Home AuthorElisabetta Cristofaro Un Buco Nel Mondo: Attraversare Il Dolore Del Lutto
lutto

Un Buco Nel Mondo: Attraversare Il Dolore Del Lutto

di Elisabetta Cristofaro

Il destino di tutti si intreccia, prima o poi con la dolorosa circostanza del lutto. Sin dalla nascita siamo predestinati a morire e quindi a vivere la perdita di qualche persona cara. Le parole di Haruki Murakami, scrittore e saggista giapponese, ben descrivono quest’esperienza inevitabile:

È sempre dura, quando muore una persona, in qualunque circostanza. Si apre un buco nel mondo. E noi dobbiamo celebrare questo lutto. Altrimenti il buco non si chiuderà più.

Il dolore legato al lutto è naturale come la gioia dell’amore e la sofferenza della perdita dipende dall’intensità del legame con la persona defunta. Secondo la psicologia, che fin da Sigmund Freud si è occupata di tale dolore, l’accettazione del lutto passa attraverso varie fasi, il cui susseguirsi non è rigido e definito ma ogni persona può sperimentarle con un ritmo differente.

I fase del lutto

Solitamente nella prima fase si vive una calma apparente dovuta alla negazione della realtà e alla soppressione delle emozioni.

II fase del lutto

Nella seconda fase, probabilmente le più complessa e distruttiva, si cerca l’oggetto perduto ossia chi ha subito la perdita cerca e spera che la persona persa ritorni. C’è un periodo in cui si rimugina in maniera tendenzialmente ossessiva sugli avvenimenti che hanno condotto al distacco. È la fase in cui si nega la perdita e quindi la realtà così dolorosa . In questa fase sono frequenti idee suicidiarie legate alla fantasia di un ricongiungimento con chi è scomparso. Successivamente si inizia a fare strada un po’ più di consapevolezza del lutto e l’inevitabile distacco definitivo che apre le porte alla rabbia per l’abbandono subito. Proprio la collera è il carburante che aiuta la persona in lutto ad effettuare un principio di ristrutturazione interna.

lutto

III fase del lutto

La terza fase prevede il contatto con il vuoto e con la disorganizzazione affettiva e relazionale. Perdendo la persona amata si è perso anche il legame affettivo a cui si farebbe riferimento in caso di necessità. Proprio questo paradosso provoca una disorganizzazione per cui chi ha subito il lutto si sente svuotato e privo di confini sicuri.

IV fase del lutto

Nella quarta e ultima fase di solito si assiste all’accettazione definitiva della perdita, ossia si accoglie l’assenza della persona cara come qualcosa che non si può modificare e che va solo accettata.

lutto

Può accadere che chi subisce una perdita rimuova il dolore legato ad essa legata e congela l’elaborazione del lutto a cui può far seguito una sintomatologia depressiva o un intenso e prolungato stato di sofferenza. Esistono fattori che complicano l’elaborazione quali mancanza di sostegno sociale, non disponibilità di altri significativi a parlarne, censura alla sofferenza ma il fattore che più può comportare complicanze è il pensare alla perdita come a qualcosa di modificabile.

Il punto nevralgico per l’elaborazione è quindi accettare l’irrimediabilità dell’accaduto e attraversare l’immenso dolore così da poter riorganizzare il proprio Sè e la propria esistenza verso nuovo orizzonti.

You may also like

Leave a Comment

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.