Quest’anno nefasto per il turismo ci ha costretto a cambiare, posticipare o cancellare i nostri viaggi (soprattutto all’estero), ma ci ha anche dato l’opportunità di rivalutare luoghi, regioni o borghi italiani che non avevamo in programma di visitare o che magari non avremmo mai visitato, regalandoci così delle incredibili ed inaspettate sorprese. Nel mio caso la Toscana, e in particolare la città di Siena con il suo maestoso Duomo, sono state una vera e propria ri-scoperta: vedere tanta bellezza concentrata in pochi kmq mi ha letteralmente commosso, facendomi sentire davvero grata di essere italiana! Perché? Non tutti sono così fortunati da potersi permettere tante “opzioni di viaggio” senza dover “sconfinare” in un altro paese: città d’arte, città storiche, spiagge dal mare cristallino, laghi e monti con boschi rigogliosi, dolci colline. Per non parlare del cibo! Insomma siamo sicuramente più fortunati dei nostri cugini tedeschi (per citare giusto qualcuno a caso 😛 ).
Quindi vi starete chiedendo: qual è la “grande sorpresa” nel visitare Siena? “Tutti sanno che è bellissima!” Giusto, lo riconosco! La vera chicca, infatti, è stata riuscire ad ammirare la scopertura del Pavimento del Duomo senese (evento, tra l’altro a me sconosciuto prima di qualche settimana fa).
Il Duomo di Siena, la cui mole si innalza nella omonima piazza, costituisce uno degli esempi più insigni di cattedrale romanico-gotica italiana. Accedere a questo luogo significa elevare lo spirito, aprirsi all’arte e conoscere uno dei più preziosi tesori della città
OPA
Ma procediamo per gradi: cos’è la scopertura del Pavimento del Duomo di Siena?
Il Pavimento della Cattedrale è uno straordinario tappeto marmoreo di 56 meravigliose tarsie in gran parte dedicate al tema della Sapienza e che viene mostrato integralmente ai visitatori solo per un breve periodo dell’anno (in genere per poche settimane dopo il Palio, che si tiene il giorno dopo Ferragosto) .
Un’opera bellissima quanto delicata, frutto di 500 anni di lavoro, alla cui realizzazione hanno contribuito artisti del calibro di Pinturicchio, Domenico di Bartolo, Matteo di Giovanni, Domenico Beccafumi. Ragion per cui la scopertura del pavimento del duomo di Siena avviene solo per pochi giorni all’anno (quest’anno fino a mercoledì 7 ottobre 2020). Nonostante la folla, l’impatto visivo è davvero notevole.
“il più bello…, grande e magnifico… che mai fusse stato fatto”
Giorgio Vasari
La tarsia che più mi ha incuriosito, lungo la navata centrale nonché l’unica ad essere realizzata a mosaico, è quella della Lupa senese che allatta i gemelli Seno e Aschio, circondata dagli animali totemici di una serie di città centro-italiane alleate di Siena: inizialmente pensavo fossero i simboli delle contrade senesi, ma con un occhio più attento si distinguono il cavallo di Arezzo, il leone marzocco di Firenze, la pantera di Lucca, la lepre di Pisa, l’unicorno di Viterbo, la cicogna di Perugia, l’elefante di Roma e l’oca di Orvieto.
Non può non essere menzionata, inoltre, la celebre tarsia “Fortuna” disegnata da Pinturicchio: il modo in cui dall’incostante e sbilenca Fortuna l’uomo arriva con fatica a raggiungere la tenace e solida Sapienza è davvero sbalorditivo! D’altronde lo dice lo stesso cartiglio che troneggia sulla tarsia: huc properate viri: salebrosum scandite montem pulchra laboris erunt premia palma quies.
Sul sito dell’Opera del Duomo di Siena potete consultare la “mappa” del pavimento con la spiegazione delle principali scene raffigurate. Così da essere super preparati prima di accedere alla Cattedrale!
La Libreria Piccolomini
Un vero scrigno di bellezza, che già da solo vale la fila per entrare nel Duomo (in estate armatevi di acqua, cappellino e… tanta pazienza!). La mascherina copre la mandibola inevitabilmente cascata al cospetto di cotanta magnificenza: solo la Cappella Sistina mi ha provocato la stessa vertigine! Ma se la grande opera di Michelangelo fa trasalire con i suoi colori eterei e le avvolgenti figure della volta, Pinturicchio esalta con colori vivaci e figure decise gli affreschi della Libreria, dipingendo dieci episodi significativi della vita di Pio II. Assolutamente imperdibile!
Facciatone, Cripta, Battistero e Museo dell’Opera
Se l’interno del Duomo e la Libreria Piccolomini convogliano gran parte dell’interesse dei visitatori (per cui è possibile acquistare anche solo il biglietto combinato per questi due siti), meritano assolutamente una visita anche il Facciatone, da dove ammirare uno dei panorami più belli della città, la Cripta, il Battistero e il Museo, visitabili tutti con l’Opa Si Pass.
Per visitare tutto occorre una buona mezza giornata, non siate impazienti e dedicatevi alla visita di questa fantastica città! Resterete letteralmente senza fiato 🙂
Info Utili – Duomo di Siena
Il Duomo di Siena è aperto alle visite dalle ore 10.30 alle 18.00 dal lunedì al sabato e, durante il periodo della scopertura del pavimento, la domenica con orario 9.30 – 18.00. L’ultimo ingresso è mezz’ora prima della chiusura.
I biglietti per visitare la cattedrale costano 8 euro, il ridotto 6 euro (gruppi e scolaresche), ticket gratis invece per i bambini fino ai 6 anni, i disabili, i religiosi, i giornalisti accreditati, gli studenti dell’Università di Siena e per stranieri, i residenti e nati nel Comune di Siena.
Per l’Opa Si Pass (il biglietto cumulativo che permette di visitare cattedrale, pavimento e Libreria Piccolomini, Museo dell’Opera e panorama dal Facciatone, Cripta sotto il Duomo e Battistero) si spendono 15 euro tra il 18 agosto e il 15 ottobre, ma se a questi monumenti si aggiunge anche la Porta del cielo (il percorso per vedere dall’alto l’interno e l’esterno della cattedrale) il prezzo è di 20 euro.