Home TendenzeMake Up Il make-up come forma d’arte e sinonimo di bellezza

Il make-up come forma d’arte e sinonimo di bellezza

di Valentina Papaccioli

Cari lettori, questa settimana, anziché parlare di capolavori artistici studiati sui libri di storia dell’arte o visti in mostra in qualche museo, voglio parlarvi di qualcosa alla portata di tutti che, a parer mio, può essere comunque considerata una forma artistica: il make-up.

Il make-up può essere utilizzato in modo minimal per la quotidianità o può arrivare a diventare un vero e proprio capolavoro quando viene realizzato dalle mani più esperte di make-up artist prestigiosi. Gli artisti erano soliti sintetizzare nelle proprie espressioni artistiche i propri sentimenti e turbamenti interiori. Cos’altro è il make-up se non un modo per accentuare o sminuire tratti somatici del nostro viso o, ancora di più, per esaltare determinati stati d’animo con un trucco più aggressivo, rockettaro o sofisticato?

La pratica del truccarsi è un’arte vecchia come l’uomo, anzi la donna!!! In diverse parti del mondo sono stati rinvenuti in scavi archeologici reperti che facilmente si riferiscono all’arte di abbellire il viso. Basti pensare all’Antica Grecia, all’Egitto e alle tribù africane. Le donne, ma molto spesso anche gli uomini, usavano prodotti di origine vegetale o animale per dipingersi il volto semplicemente per finalità estetiche, status sociale o, molto spesso, anche per finalità mediche.

Infatti, sembra che la linea spessa di kajal usata sul contorno occhi degli egiziani, servisse anche per proteggere l’occhio dal vento del deserto.

Non siamo studiosi in materia per confermare o smentire questa teoria, fatto sta che il kajal nero intenso che delinea nettamente l’occhio di un egiziano è diventato tratto distintivo di quella civiltà, così come le ciprie candide e bianchissime subito ci riportano alla mente le pallide carnagioni delle donne vittoriane. cleopatraAddirittura nel corso dei secoli il make up tendeva a trasformare un po’ il volto, come ad esempio con l’uso di parrucche o con la realizzazione di nei finti che rendevano il volto di una donna più seducente e ammaliante. Anche negli anni ’50 la straordinaria Marilyn Monroe si è avvalsa di un make up in stile pin up e di un neo finto per diventare indiscussa icona di bellezza e sensualità.
marylinIo non sono un’estetista, ma essendo cresciuta tra i pennelli e gli ombretti di mia madre che ha praticato questo mestiere per anni, ne ho ereditato la passione. Mi reputo una di quelle donne che “necessita” di una routine quotidiana di make-up non perché io non mi piaccia o voglia nascondere qualche difetto; ma perché penso che una donna “debba” truccarsi, seppur in maniera molto naturale.

Ovviamente rispetto tutte quelle ragazze che la mattina sciacquano il viso con l’acqua fresca e affrontano le proprie giornate, ma la vanità penso sia nata con la creazione della donna (nonostante oggi molti uomini siano diventati più vanitosi delle fidanzate!) e penso sia affascinante come un po’ di rimmel possa allungarci le ciglia e donarci in soli due minuti uno sguardo più fresco ed intenso. E’ raro trovare donne che si piacciono così come sono perché nella maggior parte dei casi il difettuccio sul nostro viso lo troviamo sempre, pur avendo magari dei lineamenti perfetti (per non parlare dei difetti del corpo!!!); quindi è bello poter puntare sui punti forti che si hanno per migliorare anche il resto.

Il trucco migliore, però, per apparire belle, è sempre quello di convincerci che siamo belle per noi stesse e accettarci con i propri difetti, perché nessun mascara renderà due occhi bellissimi se prima non sono degli occhi sereni e questo è bene tenerlo sempre in mente. Il trucco non può fare miracoli, può solo aiutarci.
make up come forma d'arteVi lascio invitandovi ad osservare ora le foto di questi capolavori di body art in cui l’artista Katie Alves sostituisce la tela alle palpebre e gli acrilici agli ombretti e al mascara per ricreare dei veri e propri dipinti.

Se per molte di noi comune mortali il make-up quotidiano è molto basic, Katie ne ha fatto una vera e propria forma d’arte utilizzando colori e fantasia.
cchi

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