Spesso sentiamo parlare di lesioni muscolari nello sport. Ma come possiamo riconoscere una lesione muscolare e soprattutto come bisogna comportarsi di fronte a tali situazioni?
Praticando un qualsiasi sport vi sarà certamente capitato di vedere compagni con lesioni muscolari o, sfortunatamente, di esserne voi stessi le vittime. Le lesioni muscolari, infatti, sono l’infortunio più frequente in ambito sportivo e, spesso, colpiscono muscoli che limitano la mobilità e la vita quotidiana per un periodo di tempo medio lungo.
Innanzitutto, cosa sono le lesioni muscolari?
Il muscolo è spesso sede di dolore (mialgia), ma non sempre questo tipo di sintomo è causato da una vera lesione, bensì può sopraggiungere anche, ad esempio, in caso di influenza. Una possibile causa però di mialgia sono le lesioni muscolari. Queste possono essere suddivise in dirette ed indirette.
Le indirette sono le più frequenti nell’ambito sportivo e possono essere causate da un eccessivo allungamento delle fibre muscolari, da una contrazione molto rapida del muscolo o da un vero e proprio sovraccarico funzionale.
Le lesioni da trauma diretto, invece, sono meno frequenti e sono causate da una contusione o da una lacerazione del muscolo da corpo estraneo. Il trauma diretto provoca un ematoma con conseguente limitazione della mobilità e soprattutto intenso dolore.
Gli infortuni da trauma indiretto possono provocare una lesione muscolare strutturale ed una lesione non strutturale.
Le lesioni non strutturali sono caratterizzate da un ipertono del muscolo interessato, che è anche dolente. In questa categoria vanno ricordati i frequentissimi DOMS (Delayed Onset Muscle Soreness, ovvero “indolenzimento ad insorgenza ritardata”), che sopraggiungono molte ore dopo un grande sforzo, frequentemente il giorno dopo, e limitano l’attività fisica, spesso con impossibilità a svolgere le più banali attività della vita quotidiana. Sono infortuni che non comportano grossi problemi nel recupero dell’attività, basta osservare solo qualche giorno di riposo. Una curiosità: molti bodybuilder ricerchino questo tipo di dolore per esser certi di aver fatto un allenamento soddisfacente. Spero proprio non siate anche voi tra questi!
Le lesioni strutturali, invece, sono caratterizzate da un danno anatomico con interruzione delle fibre muscolari. Si dividono in tre gradi:
1—> interruzione di poche fibre muscolari con algia che spesso si manifesta dopo l’attività fisica. (tempo di recupero 1-2 settimane).
2—> interruzione di un maggior numero di fibre, ma inferiore al 50% della massa del muscolo colpito. Il dolore è acuto, insorge durante uno sforzo muscolare e persiste anche in caso di riposo. (tempo di recupero 2-4 settimane).
3—> interruzione di un elevato numero di fibre muscolari (più del 50% della massa del muscolo colpito). Il soggetto colpito può percepire tale lesione anche con la palpazione della regione sede del dolore. Quest’ultimo è violento e provoca una completa impossibilità della prosecuzione dell’attività fisica. (tempi di recupero si aggirano intorno ad 1-2 mesi).
Ho pensato di stilare una lista di 5 consigli da seguire in caso di lesioni muscolari nello sport.
Qualora siate la vittima dell’infortunio, provate a seguire questi piccoli, ma importanti, consigli.
Numero 1: se avete il dubbio di essere vittima di un infortunio muscolare, innanzitutto interrompete immediatamente l’attività fisica. Provare a “testare” il muscolo può solo peggiorare la situazione. Se al vostro cervello è arrivato un messaggio di pericolo, statelo a sentire. Probabilmente avrà ragione!
Numero 2: non appena ne avete la possibilità, applicate del ghiaccio sulla zona dolente. Servirà ad evitare l’insorgenza di un grosso ematoma. Attenzione, però, a non provocarvi un’ustione da freddo. Il ghiaccio non va mai applicato a diretto contatto con la cute! Importante, però, è farlo subito. Il ghiaccio, infatti, è utile solo nelle prime 24-48 ore, quindi non esitate.
Numero 3: non massaggiate la zona sede del dolore. Ovviamente è comprensibile che il vostro primo istinto sia quello di premere e manipolare il muscolo colpito, quasi con l’intento di “sciogliere” il dolore. Purtroppo, però, con quest’azione rischiate di peggiorare la situazione. Infatti, se il danno è strutturale, una manipolazione costante e profonda può estendere la lesione. Quindi fate molta attenzione e non siate istintivi, usate la testa! Utile è sicuramente mettere il muscolo in compressione, ma il bendaggio va fatto da mani esperte!
Numero 4: tranne se non siete degli atleti professionisti ed avete la necessità di tornare ad allenarvi quanto prima, non sottoponetevi ad esami strumentali nelle prime ore dopo la lesione. Il possibile ematoma formatosi rende spesso poco leggibili le immagini e quindi le lesioni potrebbero o essere sovrastimate o, peggio ancora, essere non riconosciute. Quindi abbiate un minimo di pazienza, lasciate passare qualche giorno e, poi, sottoponetevi ad una semplice ma efficacissima ecografia. Quest’ultima ovviamente non può essere utile in tutti i tipi di danno. Ad esempio in lesioni gravi o profonde, la Risonanza Magnetica è certamente l’indagine più indicata. Il tutto però dovrà sempre essere gestito da un medico.
Numero 5: forse il più importante! Non fate l’errore di sottoporvi, senza alcun consulto medico, a cure fisioterapiche. La lesione va prima diagnosticata e poi, solo dopo aver studiato il giusto percorso riabilitativo, va trattata con terapie fisiche o manipolazioni! Quindi Contattate subito un medico che vi guiderà lungo il percorso, spesso anche poco ricco di ostacoli, verso il recupero.