questo modo: prima di tutto Nazionale e non più Regionale, così che non potessero esserci influenze locali degli atenei (cosa avvenuta realmente?). Poi, suddiviso in 4 grandi aree: un primo test di carattere generale uguale per tutti e 3 e poi diversi test per 3 macroaree: Medica, Chirurgica e Servizi Clinici. Il clamoroso scivolone del Cineca è avvenuto proprio in questa fase, invertendo la somministrazione dei Test del 29 Ottobre dell’area Medica con quelli del 31 Ottobre dell’area dei Servizi clinici.
Per rendere chiaro a tutti il concetto, l’errore in altri campi avrebbe portato a somministrare domande di filosofia ad un concorso di storia, oppure domande di architettura ad un concorso di ingegneria. Forse saranno argomenti simili, ma la sostanza è completamente diversa!
Risultato? Oltre 11.000 (undicimila) giovani Medici, perché è anche giusto specificare che parliamo di Medici e non di Studenti, dovranno ripetere il Test il 7 Novembre .
Conseguenze? Enormi e devastanti per:
– chi ha sostenuto i test. Il danno è morale, rivivere lo stress e la tensione di un concorso che apre (o chiude) le porte del proprio futuro non è cosa da poco, ma anche materiale. Spese di viaggio e pernottamento per chi aveva sedi di concorso non proprio vicino casa sono solo un piccolo esempio.
– il Ministero. Il danno è d’immagine, una figuraccia simile forse è una delle più grandi della storia della Repubblica Italiana, ma anche economico. I dipendenti al servizio del concorso sono stati oltre 1800 (milleottocento), tutti riarruolati anche per la prossima data.
– Il Cineca, che in una nota dichiara che “si assume la piena responsabilità per l’errore commesso e si farà carico di spese e eventuali danni procurati agli studenti per il rifacimento della prova.” Noi aggiungiamo: ci pare il minimo!
Inutile specificare che da Sabato 1 Novembre, giorno del Comunicato ufficiale del MIUR che annullava il Concorso appena svolto, si sono succedute:
– richieste di dimissioni del Ministro Giannini, incapace di allestire una macchina organizzativa efficace
– proclami (a cui seguiranno giustamente i fatti) di ricorso da parte dei giovani Medici. La più eclatante tra le richieste, che sta impazzando anche sui social, è l’allargamento delle borse di specializzazione a tutti i partecipanti al concorso. È entrato infatti quasi subito tra le Tendenze Twitter l’hashtag #12milaborse!
Anche il SIGM, Segretariato Italiano Giovani Medici, non ha esitato ed emanare un comunicato in cui si sottolineano “sdegno e vergogna per l’organizzazione delle prove” e si richiede ad alta voce “rispetto per i giovani medici italiani”. La nota si chiude con un forte e chiaro: “chi ha sbagliato paghi!”.
Noi, come blog di approfondimento culturale, non possiamo che unirci a queste parole. L’errore è stato grave. Il danno gravissimo! Le risposte dovranno essere tempestive e risolutive. Non si scherza sul futuro dei giovani, mai!