Home ScienzePsicologia Transessuali e transgender – Gli atenei italiani si aprono ad una cultura delle differenze e dell’inclusione
agrado

Transessuali e transgender – Gli atenei italiani si aprono ad una cultura delle differenze e dell’inclusione

di Elisabetta Cristofaro

“Mi chiamano Agrado perché per tutta la vita ho sempre cercato di rendere la vita gradevole agli altri; oltre che gradevole sono molto autentica.

Guardate che corpo! Tutto su misura. Occhi a mandorla 80 mila. Naso, 200 buttati tutti perché l’anno dopo me l’hanno ridotto così con una altra bastonata. Tette, due, perché non sono mica un mostro, però le ho già super ammortizzate. Silicone: naso, fronte, zigomi, fianchi e culo. Un litro sta sulle 100 mila, perciò fate voi il conto perché io già l’ho perso. Limatura della mandibola 75 mila. Depilazione definitiva col laser, perché le donne vengono dalle scimmie quanto l’uomo, sino a 4 sedute, però se balli il flamenco ce ne vogliono di più è chiaro. Quello che stavo dicendo è che costa molto essere autentica signora mia… e in questo non bisogna essere tirchie, perché una più è autentica quanto più somiglia all’idea che ha sognato di se stessa.

Agrado, protagonista del celebre film “Tutto su mia madre” di Pedro Almodovar racconta in maniera brillante e ironica la realtà non facile delle persone transessuali che costantemente si ritrovano a dover giustificare la scelta di essere “autentici e di voler somigliare all’idea che sognano di sè”.

Il fenomeno del transessualismo racchiude in sé molti significati tant’è che la letteratura scientifica utilizza il plurale transessualismi per sottolineare la multidimensionalità del fenomeno. Le persone transessuali non si riconoscono e non sentono di appartenere al sesso designato biologicamente: sono uomini intrappolati in un corpo femminile o donne intrappolate in un corpo di maschile. Dietro ai transessualismi si nasconde una moltitudine di persone con bisogni e caratteristiche differenti. Le persone transessuali sono probabilmente la fetta di società più invisibile perché relegata ai margini della realtà sociale e quasi sempre associata a fatti di cronaca nera legati a prostituzione e scandali.transfobia

I transessuali sembrano essere dei fantasmi sociali: esistono ma si sa chi sono, da dove vengono, perché sono lì. Non ci rendiamo conto di quanti disagi queste persone affrontano ogni giorno anche nelle più semplici attività quotidiane che, a causa della forte discriminazione subita, diventano umilianti e imbarazzanti. Spesso le persone transessuali vengono discriminate negli ambienti istituzionali che, appartenenti allo Stato, dovrebbero tutelare ogni singolo individuo, al di là della diversità di cui è portatore.

Fortunatamente esistono oasi felici che si impegnano a tutelare i diritti delle persone transessuali. Il senato accademico dell’ateneo napoletano Federico II dal 2010 ha acconsentito al rilascio di un duplice libretto per gli studenti che sono in attesa di accoglimento della domanda di riassegnazione di sesso. Sul libretto è possibile far riportare il nome scelto in base al genere a cui sentono di appartenere anche se non hanno ancora effettuato alcun intervento chirurgico di cambio del sesso.

Inoltre, con la tecnologizzazione dei servizi universitari la Federico II sta per emanare un regolamento per l’attivazione e la gestione di una carriera alias anche per via telematica per studenti e studentesse in transizione di genere.

Per fortuna le cose stanno cambiando in molti altri atenei della penisola, infatti anche l’università di Bari ha istituito il doppio libretto alle studentesse e agli studenti in transizione. Inoltre ci si può rivolgere ad un tutor che svolgerà il compito di intermediario tra docente e discente nel caso in cui si presenteranno difficoltà rispetto alle generalità delle persone in transizione nelle documentazioni. È importante sottolineare che Napoli e Bari non sono le uniche realtà universitarie che danno attenzione ai bisogni e alle necessità delle persone transgender, infanti anche gli atenei di Padova, Bologna, Catania, Pisa e Torino hanno adottato soluzioni simili.

Le diversità devono essere tutelate e preservate perché sono una fonte inesauribile di ricchezza e per questo è importante dare attenzione e farsi carico dei bisogni delle minoranze. È di estrema importanze promuovere e diffondere una cultura delle differenze e dell’inclusione in modo da combattere ogni forma di discriminazione.

trans

You may also like

Leave a Comment

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.