Una macchia indelebile con cui si può sporcare l’animo umano è il tradimento: un errore molto grande che sembra sia difficile da perdonare. Il tradimento è il dark side, l’ombra dell’amore. Eppure non può esserci tradimento senza amore. Si tradisce un amico, l’amante, la famiglia la patria, tutto ciò che può essere amato.
Nei rapporti immaturi viviamo con la fiducia incondizionata nell’amore come porto di pace e di sicurezza senza ipotizzare la presenza del male, la possibilità che la quiete in cui ci si crogiola possa essere spezzata. Il tradimento è il coltello che taglia tale fiducia incondizionata, che ci spinge a crescere e a vivere la vita, oltre che nel bene anche nel male, così a conoscere la natura umana.
Al tradimento si reagisce in diversi modi:
- vendetta: la risposta emotiva immediata che serve a scaricare la tensione mentre se è posticipata genera fantasie di crudeltà che avvelenano l’anima;
- negazione: negare il valore dell’altro che nel rapporto era stato idealizzato;
- cinismo: oltre a negare l’altro genera una delusione nell’amore solo per nascondere la cicatrice della fiducia andata in pezzi;
- tradimento di sé: c’è vergogna per i propri valori profondi e per difendersi da ciò sono ridicolizzati e sminuiti. È un tradimento di sé stessi perchè le esperienze passate sono considerate negative e spregevoli;
- scelta paranoide, si chiedono all’altro dichiarazione e prove continue di fedeltà e devozione.
Queste trappole ci impediscono di farci sperimentare la crescita che il tradimento comporta che può avvenire attraverso il perdono. Perdonare ci permette di poter amare in modo più maturo perchè ci consente di amare nonostante i lati oscuri dell’amore. Il perdono non è una cosa semplice e va accompagnato dal reciproco riconoscimento, dove il tradito deve cercare di darsi una spiegazione dell’accaduto e il traditore non deve attenuare il suo tradimento con giustificazioni.
L’amore non deve essere la tomba dell’individualità. È necessario accettare il cambiamento dell’altro per ridefinirsi e ridefinire la relazione così da potersi muovere insieme senza che si rinuncia a sè stessi in nome del noi. Nel tradimento c’è sempre un barlume di verità e autenticità che il tradito non vuole vedere. Secondo Galimberti:
“Tradire un amore, tradire un amico, tradire un’idea, tradire un partito, tradire persino la patria significa svincolarsi da un’appartenenza e creare uno spazio di identità non protetta da alcun rapporto fiduciario, e quindi in un certo senso più autentica e vera”.
Sin dalla nascita ci illudiamo che per tutta la vita ci debba essere qualcuno che ci ami incondizionatamente, ma ciò non è plausibile e ci impedirebbe di crescere e diventare noi stessi. L’amore che non conosce o ipotizza il tradimento è un amore infantile e ingenuo perchè è incapace di accettare la natura delle cose.
Amore e tradimento sono le due facce della stessa medaglia necessarie per l’evoluzione di noi stessi.
Solo attraverso il dolore del tradimento e il suo perdono possiamo creare nuovi spazi di identità che ci consentono costruire parti di noi più mature.