Nella nostra società very smart e iperconnessa siamo bombardati da messaggi di ogni tipo soprattutto quelli sessuali dalla pubblicità alla pornografia: oggi è sempre meno frequente che il sesso sia solo un riferimento malizioso, ma ci viene buttato in faccia costantemente. Il sesso vende e, per questo, è diventata una merce da pubblicizzare senza tener conto dell’impatto che si può avere sulla società in particolare sulle fasce più giovani.
Attraverso i mass media il sesso entra nelle nostre vite senza bussare negandoci la scelta di ammorbidire e rendere fruibili i contenuti per i giovanissimi. Ragazzini e ragazzine entrano in contatto con la propria sessualità in maniera confusa senza capire cosa sia l’intimità e il piacere. I giovani che si approcciano alle prime esperienze sessuali lo fanno grazie a ciò che viene appreso tramite il web e, in particolar modo, attraverso la pornografia, sempre più estrema e spettacolarizzata. In assenza di una percorso istituzionalizzato ed educativo sulla sessualità, il web è la via che i nostri giovani intraprendono per modellare la propria identità sessuale.
La comunità scientifica si è occupata di un nuovo fenomeno diffuso tra le nuove generazioni: il porno chic ossia il processo culturale con cui la pornografia entra nella vita dei ragazzi, viene accettata e spesso mitizzata. I contenuti pornografici non fanno altro che rimarcare gli stereotipi di genere, tanto demonizzati e combattuti, dove la donna è relegata alla passività quindi è sottomessa e seduttiva mentre l’uomo è dominante e sicuro.
La pornografia sul web induce i giovani a entrare in contatto con immaginari irreali e a costruire rappresentazioni fasulle. Innanzi a uomini e donne con doti fisiche fuori dal comune che si cimentano in perfomance sessuali eclatanti i ragazzi sono intimoriti e sono spesso soggetti ad ansia da prestazione, convinti di dover aderire al mito dell’uomo che sa sempre fare la mossa giusta per far impazzire di piacere la partner, mentre le ragazze vanno alla ricerca di un corpo privo di imperfezioni che deve essere sempre disponibile.
La pornografia lascia fuori la porta l’intimità, la relazione con l’altro e il rispetto per il proprio corpo e quello altrui che sono elementi fondamentali per una sana vita sessuale.
È fondamentale insegnare ai giovani come favorire nella sessualità l’integrazione tra gli aspetti biologici e quelli psicologici prima con sè stessi e poi con l’altro, in modo da evitare che la vita sessuale si riconduca solo all’atto sessuale. Sarebbe opportuno offrire agli adolescenti una panoramica completa sulla sessualità, sottolineando anche gli aspetti affettivi e relazionali in modo da garantire un’adeguata crescita psicologica ed emozionale.
