A quanto pare sembra che il nuovo anno sia iniziato in maniera molto interessante per quanto riguarda gli eventi culturali ed artistici nella città di Napoli che ospiterà il Salvator Mundi di Leonardo Da Vinci. Infatti, circa una settimana fa, durante degli attimi molto stressanti ingorgata nel traffico di Via Foria con l’auto, mi balza all’occhio l’unica nota positiva di quella situazione nevrotica: un manifesto con la scritta “Leonardo a Donnaregina”.
Ed effettivamente, il Complesso Monumentale Donnaregina-Museo Diocesano di Napoli ospita dal 12 gennaio al 31 marzo 2017 una esposizione dedicata a Leonardo da Vinci, ideata dal Prof. Carlo Pedretti, direttore dell’Armand Hammer Center for Leonardo Studies presso l’Università della California (U.C.L.A.) e curata da Nicola Barbatelli.
Il fulcro di questa esposizione è stato molto ampiamente commentato e chiarito e sarebbe la bellissima tavola col Salvator Mundi (ex collezione del Marchese De Ganay), capolavoro del maestro di Vinci e della sua bottega.
Il dipinto su tavola è stato pubblicato solo nel 2011 in occasione di una mostra alla National Gallery di Londra in cui il dipinto fu presentato al pubblico dopo un restauro che ne eliminò le vecchie ridipinture. Durante il restauro si decise di eliminare anche i baffi presenti sul dipinto che sarebbero stati un’aggiunta del periodo della Controriforma per adeguare l’immagine di Cristo alla fisionomia ufficiale dell’epoca.
Purtroppo durante il restauro non è venuta alla luce nessuna firma che potesse dichiararne la paternità dell’opera Salvator Mundi, ma ad oggi l’attribuzione al grande genio Da Vinci è stata confermata, con parere unanime, da quattro studiosi internazionali.
Alla mostra prendono parte anche altri dipinti dell’affascinante atelier di Leonardo e sono inoltre esposti tre preziosi testi: il Codice Corazza del 1640 circa, proveniente dalla Biblioteca Nazionale di Napoli, il Codice Fridericiano, custodito presso la Biblioteca di Area Umanistica dell’Università Federico II, e il testo Napoli antica e moderna del 1815 e redatto dall’Abate Domenico Romanelli.
Spesso mi capita di scrivere articoli inerenti qualche mostra che purtroppo non ho ancora visitato; la maggior parte delle volte perché a causa degli impegni mi riduco sempre agli ultimi giorni per visitare una mostra e non farei così in tempo a consigliarvela. Quindi in questi casi il mio articolo, più che una recensione della mostra stessa, vuole essere più un incitazione. Andate a vederla perché sono belle iniziative culturali per la nostra città ed il nostro paese e, soprattutto, perché le mostre sono sempre una fonte di studio e di approfondimento, per noi che le visitiamo e, vi assicuro, per i tecnici e gli esperti che le organizzano.
La mostra sarà visitabile durante i consueti orari di apertura del Museo Diocesano di Napoli: dal lunedì al sabato, dalle ore 9:30 alle 16:30, domenica dalle ore 9:30 alle 14:00 (chiuso il martedì). Per maggiori informazioni: tel. 081 557 13 65