L’immaginario collettivo associa la figura dell’alcolista ad una persona adulta con trascorsi dolorosi, che affoga i propri dolori nell’alcol: in realtà il mostro dell’alcolismo miete sempre più vittime molto giovani. Infatti, il fenomeno dell’alcolismo giovanile si sta espandendo a macchia d’olio anche nel nostro paese, infatti, nel 2014 sono stati registrati 775.000 minori (tra gli 11 e i 17 anni) ad aver abusato di sostanze alcoliche.
L’uso di alcol appartiene alla nostra tradizione culturale; infatti, l’Italia è la patria di ottimi vini e liquori che da secoli accompagnano pranzi, cene e banchetti. Il comportamento dei giovani d’oggi sottolinea un importante passaggio culturale relativo al consumo di alcol che va dal modello mediterraneo, cioè l’uso di alcol durante i pasti, a quello di tipo anglosassone dove il consumo di alcol non è connesso soltanto al gusto e piacere della bevanda, ma al raggiungimento della disinibizione psicologica.
Diverse sono le motivazioni che spingono gli adolescenti ad un uso smodato dell’alcol, ma la più diffusa è la pressione sociale. Per adolescenti è estremamente importante venire accettati dal gruppo e per questo attuano comportamenti emulativi, talvolta pericolosi come un uso irresponsabile di liquori o altro.
L’alcol arreca danni al Sistema Nervoso Centrale e alle cellule di tanti altri organi, come ad esempio il fegato, portando con il tempo a patologie gravi come cirrosi. L’O.M.S. (Organizzazione Mondiale della Sanità) ha incluso l’alcol tra le sostanze stupefacenti insieme alle temutissime droghe. Infatti, l’alcol è una sostanza psicoattiva e come le droghe, genera un alterazione del funzionamento del cervello e porta all’assuefazione cioè spinge ad un’assunzione sempre maggiore per ottenere lo stesso effetto.
L’alcolismo giovanile può portare in breve tempo alla dipendenza compromettendo la salute fisica, psicologica e relazionale.
Tra gli adolescenti è molto diffuso il binge drinking, una sfida a bere enormi quantità di alcol in un tempo molto breve, che causa danni fisici molto pericolosi. Infatti, l’ingestione di una forte quantità di alcol, può provocare una vera e propria overdose, con conseguenze che possono portare alla morte per arresto cardio-respiratorio.
Inoltre, nel pericoloso rapporto alcol e giovani bisogna considerare anche il modello familiare a cui i ragazzi sono esposti. Se la famiglia ha un rapporto moderato e equilibrato nell’uso di sostanze alcoliche è molto più probabile che i figli avranno un atteggiamento più responsabile nei confronti dell’alcol.
L’abuso di alcol tra i giovani è una vera e propria piaga sociale, che dovrebbe essere arginata su più fronti, come approvare una normativa chiara e rigorosa che vieta e sancisce pesantemente chi vende l’alcol ai minorenni e attivare campagne di prevenzione e sensibilizzazione che coinvolga non solo i ragazzi, ma anche le famiglie.
A tal proposito il Ministro della Salute Lorenzin ha lanciato una nuova campagna di sensibilizzazione avvalendosi della collaborazione della band “Elio e le storie tese” che ha composto un nuovo singolo intitolato “Alcol Snaturato”, in cui sono evidenziati con ironia graffiante, i pericoli a cui ci si espone quando si assume alcol in maniera irresponsabile.